La redazione di Matchnews ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con l’ex giocatore della Roma Stefano Okaka.

Cuore romanista e talento puro ha vestito la maglia capitolina dal 2004 al 2014 - intervallate da alcuni prestiti. Grazie alla disponibilità del ragazzo e del suo agente, Carlo Okaka, abbiamo avuto modo di approfondire tematiche emozionali della sua esperienza all’ombra del Colosseo.
Quali sono i suoi ricordi più belli dei due trofei vinti con la Roma? (Coppa Italia Primavera nel 2005 e Coppa Italia nel 2007).

I ricordi più belli con la Primavera sono state le finali...una cavalcata incredibile, io avevo 15 anni e giocavo 3/4 anni sotto età, si era creata una squadra fortissima con un grande cuore, infatti quasi tutti hanno fatto una carriera professionistica; invece i ricordi più belli con la prima squadra sono sicuramente lo spogliatoio, eravamo tanti del settore giovanile e vincere qualcosa per la tua squadra è una cosa indescrivibile la romanità dentro lo spogliatoio era al centro di tutto e chi veniva seguiva quella linea, il cuore e la passione erano al centro di tutto.

Ricordiamo con piacere il gol di tacco contro il Siena, può raccontarci le emozioni che ha vissuto in quel momento?
Il gol a Siena è stato bellissimo, l’esultanza con De Rossi ancora di più, eravamo due tifosi in campo e grandi amici fuori, fu l'inizio di 20 anni di carriera.

Il rapporto con la tifoseria della Roma?
Per quanto riguarda la tifoseria voglio dire solo una cosa: io praticamente sono cresciuto dentro Trigoria. Mia mamma e mio papà vivevano dentro Trigoria grazie a Bruno Conti, ho fatto il settore giovanile e ho giocato per la prima squadra praticamente ero un tifoso in campo.

Progetti per il futuro? Per i progetti vediamo c'è mio fratello Carlo che è un grande Agente quindi cominceremo a fare qualcosa insieme.

Un saluto ai lettori di Matchnews?
Un grande saluto a tutti i lettori di Matchnews.

Nel ringraziare il calciatore classe 1989 non possiamo che augurargli un grandissimo in bocca al lupo per la carriera, così come facciamo lo stesso con il suo agente. Come potevamo immaginare il gol contro il Siena è rimasto intatto nella mente dei tifosi quanto nella sua anche grazie a quel sentimento che portiamo avanti come vessillo. Difendere con orgoglio i valori essenziali del calcio fa bene a tutti.