Tennis
- Scritto da Giorgio Giorgi
Jannik Sinner sembra sceso da un altro pianeta. Il ventiduenne neo vincitore dell’Australian open, il ragazzo altoatesino che ha riportato nella bacheca dell’Italia del tennis maschile un torneo dello slam, dopo 48 anni, incalzato dalle domande dei molti cronisti che affollano la terrazza della nuova sede della Fitp, a Roma, risponde in modo maturo, puntuale e senza imbarazzo.
Anzi spesso sorride, divertito, con una genuinità e spontaneità, che suscita le simpatie dei presenti. “Non andrò a Sanremo, devo lavorare in quei giorni, lo seguirò da casa”, risponde a chi gli chiede se avrebbe partecipato alla kermesse di Amadeus. Lavoro, lavoro e ancora lavoro, solo questo c’è nella mente di Jannik, che non si sente arrivato e che afferma che questo successo interplanetario non lo cambierà: “La mia più grande qualità? Il sacrificio, il voler lavorare per migliorare e, da oggi, se possibile, lavorerò ancora di più, perché i miei avversari avranno uno stimolo maggiore nel volermi battere”.
- Scritto da Giorgio Giorgi
Dopo l’epica battaglia di Miami contro il numero uno al mondo, Sinner ha dovuto cedere contro il russo Medvedev in finale, scontando le tre ore di lotta con Alcaraz e rimandando i sogni di gloria del primo trionfo in un master mille.
Comunque l’altoatesino è tornato nei top ten, raggiungendo la 9 posizione, in attesa del suo best ranking, che lo vedrà addirittura numero otto al mondo la prossima settimana. Nella combattuta semifinale contro Alcaraz, Sinner ha dimostrato tutti i suoi miglioramenti al servizio e non solo, vincendo anche uno dei più bei punti dell’anno. Ora si appresta ad essere testa di serie numero 7 del torneo di Montecarlo, dato che sia lo stesso Alcaraz, che il canadese Aliassime, che lo precedono in classifica, hanno dato forfait.
- Scritto da Giorgio Giorgi
Jannik non dà scampo a Rublev, approda nei quarti del master mille di Miami, torna virtualmente top ten Atp e sale al quinto posto nella race to Turin.
Il tutto in una sola partita e in due set, con un perentorio 6-2;6-4. L’altoatesino ha giocato una partita praticamente perfetta, mantenendo alta la percentuale al servizio, con pochi errori gratuiti e ingabbiando il russo, che non è mai riuscito a fare il suo gioco e a trovare il bandolo della matassa.
- Scritto da Giorgio Giorgi
La semifinale del torneo di Indian Wells, persa da Sinner contro Alcaraz, che poi ha vinto il torneo battendo in finale il russo Medvedev, ha confermato la rivalità fra i due, che sarà certamente un leit motiv del circuito tennistico per i prossimi anni.
Ora i due, tebellone alla mano, potrebbero ritrovarsi in semifinale a Miami dove Sinner ha già raggiunto la sua prima finale di un torneo master mille. La competizione, orfana anch’essa di Nole Djokovic, causa l’impossibilità di entrare nel Paese per le norme anti-covid, vede ai nastri di partenza anche il nostro Matteo Berrettini, reduce dale ultime deludenti prestazioni. Sarà un importante banco di prova per il romano per tentare di tornare ai livelli che gli competono.
- Scritto da Giorgio Giorgi
Non è cominciato sotto i migliori auspici per i colori azzurri il primo torneo master mille della stagione, quello californiano di Indian Wells. Infatti sia Sonego prima che Fognini, poi sono stati eliminati rispettivamente dall’australiano Jeson Kubler e dallo statunitense Ben Shelton.
