
- Scritto da Fiorella Ialongo
“La cultura non é il superfluo: é un elemento costitutivo dell’identità italiana. Facciamo in modo che questo patrimonio di ingegno e di realizzazioni – da preservare e sostenere – divenga ancor più una risorsa capace di generare conoscenza, accrescimento morale e un fattore di sviluppo economico” (Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella)
Come sostiene autorevolmente la massima carica istituzionale del nostro Paese, ci sono le condizioni ed i talenti affinché i settori culturali e creativi possano generare bellezza, ricchezza ed occupazione in una prospettiva sostenibile. Detto diversamente, la sfida che alcuni hanno accolto é la contaminazione tra diversi ambiti per elaborare modelli innovativi di turismo culturale. In essi la domanda e l’offerta si indirizzano verso soluzioni più inclusive e di prossimità che prevedono la partecipazione attiva delle comunità locali.

- Scritto da Fiorella Ialongo
La coppia più strana ed improbabile che abbia vinto una medaglia olimpica é forse quella composta da Jubilee e Lis. La prima era bruttina, con un corpo ordinario per cui, sovente, non era riconosciuta quando veniva vista da vicino, lontano dalle gare. Le sue simili, invece, erano belle e con una muscolatura armoniosa.
Nella foto della premiazione, sul podio, furono immortalati due uomini in divisa, tesi nell’atteggiamento del saluto militare; Lis, invece, si asciugava le lacrime di gioia. Ella, inoltre, indossava dei pantaloni a sbuffo che le stavano addosso in modo singolare, ed era leggermente inclinata di lato, come se non fosse molto stabile su se stessa. Cosa vi era di eccezionale in questa medaglia d’argento vinta nel 1952 ad Helsinki nel dressage (gara di addestramento n.d.r.), una disciplina sportiva che richiede eleganza ed abilità? Jubilee non era una cavalla nata per le competizioni e la fantina, Lis Hartel, aveva le gambe paralizzate, cosce e braccia indebolite da una poliomielite.

- Scritto da Redazione
Un’avventura folle e straordinaria di un giovane romano che ha cambiato la vita di donne e orfani del Tigray, regione etiope flagellata dalla siccità, dalle malattie e da un’atroce guerra civile.
Una storia vera che ha dell’incredibile, con un risvolto che ogni orfano sognerebbe di poter vivere: questa è l’avventura di Babajé, “papà mio” in lingua etiope, che decine di bambini del Tigray, nell’Etiopia settentrionale, hanno iniziato a vivere circa un ventennio fa. Artefice della loro “nuova famiglia”, un villaggio costruito “ad hoc” per ospitare l’infanzia privata di genitorialità – per la guerra o per il caso – è un giovane romano, Francesco Romagnoli, che a contatto con quel mondo fragile decise di lasciare la propria professione, sicura ed affermata, per rivolgere lo sguardo al bisogno umano.

- Scritto da Redazione
Piero Pepe, calabrese di origine, fin da piccolo coltiva la passione per la scrittura e il cinema, In età adulta, il regista Daniele Pettinari, direttore artistico della scuola di cinema internazionale ACT Cinecittà, lo accoglie come amico e allievo prediletto.
“Sono stato un suo allievo, lui ha stimolato umanamente e intellettualmente, ha dato speranza ai miei sogni e mia ha reso una persona migliore, convincendomi che la mia storia dovesse essere scritta. Io ci ho provato e la dedico ogni lettore, ma soprattutto, a tutte le persone che nella vita credono in un sogno”.

- Scritto da Fiorella Ialongo
Già a partire dall’ampia scalinata dell’ingresso del locale, sembrava di entrare nel salone delle feste settecentesche. Mano a mano che si salivano i gradini, si veniva avvolti da un turbinio di voci e di musiche.
All’ingresso nella sala si era accolti da un’esplosione di vivaci colori, quelli dei caftano e dei Djellaba. I loro tessuti erano ricercati, con perline e ricami. Protagoniste indiscusse erano le donne che, indossando gli abiti tradizionali marocchini, creavano un’atmosfera araba come quella descritta nel libro “Le mille e una notte”, oppure quella dell’epoca aurea di Solimano il Magnifico e Roxelana (la schiava che divenne sua moglie legale n.d.r.). Ebbene, proprio questo saggio di splendore orientale é stato uno degli elementi più interessanti del Festival del Marocco, tenutosi a Roma in un noto locale all’Eur.

