Serie TV e Televisione

- Scritto da Giovanni Sidoni
Il secondo episodio dell'attesissima Season Five di The Walking Dead ci riporta sul nostro gruppo di "sopravvissuti", proprio come il titolo propone, e continua a percorrere la strada dell'allontanamento da Terminus, intrapresa già nel finire della scorsa puntata; lo fa, questa è la grossa differenza con la Première, togliendo il piede dall'acceleratore per quasi tutta la lunghezza dell'episodio, salvo poi pigiarlo con decisione nei cinque minuti finali. Andiamo con ordine, almeno da un punto di vista riassuntivo. Rick e compagnia scappano da Terminus, ormai solo un posto ridotto in fiamme e pieno di Walkers, e tante piccole dinamiche ci raccontano come si sta evolvendo lo spirito comune del gruppo: da Carol, impegnata a giustificare i motivi del suo abbandono, a Bob che scherza con Sasha e cerca di continuare a vedere del buono nella situazione in cui tutti si sono ritrovati, a Maggie e Glenn, sempre più complici nel mare di difficoltà.

- Scritto da Giovanni Sidoni
Dopo mesi di attesa e di promesse (in parte mantenute), The Walking Dead ritorna col consueto giorno di ritardo rispetto al palinsesto americano su quello italiano della Fox e lo fa con un episodio shockante, violento e totalmente privo di quelle lunghe pause che erano state tanto criticate ai vecchi showrunner, Frank Darabont e Glenn Mazzara. Recensirò in rapida successione gli eventi, perché sento il bisogno di parlare a parte della trasformazione del protagonista dello show, l'uomo intorno al quale sta ruotando l'intero universo di The Walking Dead, e cioè l'ex-sceriffo Rick Grimes. In soldoni, i nostri eroi, intrappolati nel famoso vagone A di Terminus, vengono portati in una grossa stanza che fa da mattatoio, e rischiano seriamente di venire sgozzati (come succede a qualche tipo che li precede nell'ordine di esecuzione) fino a che un assalto disperato e portato avanti dalla rediviva Carol, insieme ad una perfetta e tempestiva invasione di uno sciame di erranti, porta il caos a Terminus.