Nonostante la soddisfazione per la vittoria contro il Torino, la Roma non può dormire sonni tranquilli o quasi…Troppo spesso nella storia giallorossa si è inciampati proprio contro le cosiddette “piccole”.
Il Crotone viene da un secco 5 a 0 rimediato contro la Sampdoria, che gioca sì un bel calcio ma è di un altro livello rispetto alle prime della classe. I calabresi andranno all’Olimpico carichi di aspettative e pronti a fare lo sgambetto ai capitolini. Di Francesco pensa ad un turn-over moderato, viste anche le defezioni fisiche. Moreno dovrebbe affiancare Juan Jesus al centro della difesa.
Decima giornata, è tempo del turno infrasettimanale. Si comincia Martedì a San Siro dove la truppa di Spalletti dovrà vedersela contro la Sampdoria.
I blucerchiati stanno disputando un’ottima stagione e fanno intravedere sprazzi di bel calcio. Match insidioso per i nerazzurri, che però sono costretti a vincere per non perdere il passo dei partenopei. Mercoledì l’happy our degli orobici sarà condito da un delizioso Atalanta-Hellas. Motivazioni diverse, ma pur sempre motivazioni. I 3 punti servono come il pane a tutte e due le compagini: ai bergamaschi per tenere alto in morale mentre per gli scaligeri occorrono punti salvezza. Alle 20.45 scenderanno in campo tutti gli altri.
La nona giornata di serie A si conclude con una classifica pressoché simile alla scorsa giornata: il Napoli è al comando a due punti dall’Inter ed a tre da Lazio e Juventus.
Segue la Roma a 7 punti di distanza, ma con una gara in meno da disputare contro la Sampdoria. Proprio il gioco dei doriani è uno dei fiori all’occhiello di questa serie A. I 5 gol rifilati al Crotone sono solo la dimostrazione di quanto la dedizione e la conoscenza del calcio paghi. Un plauso va fatto sia a Sarri che a Spalletti che nell’anticipo di Sabato hanno illuminato il San Paolo con un calcio a dir poco “studiato”. I due tecnici hanno preparato puntigliosamente ogni dettaglio del match ed è anche grazie a questo che il risultato è rimasto inchiodato sullo 0 a 0.
Era il lontano 2009 quando un giovane terzino sinistro grazie ad una bordata cala il sipario su una stracittadina ricca di reti, mandando su tutte le furie i tifosi giallorossi.
Acqua passata, perché il giovane Aleksandar è passato dall’altro lato del Tevere dopo aver studiato il “football” a Manchester. E’ il 69esimo minuto quando Kolarov decide di timbrare il cartellino, pennellando un calcio piazzato alle spalle di Sirigu per sigillare il risultato sull’1 a 0 e mettere la ciliegina sulla torta sopra l’ennesima prestazione superba. Ciò che stupisce, non è tanto il passo diverso rispetto agli avversari ed ai compagni, ma il carisma che mette quando entra sul terreno di gioco.
Londra e Torino, due città completamente diverse per modo di essere e di contemplare il calcio.
Di Francesco, però, in poco meno di una settimana dovrà essere stato bravo a tessere una linea diretta che unisce il Regno Unito e l’Italia in cui metter dentro determinazione, speranza e concretezza. Con queste tre armi i giallorossi sono riusciti ad avere in mano il pallino del gioco allo Stamford Bridge e, se usate adeguatamente, non avranno difficoltà a prenderselo anche nella città della Fiat.
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