Questa prima fase della stagione sta delineando un campionato sempre più accattivante con diverse conferme.
Tra i nomi posti sotto i riflettori c'è sicuramente Andrea Kimi Antonelli. Il giovane talento azzurro, seppur rookie ha già abbattuto diversi record e la Pole Sprint dell'ultimo weekend dei motori sembra essere solo l'inizio di un futuro roseo. Il pilota Mercedes non sta facendo altro che rispettare le aspettative poste dai dirigenti delle Frecce d'Argento. Crescere accanto a George Russell si sta rivelando utile ed il diciottenne sta cercando di apprendere quanto più possibile facendo trasparire emozione e riconoscenza.
Gli applausi di tutto il circus hanno rappresentato al meglio questo settore così carico di agonismo ma anche vicino ai nuovi talenti. La redazione di Matchnews ha voluto analizzare i primi dati evinti dai primi sei gran premi stagionali. Come normale che sia Kimi riesce a regalarsi prestazioni eccelse in qualifica riuscendo a segnare tempi ottimi in Mercedes. Già storia la sua Pole Sprint a Miami, così come il terzo posto in qualifica nell'ultimo GP. In passo gara, però, c'è da migliorare infatti solamente in un'occasione è riuscito a migliorarsi: in Australia arrivando ad un passo dal podio (quarta posizione) dopo essersi piazzato sedicesimo nella Q2. Il 67% delle volte è arrivato sesto mentre il rimanente 33% diviso equamente tra il quarto posto e l'undicesimo piazzamento. Di certo c'è che questa è una statistica parziale visto che si tratta di solamente sei gare. L'83.3% di volte è andato a punti, che si traduce in una sola volta in cui il suo tabellino è rimasto a secco - in Bahrein dove si è posizionato all'undicesimo posto. Attualmente è sesto nella classifica complessiva ma sta aiutando la propria scuderia nel tentativo di impensierire la McLaren. Attualmente è stato in testa per 10 giri percorrendo per 58 km davanti gli avversari. Non bisogna, inoltre, dimenticarsi come a Suzuka ha fatto registrare il giro veloce. Un pilota che ha ancora quella sana incoscienza che gli permette di prendersi più rischi dei piloti più esperti. Due punti dove può migliorare lavorando sono la frenata e l'adattabilità a certe tipologie di piste ma c'è ancora tempo. La sensazione è che l'obiettivo del ragazzo sia quello di affacciarsi sul podio quanto prima.