- Scritto da Redazione
Verrà presentato mercoledì 8 marzo presso la sede dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico il libro che racconta la Storia e le storie vissute dalla prima produttrice cinematografica italiana: Marina Piperno.
EPPURE QUALCOSA HO VISTO SOTTO IL SOLE, un’autobiografia edita da All Around Edizioni, interroga gli immensi archivi fotografici della sua famiglia, le cui radici romane risalgono all’epoca di Giulio Cesare, raccontando la sua formazione giornalistica e il viaggio a New York che la indurrà a scegliere il cinema e intraprendere una carriera sessantennale ricca di sperimentazioni e successi.

- Scritto da Redazione
Tornano, dopo la pausa forzata dovuta all'emergenza Covid-19, i viaggi letterari che il mensile "Leggere:tutti", in collaborazione con Grimaldi Lines e ANP, promuove e organizza dal 2010.
Due esperienze uniche nelle quali condividere, a bordo di una nave e cullati dalle onde, le emozioni di un itinerario culturale insieme a scrittori, attori e musicisti, coltivare nuovi incontri e visitare luoghi suggestivi, legati alla storia letteraria. Il primo viaggio, aMare Leggere, un vero e proprio festival di letteratura per studenti sul mare, salperà da Napoli con la nave Cruise Ausonia di Grimaldi Lines il 18 marzo per approdare a Palermo il 19 e fare ritorno a Napoli il 21 marzo.

- Scritto da Redazione
E' uscito il nuovo libro di Mimosa Mariotti «Amore e Amatriciana», pubblicato da Bookers Italia Edizioni, giovane casa editrice, fondata da Federico Fabiano e Gianluca Daluiso, che cura su Amazon ogni aspetto dell'opera di uno scrittore, dalla grafica della copertina alla promozione, tramite un'attività strutturata di influencer marketing.
Questa seconda pubblicazione dell'autrice si presenta come un esperimento letterario tra il romanzo e il libro di ricette, e intraprende un viaggio che da Roma passa per le Marche e la Sicilia, fino a cogliere le emozioni e i ricordi del lettore.
"Per me non è difficile dare un profumo alle cose belle. E' quello dell'Amatriciana di nonna Maria" si legge sulla quarta di copertina.

- Scritto da Fiorella Ialongo
In un famoso brano, intitolato “Vita spericolata”, Vasco Rossi canta che “forse non c’incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai, ognuno col suo viaggio, ognuno diverso, ognuno in fondo perso dentro ai fatti suoi”. Un antidoto a questa solitaria ed affannosa corsa può essere il concedersi un tempo dedicato alla bellezza, alla purezza, alla spiritualità. Uno dei luoghi in cui poter sperimentare queste emozioni é il Santuario della Madonna di Loreto che San Giovanni Paolo II ha definito “cuore mariano della cristianità”.
Secondo un’antica tradizione, nell’edificio sacro vi sarebbe la parte antistante la grotta di Nazareth dove nacque, visse e ricevette l'Annuncio la Beata Vergine Maria. In questo luogo di tranquillità e di meditazione, si é tenuta una conferenza-webinar intitolata “Due Regine innamorate di Polonia: Bona Sforza d’Aragona e Maria Casimira Sobieska”, i cui atti sono stati raccolti in un volume con lo stesso titolo del convegno.
- Il Fascismo: un ventennio di immagini. Dal 7 al 12 novembre a Roma
- Roma Art Week: un viaggio a tutto tondo nell’arte contemporanea
- Il 4 e 5 novembre "Roma in bici". Il cicloturismo non è solo un'opportunità di benessere psicofisico ma anche culturale.
- OFFICINA PASOLINI: fino al 31 ottobre "Superficie", una "Settimana corsara" dedicata a Pasolini
- "Eclissi di Sangue - Una nuova indagine dello Sciamano" è il nuovo libro di Salvatore Esposito
- Croazia, una bellezza culturale da scoprire