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Scuri in volto i tifosi romanisti nel percorso che li porta allo stadio stretti tra emozioni contrastanti. E’ la prima partita del post Mourinho ed è la prima partita dell’era De Rossi.

E’ stata una settimana molto tumultuosa per la società giallorossa che ha preso una decisione molto forte e con determinazione, quella di esonerare mister Mourinho e tutto il suo staff. Il giorno dopo ha annunciato l’ingaggio del nuovo allenatore, Daniele De Rossi che ha firmato un contratto fino a giugno.

La città, sponda giallorossa, ha vissuto il fatto schierandosi totalmente dalla parte del mister portoghese pur accogliendo DDR in maniera affettuosa e con la speranza che possa portare la sua grinta in una squadra che ne ha bisogno. L’esonero non è sembrato giustificato ai più. La Roma, reduce da due finali consecutive nelle competizioni europee (di cui una vinta), nel campionato a soli cinque punti dalla zona Champions League, dopo aver affrontato nelle ultime giornate un calendario che le ha messo di fronte le squadre più forti del campionato di Serie A, a metà stagione con tutto il tempo per recuperare, non sembrano proprio delle giustificazioni plausibili. Si sospetta un forte dissenso tra i vertici della società e l’allenatore il che, spiega tutto. La cosa certa è che l’ambiente ha subito uno scossone importante.

Nella 21esima giornata del Campionato di Serie A è il Verona l’avversario della Roma che all’andata ha avuto la meglio sui giallorossi (2–1 ndr). I giocatori della Roma nella fase dell’allenamento pre-partita vengono accolti da una bordata di fischi e, all’uscita dal campo, in modo ancora più veemente. Vengono risparmiati solo Bove, El Shaarawy e Dybala, per loro solo applausi. Per tutti gli altri tanti fischi ma in particolar modo per Capitan Pellegrini e a seguire Spinazzola. I tifosi hanno percepito che nell’esonero di Mourinho c’è la colpa di più di qualche giocatore dei cosiddetti “senatori”.

Mister De Rossi schiera la squadra con la difesa a quattro. Conferma nel reparto difensivo il giovane olandese Huijsen, a destra preferisce Karsdorp a Kristensen e Celik. Tra i pali Rui Patricio e a completare il reparto Spinazzola e Llorrente. A centrocampo Bove, Paredes e Pellegrini in avanti Dybala, Lukaku e El Shaarawy. Cristante e Mancini squalificati.

La partita inizia con la Roma molto aggressiva. I giocatori in campo si muovono con più velocità e sembrano voler dimostrare al nuovo allenatore il loro valore. Al 12’ un gesto d’amore e di rispetto da parte della Curva Sud per Mourinho attraverso uno striscione “Ci sono ricordi che non hanno contratti, le corse e i sorrisi che ci hai regalato, tutte le volte che ti sei schierato, per il tuo romanismo sarai sempre aspettato, grazie mister. Curva Sud”. Al 17’ la prima occasione della partita è per il Verona con Suslov, risponde El Shaarawy un minuto dopo, ma al 19’ la Roma passa in vantaggio con Lukaku splendidamente servito da El Shaarawy. Grande lavoro del "faraone" che servito in profondità da Pellegrini s'invola sulla sinistra, entra in area, sterza e serve in mezzo Lukaku, che di sinistro batte Montipò. E’ una Roma spumeggiante quella di De Rossi che dopo soli sei minuti dal vantaggio, al 25’, raddoppia con Capitan Pellegrini che finalizza una splendida azione veloce e corale dei giallorossi. Il suo sinistro si piazza all’incrocio dei pali, nulla da fare per Montipò. Stavolta al Capitano i tifosi riservano solo applausi. Al 28’ esce dal campo per infortunio Spinazzola, per lui ancora molti fischi, viene sostituito da Kristensen. Al 34’ possibilità per la Roma di segnare ancora, ma El Shaarawy (sempre lui) ben servito da Karsdorp, da pochi passi non centra la porta avversaria e la palla va alta sopra la traversa. Una Roma sicuramente diversa quella vista nel primo tempo. Giocatori con grinta su tutte le palle, probabilmente stimolati dal cambio dell’allenatore. L’arbitro Sacchi dopo tre minuti di recupero manda tutti negli spogliatoi.

