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Mourinho se ne va, anzi, viene cacciato dalla proprietà per aver perso contro un calendario malefico per la Roma che le ha fatto affrontare in sequenza tutte le squadre più forti del Campionato di Serie A.

Mourinho se ne va tra le lacrime dei romanisti, dei veri romanisti, quelli a cui anche di fronte ad una amara sconfitta preferiscono fare più attenzione ai battiti del cuore, quel cuore che ci distingue dagli altri. In questo momento prevale l’amarezza. Quella sensazione che risulta facile spiegare se sei un romanista. Un pensiero costante di dispiacere che ti condiziona la giornata.

Non è morto nessuno. Questo potrebbero dirti chi tifa per altre squadre. Per noi non è così, perché il nostro cuore è mezzo giallo e mezzo rosso, perché la Roma è Capoccia, perché siamo sempre pronti a dire Grazie Roma, perché Mai Sola Mai, perché Roma, Roma, Roma, perché Mourinho era un gladiatore che ha preso in mano la nostra Storia, perché con lui la Roma è stata ancor più Caput Mundi! Ecco perché per noi non è così!

Non ci sarà più Mourinho a difenderci! Lui che da solo contro tutti ha urlato che la Roma deve essere rispettata! Lui che ha interpretato pienamente lo spirito del romanista. Lui che resterà per sempre attaccato ai nostri colori. Lui che ha versato lacrime per la Roma. Un gesto che la proprietà potrebbe pagare caro in termini di rapporti. Ci aspettiamo che già dalla partita contro il Verona sabato prossimo alle 18,00 la Curva Sud si farà sentire. I tanti sold out che la Società è stata abituata a vedere saranno un ricordo, bello ed emozionante.

La gente del calcio vive di emozioni e Mourinho ci ha fatto arrivare a piangere insieme a lui per la Roma!