![](/images/articolo/lukakugenoa.jpg)
- Scritto da Tony Bart
Ultima partita in casa per la Roma. I giallorossi costretti a vincere le due partite che restano. All’Olimpico si presenta il Genoa di Gilardino che ha ben fatto in questa stagione posizionandosi alla fine al centro della classifica senza mai rischiare le parti basse se non nella prima fase del Campionato.
Una squadra senza particolari pretese, ma proprio per questo motivo libera di esprimersi al meglio per portare a casa tre punti dall’Olimpico. La Roma si presenta ancora una volta a trazione anteriore con Cristante, Bove, Paredes e Pellegrini a centrocampo con Baldanzi che fa “il Dybala” (l’argentino in panchina). Sulle fasce Angelino e Celik con centrali di difesa Llorente e Ndicka. Lukaku unica punta, tra i pali Svilar. Nel Genoa un ex molto amato dalla tifoseria giallorossa, Kevin Strootman a cui la Curva Sud riserva un caloroso applauso nel momento che viene annunciato il suo nome.
![](/images/atalantaroma2024.jpg)
- Scritto da Tony Bart
Troppa differenza tra Atalanta e Roma ed il risultato finale non da la giusta immagine di quello che si è visto in campo. Nel primo tempo i bergamaschi avrebbero potuto segnare anche fino a cinque goal per quanto hanno prodotto in termini di gioco e di conclusioni verso la porta di Svilar che a tratti è sembrato smarrito, i tiri provenivano da tutte le parti.
La facilità con cui De Katelaere ha messo in ginocchio la Roma sbarazzandosi dalla marcatura dei difensori giallorossi, è stata disarmante. La partita, con i due goal dell’attaccante belga al 18’ e al 20’, ha determinato un chiaro segno di supremazia totale dei padroni di casa.
![](/images/articolo/mancinileverkusen.jpg)
- Scritto da Tony Bart
Alla vigilia della semifinale tra Bayer Leverkusen e Roma, la sensazione che si respirava nella città tra i tifosi giallorossi, contrariamente a tutti gli indicatori provenienti dalle società di scommesse, era stranamente positiva circa il buon esito della partita.
La Roma veniva da una brutta sconfitta casalinga (0 - 2) che non dava certo segnali rivolti al passaggio del turno con il conseguente accesso alla terza finale consecutiva in Europa League. Non è stato così, ma quello che animava il cuore o forse la speranza dei sostenitori dei colori giallorossi in parte si è avverato. All'82' DDR e i suoi calciatori erano fortemente in partita e pronti addirittura per giungere all'impresa che alla vigilia era impensata da tutti gli addetti ai lavori.
![](/images/articolo/derossijuve.jpg)
- Scritto da Tony Bart
Dopo la delusione in Europa League, determinata dalla sconfitta casalinga per 0-2 contro il Bayer Leverkusen che compromette seriamente l’accesso alla finale, all’Olimpico si presenta la Juventus.
Una partita più importante per i giallorossi che per i bianconeri ai quali basta conquistare soli tre punti nelle prossime quattro partite per accedere alla Champions League della prossima stagione. Roma vs Juventus è ormai una classica sfida del Campionato di Serie A. L’inizio dell’accesa rivalità tra le due squadre risale all’inizio degli anni ’80 quando la Roma, guidata da Niels Liedholm, cominciava a farsi rispettare e a far dimenticare quando veniva definita la “rometta”.
![](/images/karsdorpleverkusen.jpg)
- Scritto da Tony Bart
La semifinale di andata di Europa League per la Roma ha rappresentato quasi la fine di un sogno. Quasi perché c'è ancora la speranza di ribaltare il risultato nella partita di ritorno a Leverkusen, alquanto improbabile pensare ad uno 0-3, ma come si suol dire, la speranza è l'ultima a morire.
I tifosi giallorossi, profondamente delusi dall'esito della gara, hanno ancora negli occhi l'errore di Karsdorp che al 28' ha consentito alla squadra tedesca di realizzare il goal del vantaggio. Per Wirtz è bastato poggiare la palla in rete dopo l'assist di Grimaldo che ha messo fuori gioco Svilar. La squadra di DDR ha reagito, ma il gioco prodotto non ha portato a conclusioni pericolose per la porta difesa da Kovar.