
- Scritto da Redazione
L’edizione 2021 di "Cuore e non solo" coinvolgerà trasversalmente medici, infermieri e tecnici perfusionisti con competenze differenti, in particolare in ambito cardiovascolare e di medicina d’urgenza e interna.
I temi trattati comprenderanno la diagnosi ed il trattamento dello scompenso cardiaco, delle cardiomiopatie, della cardiopatia ischemica e delle aritmie; saranno inoltre discusse le attuali linee guida per la gestione della fibrillazione atriale. Particolare enfasi sarà data agli ultimi sviluppi in ambito di diagnosi e terapia. I relatori, esperti di livello nazionale ed internazionale, affronteranno questi argomenti in maniera incisiva, con presentazioni concise e ricche di immagini e l’intento di trasmettere messaggi chiari, che possano essere utili nella quotidianità professionale.
REFERENTI SCIENTIFICI
Pietro Ameri (Genova)
Marco Canepa (Genova)
Italo Porto (Genova)
Dipartimento CardioToracoVascolare (DICATOV),
IRCCS Ospedale Policlinico San Martino
Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche,
Università degli Studi di Genova
PROVIDER E.C.M.
E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: ARISTEA Education - Via Roma, 10 • 16121 Genova
Tel. 010 553591 • Fax 010 5535970 - E-mail

- Scritto da Sofia Bartalotta
Topi e piante fluorescenti, colliri psichedelici, chip iniettati sottopelle, magneti impiantati nelle dita: stiamo parlando di Biohackers la nuova serie thriller tedesca, firmata Netflix.
L’immagine più classica e stereotipata dell’hacker è quella di un giovane con il volto semicoperto, chino su una tastiera e impegnato a battere tasti a un ritmo oggettivamente insensato, mentre sullo schermo scorrono linee di codice fitte come non mai. Questa serie ci propone una nuova concezione di hacker, ci spostiamo dall’hacking informatico a quello impegnato nel campo della biologia.

- Scritto da Redazione
L’impatto delle mareggiate è in grado di stimolare vibrazioni sul fondale che si propagano nell'entroterra. Il fenomeno – noto sulla costa occidentale degli Usa - è stato registrato per la prima volta in Europa da una ricerca del Cnr-Ismar e rilevato dai sismometri dell’Università di Padova. Lo studio è pubblicato su Progress in Oceanography
La grossa mareggiata che il 29 ottobre 2018 ha colpito Mar Ligure e Adriatico non è stata registrata solo dagli usuali strumenti oceanografici: due sismometri dell'Università di Padova, a circa 40 km dalla costa, hanno vibrato ampiamente per tutta la durata della tempesta.

- Scritto da Redazione
L’Artico si sta scaldando più rapidamente di ogni altra regione del pianeta, con una drastica riduzione della copertura di ghiacci, soprattutto estivi, che provoca un repentino aumento di temperatura degli strati superficiali dell’oceano artico.
La riduzione dell’estensione del ghiaccio marino ha conseguenze importanti non solo sui sistemi naturali ma anche sul sistema economico: apre la strada a nuove rotte commerciali sia dal lato americano (il famoso passaggio a Nordovest che ha ispirato viaggi avventurosi e un tempo irrealizzabili) che da quello siberiano (il passaggio a Nordest che interessa moltissimo le economie asiatiche, da qualche anno già utilizzato ma con ritmi di crescita che si prevedono rapidissimi).

- Scritto da Redazione
Uno studio dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, pubblicato da Earth-Science Reviews, utilizzando i dati di 1.017 frane fatali avvenute tra il 1861 e il 2015, propone un approccio innovativo per quantificare in termini probabilistici distribuzione spazio-temporale, tempo di ritorno e impatto atteso sulla popolazione di questi eventi calamitosi.
Lo studio stima valori di rischio sociale elevato con tempi di ritorno bassi nelle Alpi centrali, del nord-est, occidentali e in Campania; intermedi nelle Alpi Nord-Occidentali, in Liguria, nella zona di transizione Alpi-Appennini, in Calabria e nella Sicilia Nord-Occidentale.

- Scritto da Redazione
Quarantamila anni fa durante l’Evento di Laschamp, il campo magnetico terrestre subì un improvviso crollo (a circa il 25% del valore attuale) con il conseguente aumento di radiazioni ultra-violette (UVR), i cui effetti selezionarono i nostri antenati Cro-Magnon a scapito dei neanderthaliani.
Una variante genetica di una proteina sensibile ai raggi UV, il recettore arilico (AhR), fu determinante nella selezione. Il breve intervallo di tempo (circa 2000 anni) bastò a porre fine ai Neanderthal e sviluppare i nostri antenati Sapiens. Lo studio condotto dal Cnr-Ismar e dall’Università della Florida è pubblicato su Reviews of Geophysics.

- Scritto da Redazione
Un nuovo studio dell’Istituto di scienze marine del Cnr, uscito sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, documenta ad altissima risoluzione l’impronta delle attività dell’uomo in un ambiente spesso trascurato perché non visibile. L’innovativa mappatura svolta con strumenti geofisici potrà essere usata in altri ambienti a bassa profondità, come lagune e aree costiere. Rilevanti le strutture erosive create alla base di dighe e moli, che potrebbero mettere in pericolo le stesse infrastrutture.
Un nuovo studio dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) di Venezia, appena uscito sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, documenta l’impronta di molteplici attività dell’uomo sui fondali della Laguna di Venezia attraverso una mappatura svolta con strumenti geofisici ad altissima risoluzione. L’approccio, molto innovativo in ambienti a bassissima profondità, potrà essere usato in altre lagune e aree costiere del nostro pianeta per capire quanto siano pervasivi gli impatti delle attività antropiche.

- Scritto da Redazione
La delibera del Cda svoltosi oggi risponde al processo di riordino della rete scientifica e alla valorizzazione di un nuovo settore in crescita per investimenti (10 miliardi di euro per il prossimo Programma Quadro Ue 2021-2027), che in Europa garantisce circa 2.300 miliardi di euro annui e oltre 18 milioni di posti di lavoro (circa il 10% dell’occupazione e del fatturato) e in Italia quasi due milioni di posti e circa 330 miliardi di fatturato. Nel settore della bioeconomia l’Italia è la terza nazione in Europa e la seconda come presenza nei progetti di ricerca. “L’Istituto del Cnr riveste un’importanza strategica nazionale e internazionale, grazie a una massa critica di 195 persone e a competenze multidisciplinari all'avanguardia”, osserva il presidente Massimo Inguscio.
Il Consiglio di amministrazione del Consiglio nazionale delle ricerche di oggi ha deliberato la nascita dell’Istituto di bioeconomia (Cnr-Ibe). La sede principale sarà a Firenze.