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Sì, partiamo con il botto: la secondary ticketing è una truffa legalizzata, ma ci chiediamo se realmente sia così o meno.

Chi vi scrive ha contattato tre figure diverse con altrettante risposte contrastanti. Iniziamo con il dire che il bagarinaggio è sempre esistito, così come la droga e le prostitute. Che ci piaccia o no, non si può eliminare, ma lo si può frenare. Aggiungo affermando che chi scrive queste righe è un liberista economico, quindi fermo sostenitore del libero mercato delle sue forme più spietate, ma sempre con un pizzico di etica.

Mercoledì 18 Aprile abbiamo assistito a scene assurde, con file chilometriche di persone che affollavano qualsiasi punto-vendita in cui si poteva acquistare un tagliando per il match di cartello, che si giocherà all’Olimpico di Roma il 24 di questo mese. In pochissime ore l’impianto è stato dichiarato sold-out (immaginabile e prevedibile per un evento del genere). Fin qui nulla di strano, se non che questi biglietti (dichiarati venduti) si possono trovare in rete a prezzi anche quintuplicati. Anche se moralmente scorretto, passino i soggetti che su Ebay (piattaforma dove è possibile la compra vendita di oggetti) hanno messo in vendita il biglietto acquistato dopo ore di fila (circa 36), ma i numerosi ticket di ingresso che circolano su alcuni siti (tra cui vivago e starhub) non possiamo accettarlo né economicamente né psicologicamente.

Come vi anticipavamo abbiamo svolto delle interviste telefoniche con tre diversi enti: il call center nato appositamente per il servizio clienti esclusivo della partita in questione (che ci ha confermato essere illegale questa pratica), la AS Roma SPA (che ci ha spiegato come sia difficile placare questa attività e ci ha esplicato l’unico modo che secondo loro è valido per fermare il secondary ticketing: abbonarsi) ed il CODACONS (il quale ci ha girato il loro comunicato stampa riguardo ciò, dove vi era scritta che è stato denunciato il tutto alla polizia postale). Legale o meno, il secondary ticketing è una pratica che se “sovra-sfruttata” porta all’"inedicità” di tutto questo. Secondo voi è corretto che migliaia di persone sono state mandate a casa perché i ticket sono terminati e nello stesso momento un sito X mette in vendita un biglietto in Curva (settore popolare da sempre dove dovrebbe risiedere il vero tifo di qualsiasi società calcistica) sopra i 1000 €?

Se la maggior parte di voi ha risposto “No” domandiamoci perché tutto questo ancora esiste: preferiamo restare seduti sulla poltrona rassegnandoci a questo scempio morale oppure vogliamo cercare di cambiare qualche pratica? Ribelliamoci con la cultura, aspettando l’aiuto delle istituzione (se arriverà). La cultura sconfigge tutto, la risoluzione è una sola “Voto con il portafoglio” (teoria economica portata avanti da Becchetti, Bruni e Zamagni). Scegliamo Noi cosa e da chi comprare. Che sia la domanda il traino per il mercato e no l’offerta.