E’ tornato il numero uno. Nole Djokovic, dopo essere stato allontanato dal torneo, lo scorso anno, per la vicenda legata al coronavirus, non solo ha potuto gareggiare ma ha dominato e vinto il suo decimo trofeo degli Australian open, tornando numero uno nella classifica atp ed eguagliando il record di 22 slam insieme con Nadal.

In un sol colpo si è ripreso lo scettro e la sua personale rivincita. Per gli italiani un torneo di luci ed ombre. Sinner ha dimostrato di aver diminuito il gap con i top five, costringendo agli ottavi il finalista degli AO di quest’anno, Tsisipas, al quinto set, dopo che nella scorsa edizione il greco aveva lasciano a Jannik solo le briciole.

Berrettini, invece, è stato vittima di un sorteggio sfortunato, incontrando al primo turno un indiavolato Andy Murray, uno dei fab four, che lo ha eliminato in 5 set.

Musetti è stato sfortunato, perché ha giocato comprensibilmente distratto e sottotono, sapendo che il suo coach Tartarini era in ospedale per un malore avvenuto poco prima dell’inizio del suo match. Ma la stagione è all’inizio e i nostri portacolori avranno tempo per risalire in classifica e togliersi alcune soddisfazioni.