
- Scritto da Marco Bartalotta
E’ la partita di ritorno degli ottavi di finale di Europa League. La Roma affronta il Lione con cui ha perso 4 a 2 nell’incontro di andata. Un’impresa ardua quella dei giallorossi.
Rimontare una partita del genere non è certo facile anche perché i francesi hanno dimostrato di essere una squadra molto pericolosa, pragmatica, veloce e dotata di grande tecnica individuale, in primis il temibilissimo centravanti Alexandre Lacazette. Mister Spalletti, per riuscire nell’impresa, si presenta in campo con un 3-4-2-1 come di consueto, ma con la novità, oltre al portiere di coppa Alisson, di inserire sulla fascia sinistra Mario Rui, relegando sia Juan Jesus che Emerson Palmieri alla panchina. Il pubblico è quello delle migliori occasioni, quasi 50.000 gli spettatori.

- Scritto da Martina Rella
Dopo la sconfitta contro il Lione, costata l’eliminazione dall’Europa League, e due settimane da dimenticare, la Roma doveva trovare una strada per ripartire. Questa strada sembra essere stata imboccata contro il Palermo, sconfitto con un 3-0 che ha ridato morale all’ambiente.
Per sbloccare la situazione Spalletti ha tentato la via del cambio di formazione. In campo abbiamo visto un 3-4-2-1 con Szczesny tra i pali, una difesa a tre con Rudiger, Fazio e Juan Jesus, un centrocampo a quattro con Bruno Peres, Grenier, Paredes e Mario Rui, in attacco la coppia Nainggolan- El Shaarawy alle spalle di Salah. Sorprendente la scelta di mandare in panchina giocatori come Dzeko e De Rossi. Nonostante le perplessità iniziali però c’è da dire che la formazione ha portato i suoi frutti, e soprattutto El Shaarawy e Grenier ne hanno tratto beneficio, viste le loro prestazioni.

- Scritto da Marco Bartalotta
Impresa storica del Barcellona! Passa incredibilmente ai quarti di finale del più prestigioso torneo del mondo, la Uefa Champions League!
Il turno lo passa in maniera decisamente incredibile ed esaltante! I “blaugrana”, all’andata sconfitti per 4 a 0 in casa del Paris Saint German, che aveva nel pensiero di tutti ipotecato il passaggio ai quarti, ribaltano il risultato con quella che si può definire la più grande “remuntada” della storia del calcio dei giorni nostri! Al minuto 87 del match il Barcellona era in vantaggio per 3 a 1 sulla squadra parigina, ma non bastava per passare il turno, occorrevano altri tre goal.

- Scritto da Martina Rella
Settimana pessima per i giallorossi. Come in ogni campionato che si rispetti, è iniziata una fase critica anche per la Roma. Quella fase inevitabile a cui vanno incontro prima o poi, fisiologicamente, quasi tutte le squadre. Non è quindi tanto degno di nota il fatto che gli uomini di Spalletti vi siano entrati, ma sarà sicuramente degno di nota come ne usciranno, e se riusciranno a non gettare al vento la stagione dopo un ottimo inizio.
I primi segni di tentennamento per i giallorossi sono arrivati durante il derby di Coppa Italia. La squadra infatti, complice anche una formazione forse non delle migliori, hanno affrontato l’incontro in maniera spenta e subendo troppo dagli avversari, che hanno improntato la partita poco sull’attacco e molto sulla difesa.

- Scritto da Fonte: Roma Radio (Daniele Giannini)
Il calciatore Juan Jesus è intervenuto ai microfoni di Roma Radio. Queste le sue dichiarazioni:
Come stai?
Tutto bene. Un po’ stanco come sempre dopo le partite perché è difficile dormire. Ma sono felice per la partita di domenica scorsa. Quando si vince la fatica si sente meno. Sei contento. L'allegria dentro il corpo fa dimenticare la fatica.
Come prepara un difensore la partite e in particolare il duello con un particolare attaccante?
Io di solito metto sempre il video dei migliori momenti degli attaccanti avversari per scoprire i loro movimenti. Guardo, studio i vari Callejon, Higuain, Candreva, Belotti. Poi diventa tutto più facile perché mi alleno col più forte di tutti. Perché Dzeko è grosso, grande, ma molto mobile. Studiare gli avversari è importante perché vedendoli anche dai video magari già sai il movimento che farà in partita. Faccio altri esempi: Maccarone dell'Empoli è uno che ha esperienza e fa sempre i movimenti giusti, ho dimenticato Icardi che invece se gli lasci un solo centimetro ti punisce. E ancora Immobile, Felipe Anderson e Keita, sono tanti gli attaccanti di qualità che ti possono creare problemi. Ci sono tanti attaccanti bravi e quindi è meglio studiare per non andare in difficoltà.
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