La seconda frazione di gioco inizia con la Roma che conferma gli undici usciti dal campo alla fine del primo tempo. Al 52’ un atto d’amore della Curva Sud anche per Daniele De Rossi: “Ci siamo lasciati con una promessa nei tuoi confronti…oggi ci ritroviamo per continuare a mantenerla SIAMO TUTTI DDR”. Al 56’ gli ospiti dimezzano lo svantaggio con Folorunsho che mette in rete da due passi, ma l'arbitro ravvisa una spinta sulla schiena di Karsdorp e annulla il goal anche con l'ausilio del VAR. La partita cambia registro. L’Hellas Verona è più propositivo mentre la Roma rallenta, probabilmente per il grande dispendio di energie profuso nel primo tempo. Anche Zalewski viene fischiato dai tifosi al suo ingresso in campo quando al 57’ sostituisce un Dybala visibilmente affaticato. Al 63’ l’arbitro viene chiamato al VAR e dopo aver visionato l’azione concede un calcio di rigore in favore del Verona. Dal dischetto si presenta Djuric che spara alto sopra la traversa. I giallorossi nell’ultimo quarto della partita appaiono molto stanchi e subiscono le azioni avversarie. A bordo campo si scaldano Pisilli, Celik e Belotti. A quest’ultimo, per la sostituzione di Dybala, è stato preferito Zalewki, tra l’altro fuori ruolo. Al 76’ il Verona accorcia le distanze con un tiro da fuori area di Folorunsho. Rui Patricio rimane sorpreso dal tiro e non riesce a smanacciare fuori la linea della porta, il pallone va lentamente in rete. Il Verona ci crede e permane nella metà campo giallorossa. All’81’ mister De Rossi prende le misure e fa uscire uno stanchissimo El Shaarawy, al suo posto Belotti. Ma il Verona sembra avere più energie e la partita della Roma diventa all’improvviso sofferta rimanendo tale fino alla fine del match compresi i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Sacchi che dopo il triplice fischio omologa la prima vittoria della Roma a gestione De Rossi.

Anche dopo la vittoria i giocatori che si avvicinano alla Curva Sud vengono fischiati. La questione Mourinho non si sanerà facilmente perché tra i colpevoli della situazione che si è venuta a creare, i tifosi hanno individuato proprio i giocatori. Per De Rossi la prima soddisfazione. La “sua” Roma per tre quarti della partita ha mostrato un volto diverso e, con il suo lavoro, la sua forza e la sua caparbietà, la tirerà fuori da questa brutta situazione.

IL TABELLINO - Roma-Verona 2-1 (primo tempo 2-0)

ROMA: Rui Patricio; Karsdorp, Huijsen, Llorente, Spinazzola (28' Kristensen); Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala (57' Zalewski), Lukaku, El Shaarawy (81' Belotti).
A disp.: Boer, Svilar, Celik, Golic, Oliveras, Pagano, Pisilli, Joao Costa.
All.: De Rossi.

HELLAS VERONA: Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal; Serdar, Folorunsho; Saponara (77' Cruz), Suslov, Mboula (46' Bonazzoli); Djuric (77' Henry).
A disp.: Chiesa, Perilli, Amione, Charlys, Calabrese, Cisse.
All.: Baroni.

Arbitro: Sacchi. Assistenti: Capaldo - Affatato. IV uomo: Massimi. VAR: Pairetto. AVAR: Valeri.

Reti: 19' Lukaku, 25' Pellegrini, 76' Folorunsho.

Ammoniti: Paredes, Dawidowicz, Folorunsho, Llorente. Recupero: 3' pt, 5' st.