- Scritto da Tony Bart
Nell'undicesima giornata del Campionato di Serie A una sfida importante per la Roma. All’Olimpico si presenta l’Udinese. Tanti gli spunti per questo match contro una squadra tosta e vogliosa di imporsi tra le grandi.
I friulani in questo inizio di stagione hanno raggiunto risultati significativi che gli consentono di attaccare le posizioni che contano. Altra considerazione è quella che la squadra di mister Runjaic è portata per mano proprio da un ex molto scomodo, Nicolò Zaniolo. Le sue ultime dichiarazioni sono state caratterizzate da scuse verso l’ambiente giallorosso per come si è comportato nelle partite in cui ha affrontato la Roma con le tante maglie che ha indossato dopo il periodo giallorosso. Emozionante il pre-partita per i tifosi giallorossi con l’ingresso sotto la Curva Sud di tre miti che hanno dato, con tanta fatica e passione, tante soddisfazioni alla Roma: Sebino Nela, Ruggero Rizzitelli e il Capitano Peppe Giannini.
- Scritto da Tony Bart
La Roma a Milano perde non solo la partita, ma l’ennesima occasione per acciuffare la prima posizione in solitaria in classifica. Stavolta l’esito del match è stato veramente poco digeribile per tutto l’ambiante giallorosso. I tifosi l’hanno presa malissimo, soprattutto i 4000 presenti allo stadio che hanno voluto seguire la squadra in una trasferta importante e piena di speranze.
Una Roma mai vista fino ad oggi nel corso di questa stagione per il gioco che ha espresso e per la condizione fisica. Nei primi 35 minuti del primo tempo ha padroneggiato sul campo di San Siro mettendo costantemente in difficoltà la retroguardia rossonera. Spesso però si dice che i giallorossi girano sulla condizione di forma di Dybala e, secondo quanto è successo dopo, è sembrato proprio così. L’argentino nel primo tempo è stato molto impreciso. Ha sbagliato passaggi facili, tiri alla sua portata, assist…un po' tutto. Nel secondo tempo poi questa scarsa condizione della Joya lo ha portato all’82’ a sbagliare il rigore che avrebbe cambiato probabilmente l’esito della partita.
- Scritto da Tony Bart
All’Olimpico nell’impegno infrasettimanale, dettato dalla prossima sosta per la Nazionale, la Roma affronta il Parma. Una squadra ancora di difficile interpretazione in quanto le sue performance sono state fino ad oggi molto altalenanti.
Attualmente occupa una posizione di bassa classifica, ma fermo ad oggi il Campionato, non rischierebbe, con i 7 punti all’attivo, di retrocedere nella categoria cadetta. Mister Gasperini non ha nessuna intenzione di lasciare la prima posizione in classifica seppur in condivisione col Napoli ieri vincente a Lecce. La formazione che il mister di Grugliasco mette in campo è a super trazione anteriore. Contemporaneamente dal primo minuto davanti: Ferguson, Dybala e Soulè. Centrocampo presidiato da Konè e Cristante. Difesa molto coperta con Ndicka, Mancini, Hermoso con i quinti Celik a destra e Wesley a sinistra. Tra i pali, l’immancabile Svilar.
- Scritto da Bruno Bertucci
Il concetto di calcio si è modificato negli anni portando nuovi dogmi in dote.
Dal giuoco in strada si è passati alla consapevolezza che vincere titoli fosse il mantra indiscutibile ma si è facilmente arrivati al voler diventare i migliori al mondo con il calcio bailado, lasciando pochi speranze a chi - erroneamente - viene chiamato risultatista. Tutto orientato all’immagine, con camionate di milioni alle spalle pronti da essere messi sul mercato e non solo. Immagine e attrattività hanno preso il posto del core business di questo sport. Ad oggi sono diverse le vecchie glorie decadute e due su tutte stanno facendo riflettere tutti gli appassionati. Le similitudini sono molte, prima tra tutte la mancanza della famosa chiave di volta in grado di dare la sterzata definitiva a questa situazione.
- Scritto da Tony Bart
La Roma con sofferenza, ma con determinazione, vince contro il Sassuolo e si porta al vertice della classifica insieme al Napoli.
Una Roma che finalmente convince e si comporta da grande squadra. I tantissimi tifosi al seguito nel finale intonano “vinceremo il tricolor”. Probabilmente è più un incitamento che una vera convinzione, ma comunque fa capire che la squadra e l’ambiente sono consapevoli che è possibile avviare un discorso importante in questa stagione.
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