
- Scritto da Antonio Bartalotta
Dopo la delusione di Bologna nella partita infrasettimanale, la Roma si trova ad affrontare una delle più serie pretendenti alla vittoria finale del campionato di Serie A, l'Inter dell'ex laziale Simone Inzaghi.
La partita inizia subito con una Roma lanciatissima con il suo gioiello. La determinazione di Zaniolo però si ferma presto, dura solo qualche minuto. L'Inter si prende tutto lo spazio che la Roma di Mourinho gli lascia, gioca facile perché la Roma attende senza giocare. L'inter affonda quando vuole, nel primo tempo lo fa tre volte con la realizzazione di altrettanti goal.

- Scritto da Bruno Bertucci
La decisione presa da Josè Mourinho di non presenziare alla conferenza stampa indetta nel pre-match programm di Roma-Inter ha degli strascichi (seppur non visibili agli occhi di molti) dal punto di vista commerciale. L'arrivo del mago di Setubal a Trigoria ha regalato migliorie ed attrattività ad un club che negli ultimi anni ha avuto un andamento altalenante sia dal punto sportivo che economico.
Il fatto di avere uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio ha portato diversi sponsor alla corte dei capitolini, con conseguente visibilità aumentata da parte di tutti i soggetti in causa. In occasione dei big match, ovviamente, il numero di chi ascolta le parole dello Special One aumenta spropositatamente con conseguente incremento di popolarità degli sponsor.

- Scritto da Bruno Bertucci
Il cambio di proprietà della Roma ha modificato la mentalità e la propensione economica della compagine capitolina andando a modificare quello che fu della passata gestione della legislazione di James Pallotta.
Per prima cosa abbiamo assistito ad un cambio di rotta per ciò che concerne la sponsorizzazione tecnica passando da Nike a New Balance con un aumento delle vendite del merchandising della passata stagione (a prezzi scontati per ovvi motivi commerciali) aumentando la soddisfazione nel breve della tifoseria giallorossa che ha, sostanzialmente, spazzato via gli ultimi stock rimasti in magazzino.

- Scritto da Bruno Bertucci
L'amore sviscerale dei tifosi della Roma nei confronti della squadra capitolina ha pochi uguali nel mondo, soprattutto perchè questo nasce da molto tempo ed ha un'importanza superiore anche rispetto alla mission di fondazione della squadra stessa: creare una squadra di Roma in grado di poter lottare contro lo strapotere delle squadre del nord (Inter, Juventus e Milan).
Le tre squadre che, nel 1927 hanno deciso di fondersi per dare vita a questa creatura sono: Fortitudo, Alba Audace e Roman; la redazione di matchnews si è domandata, però, quali sono le antenate di queste squadre? Chi c'era prima di loro e chi sono gli avi dell'Associazione Sportiva Roma?

- Scritto da Redazione
In principio furono cinquantanove. Tenendo presente che dovevano essere utilizzate da quattro squadre (“prima”, riserve, due giovanili), i conti sono presto fatti. Praticamente i giocatori della Roma del 1927-1928 disponevano per tutta la stagione di una maglia a testa. Praticamente una seconda pelle.
Praticamente il sogno di ogni tifoso. Un sogno tessuto, filato, colorato, indossato. Conservato e custodito, amato, anche quando sta troppo stretto o va troppo largo, non riscalda dal freddo o risulta soffocante. Perché è un sogno che si chiama Roma. Cullato a lungo e finalmente concretizzato in quella tarda e calda primavera del 1927 e incarnato in quelle cinquantanove maglie giallorosse.