Gran Premio di Imola che attrae sempre un pubblico numeroso, tra noti personaggi e appassionati il circuito è stato gremito di gente fin dal venerdì.

L’attesa nel vedere competere la Ferrari, la prima di Lewis Hamilton con la scuderia di casa, e l’esordio di Kimi Antonelli tra le mura amiche. Prove libere dominate dalle McLaren di Norris e Piastri, che si distaccano dal secondo gruppo di parecchio. Le qualifiche mostrano altri equilibri con il brutto incidente di Tsunoda sulla Red Bull a fare da protagonista in Q1, così come Franco Colapinto - che ha preso il posto di Dohaan in Alpine - in Q2. Delusione per il Cavallino con Hamilton e Leclerc che fanno registrare rispettivamente il dodicesimo e l’undicesimo posto, entrambi dietro ad Albon ed Hadjar. Il giovane Antonelli si piazza di poco dietro la Rossa con un 1’15.772. Il Q3 cala il sipario per le sorprese con Pierre Gasly che stringe i denti, lotta e combatte ma non riesce ad andare oltre la decima posizione di partenza. Carlos Sainz sembra essere tornato sugli scudi andando a registrare il sesto tempo in qualifica, di 0.001 più lento di Fernando Alonso che partirà quinto. Quarta posizione per Lando Norris, il quale non riesce ad uscire dal suo pantano psicologico (1’14.962, di molto dietro al compagno di scuderia).

George Russell stupisce ancora mettendosi al terzo posto sulla griglia di partenza ma a far stropicciare gli occhi ci ha pensato Oscar Piastri con il suo 1’14.670 che detta legge nonostante la splendida prestazione di Max Verstappen (1’14.704), unico a tenere ancora vivo il campionato del mondo. Si apre un weekend terribile con la Ferrari con i piloti che sono gli unici a scusarsi con un pubblico accorso in massa per assistere ai loro beniamini.

Partenza da sogno per Max Verstappen che stacca in maniera eccellente superando Oscar Piastri fin dal primo giro, attacco profondo che accende il gran premio fin dai primi giri. Da segnalare anche il sorpasso di Antonelli a Hamilton e di Leclerc che entra subito nelle prime dieci posizioni. Al giro nono Russell si difende bene sull’attacco esterno di Lando Norris riuscendo a mantenere la terza posizione, seppur staccato di 4.249 dalla McLaren di Oscar Piastri. Il duello è solo il preludio di ciò che succede al giro 11 quando il pilota Papaya riesce a superare il britannico e si prepara per andare ad inseguire il compagno di scuderia. McLaren che va prima ai box per il pit stop rispetto alla Red Bull e Verstappen che attende per allungare un pochino il passo sul rivale per non perdere la posizione per motivazioni strategiche. Al giro 18 Tsunoda prova a difendere la posizione per aiutare il compagno di squadra ma Piastri riesce ugualmente nel sorpasso rischiando un contatto che poteva essere deleterio. Il numero 81 continua con la sua rimonta superando anche Bearmann mentre Verstappen continua a girare con una velocità spaventosa senza fermarsi ai box al giro 19. Ciò che ha fatto il primo in classifica non riesce a Charles Leclerc che non sfonda il muro difensivo di Tsunoda rimanendo al dodicesimo posto fino al 21° giro quando il monegasco conquista la posizione del pilota Red Bull. Pit stop velocissimo per Norris con Verstappen che si ferma ai box proprio nel momento in cui parte la Virtual Safety Car - a causa dell’incidente di Ocon - rientrando in pista davanti a tutti quanti. Ottima la gara anche di Hadjar che, complice anche le vicissitudini sull’asfalto italico, ha dato vita ad una prestazione buona, il primo dei rookies fino al giro 35. Gustosa la sfida tra Antonelli e Leclerc dal giro 37 con l’italiano che riesce a tenere il monegasco dietro con maestria per più di un giro per poi venire sorpassato senza pietà dalla Ferrari numero 16. Brutte notizie per Kimi Antonelli che è costretto a fermarsi al giro 46 con la Safety Car di conseguenza e molta amarezza per il giovane italiano che voleva lasciare il segno ad Imola. A dieci minuti dal termine è come se partisse un’altra gara visto il semaforo verde e l’uscita di scena della Safety Car, tanto che Leclerc in quarta posizione prova subito - invano - ad attaccare Norris. Lo stesso Norris che prova ad attaccare Piastri che è costretto a difendere la posizione per non perdere punti preziosi in ottica mondiale, mossa che ha fatto guadagnare qualche decimo aggiuntivo all’olandese ormai primo in solitaria ma che ha portato Lando in seconda posizione. Nel finale Hamilton sfrutta l’errore grossolano di Albon e si posiziona dietro al compagno di squadra. Al giro 61 l’inglese riesce a superare Leclerc provando a raggiungere la McLaren di Piastri che dista 4.587. Alexander Albon che si riprende la posizione ai danni del monegasco. Max Verstappen va a vincere il Gran Premio di Imola, dopo la vittoria dello scorso anno. Secondo posto per Norris e terzo per Piastri. le Ferrari arrivano a punti con Lewis Hamilton in quarta posizione e Charles Leclerc al sesto. Albon quinto. La Mercedes di Russell scende rispetto alla qualifica arrivando in settima posizione. 

Si fa sempre più interessante il mondiale piloti, mentre per quello costruttori la distanza tra le McLaren ed i rivali si fa abissale per i singoli atleti la questione cambia. Max Verstappen va a vincere un Gran Premio complesso ed aumenta la bagarre nei piani alti del ranking, con un duello Piastri-Norris che rischia di far implodere i due piloti della Papaya.