
- Scritto da Alessandro Maria Savoia
Dopo 46 anni dall’ultima volta il Granada si ritrova da solo in vetta alla Liga. In Premier League il Tottenham spaventa i Reds che poi ribaltano la gara.
GRANADA IN VETTA – Basta un gol di Alvaro Vadillo al 61’ di gioco a regalare al Granada tre punti nella gara contro il Betis Siviglia e soprattutto un inaspettato balzo al comando della Liga. La squadra della cittadina andalusa, complice il rinvio del Clasico tra Real Madrid e Barcellona, si ritrova quindi in prima posizione ben 46 anni dopo l’ultima volta. Niente da meravigliarsi, i biancorossi, a parte un paio di Segunda Division negli anni 40/50, non hanno un palmares d’eccezione.

- Scritto da Marco Bartalotta
All’Olimpico una delle cosiddette “partite di cartello”, arriva il Milan! Due squadre che non hanno certamente iniziato bene questa stagione, i risultati conseguiti fino ad ora sono molto lontani da quelle che erano le aspettative dei rispettivi tifosi.
La Roma si presenta di nuovo ad affrontare una partita importante in condizioni fisiche precarie. Mister Fonseca ancora una volta ha dovuto inventarsi una formazione da mettere in campo. A centrocampo, per la seconda volta consecutiva, Mancini, che la dice tutta sull’emergenza infortuni della squadra giallorossa. In difesa Fonseca schiera un muro di difensori per sopperire alle assenze. In attacco l’ariete Dzeko coadiuvato da Zaniolo e Perotti.

- Scritto da Bruno Bertucci
Irriverente ma con educazione, Zaniolo risponde con il classico gesto delle orecchie aperte alle parole velenose di Don Fabio Capello.
L'ex allenatore dei giallorossi ha, infatti, consigliato al talentino dell'Inter Esposito di non seguire la strada del trequartista azzurro. Il cammino del piccolo Nicolò è, da considerarsi, a fasi alterne: in Serie A in 8 presenze ha rimediato solo 3 ammonizioni, non partecipando mai alle azioni decisive. 491 minuti giocati e solo il 63% da titolare; in Europa League, invece, ha disputato 3 partite (tutte da titolare) siglando 2 reti e fornendo 1 assist.

- Scritto da Bruno Bertucci
Da anni, ormai, nella capitale a sfondo giallo ocra e rosso pompeiano si cerca il bandolo nella matassa per invertire la tendenza negativa.
I tifosi, cercano in maniera quasi ossessiva risultati ambiziosi, che puntualmente vengono disattesi e non raggiunti. Per questi motivi ipotizziamo che i giallorossi entrassero in campo con il sistema di gioco precedente all'era Chapman: la piramide. Questo modulo di gioco, pardon giuoco, è una delle prime tattiche insediate nel settore calcistico. 2-3-5, con una squadra a trazione anteriore ed i due esterni d'attacco in grado di scendere fino a centrocampo.

- Scritto da Bruno Bertucci
Di base, le compagini che si contendono la proprietà del Tevere, non sono mai state stabilmente nei vertici del calcio.
Gli anni ottanta hanno visto i giallorossi primeggiare contro le potenze del Nord, così come nel 1999 fu la Lazio a dettare legge nello Stivale. All'alba del secondo millennio tornò in auge la Roma e tutto ciò si ê trasformata in una spada di Damocle per gli anno successivi. Le tifoserie "medie", non ci riferiamo dunque agli ultras, sono troppo ambiziosi e non riescono a vedere ciò che realmente accade dietro le scrivanie. Che si passi da Ponte Milvio o da Ponte Duca D'Aosta la musica rimane invariata: si vuole abbattere il predominio nordico.
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