Sarà una competizione molto importante per stabilire in che condizioni atletiche si presenteranno Lorenzo Musetti, proveniente da un inizio stagione piuttosto deludente sulla terra rossa e Matteo Berrettini, strapazzato da Rune al suo rientro dopo gli Australian open, prima di lamentare un fastidio al polpaccio. Il romano, al primo turno, se la dovrà vedere con il nipponico Taro Daniel, avversario ampiamente alla sua portata mentre il carrarino, al primo turno, troverà il francese Adrian Mannarino. L’azzurro più in forma sembra l’altoatesino Jannik Sinner, artefice di un inizio stagione scoppiettante e l’unico ad aver vinto un sei contro Medvedev, che esordirà con il francese Gasquet.
- Scritto da Giorgio Giorgi
Il torneo 500 di Rotterdam è stato vinto dal russo Medvedev in rimonta contro il nostro Jannik Sinner, per 5-7, 6-2, 6-2.
Ma la settimana dell’altoatesino è stata entusiasmante perché ha prima eliminato, perentoriamente, in due set il greco Tsisipas al secondo turno, e poi ha fatto fuori, rispettivamente, il tre volte campione slam Stan Wawrinka e il padrone di casa Griekspoor, non senza difficoltà. Sinner, che è salito fino alla 12sima posizione Atp, forse anche un po’ stanco, non ha potuto nulla contro il ritorno di Medvedev, un vero e proprio rullo compressore e un muro nel secondo e terzo set.
- Scritto da Giorgio Giorgi
Jannik Sinner suona la settima. La vittoria dell’altoatesino nel torneo d’Oltralpe 250 di Montpellier, che rappresenta il settimo centro nei tornei Atp, lo eleva nell’olimpo dei tennisti italiani più vincenti di sempre nell’era Open, classifica capeggiata da Adriano Panatta con 10 vittorie, seguito da Fognini con 9.
Sinner raggiunge Matteo Berrettini in questa speciale graduatoria e mira con sempre maggiore convinzione a scavalcare l’ex campione di Coppa Davis ed ex vincitore del Roland Garros. La vittoria in due set contro il francese naturalizzato statunitense Cressy, se possibile, ha dimostrato ancora una volta la solidità di Sinner da fondocampo e la mentalità vincente, con l’esecuzione micidiale dei colpi che contano.
- Scritto da Giorgio Giorgi
Dopo lo slam australiano che ha visto trionfare Djokovic per la decima volta e la settimana dedicata alla Davis-cup, tornano i tornei del circuito che vedranno impegnati anche i nostri tennisti di punta. Purtroppo, sia Sinner che Berrettini, hanno perso posizioni nel ranking ed ora sono, rispettivamente, numero 17 e 22 del mondo.
Mentre Musetti è numero 20 nella classifica Atp. Ora i nostri ragazzi avranno la possibilità di recuperare terreno nei prossimi tornei in programma, a partire da questa settimana. Sinner è impegnato nel torneo di 250 di Montpellier, dove è già nei quarti, a causa del ritiro dell’ungherese Fucsovic, che aveva battuto agli Australian Open al quinto set, e dove potrebbe incontrare il connazionale Lorenzo Sonego, in un eventuale derby italiano inedito. Lorenzo Musetti, invece, dovrebbe iniziare la sua stagione nel 250 di Buenos Aires che inizia la prossima settimana.
- Scritto da Giorgio Giorgi
E’ tornato il numero uno. Nole Djokovic, dopo essere stato allontanato dal torneo, lo scorso anno, per la vicenda legata al coronavirus, non solo ha potuto gareggiare ma ha dominato e vinto il suo decimo trofeo degli Australian open, tornando numero uno nella classifica atp ed eguagliando il record di 22 slam insieme con Nadal.
In un sol colpo si è ripreso lo scettro e la sua personale rivincita. Per gli italiani un torneo di luci ed ombre. Sinner ha dimostrato di aver diminuito il gap con i top five, costringendo agli ottavi il finalista degli AO di quest’anno, Tsisipas, al quinto set, dopo che nella scorsa edizione il greco aveva lasciano a Jannik solo le briciole.
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