
- Scritto da Tony Bart
La Roma di De Rossi vince ancora, con lo stesso punteggio acquisito contro l’Hellas Verona ma anche con la stessa sofferenza. A Salerno si è vista una Roma in affanno, ma comunque vincente. Due tiri (uno dei quali un calcio di rigore) e due goal.
Se si legge in chiave cinica, può rappresentare un fatto positivo, ma se si chiede ai tifosi giallorossi il grado di soddisfazione del gioco espresso dalla loro squadra, temiamo che la risposta sia negativa. La Salernitana si è mostrata più preparata tecnicamente e le trame di gioco espresse sono state ampiamente più fluide. La Roma ha tenuto il pallino del gioco con un possesso palla che non ha dato i suoi fruiti, tra l’altro espresso molto lontano dalla trequarti avversaria.

- Scritto da Tony Bart
Scuri in volto i tifosi romanisti nel percorso che li porta allo stadio stretti tra emozioni contrastanti. E’ la prima partita del post Mourinho ed è la prima partita dell’era De Rossi.
E’ stata una settimana molto tumultuosa per la società giallorossa che ha preso una decisione molto forte e con determinazione, quella di esonerare mister Mourinho e tutto il suo staff. Il giorno dopo ha annunciato l’ingaggio del nuovo allenatore, Daniele De Rossi che ha firmato un contratto fino a giugno.

- Scritto da Tony Bart
Mourinho se ne va, anzi, viene cacciato dalla proprietà per aver perso contro un calendario malefico per la Roma che le ha fatto affrontare in sequenza tutte le squadre più forti del Campionato di Serie A.
Mourinho se ne va tra le lacrime dei romanisti, dei veri romanisti, quelli a cui anche di fronte ad una amara sconfitta preferiscono fare più attenzione ai battiti del cuore, quel cuore che ci distingue dagli altri. In questo momento prevale l’amarezza. Quella sensazione che risulta facile spiegare se sei un romanista. Un pensiero costante di dispiacere che ti condiziona la giornata.

- Scritto da Tony Bart
Dopo un inizio di partita promettente e diverso dalle altre volte la doccia fredda per la Roma arriva all’11’ con il goal di Adli.
Al centro dell’area difensiva giallorossa si apre un varco enorme, il francese manda per le terre Kristensen e con un preciso sinistro mette la palla alle spalle di Svilar non del tutto incolpevole. Fino a quel momento i giallorossi sembravano aver preso il campo ai padroni di casa. Dopo il goal la partita cambia verso. Il Milan spadroneggia e prende in mano il pallino del gioco. La Roma si rivede alla fine del tempo, ma non si vedono gli effetti.

- Scritto da Tony Bart
Uno spettacolo poco decoroso quello visto in occasione del Derby della Capitale in Coppa Italia. Ha vinto la Lazio con merito in quanto la squadra biancoceleste ha dimostrato sul campo la voglia di passare il turno attraverso il gioco, la professionalità dei suoi giocatori e la grinta che è un fattore determinante per raggiungere un risultato in qualsiasi ambito.
La Roma non è riuscita mai a prendere le redini della partita ed ha impensierito il terzo portiere della Lazio, Mandas, solo all’87’ con un tiro di Belotti. Una partita nervosa e molto fallosa che anche un arbitro di grande esperienza come Orsato non è riuscito a gestire. Si contano nel tabellino tre espulsioni, due sulla sponda romanista: Azmoun e Mancini e una su quella laziale: Pedro. Quest’ultimo perde proprio la testa quando al 90+5 cerca di aggredire più volte prima Mancini e poi Paredes animando una mega rissa tra i giocatori delle due squadre. Da un calciatore della sua esperienza e anche nella veste di ex, non ci si aspettano queste reazioni che non fanno bene al calcio.
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