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E’ vero che la squadra partenopea ha dimostrato di essere più pronta sia fisicamente che tecnicamente, ma i giallorossi fino all’80° hanno tenuto botta con in canna la possibilità del colpaccio.

Solo il guizzo di un campione avrebbe potuto sbloccare una partita che era avviata al pareggio, ma per sfortuna dei giallorossi così è stato. Il diagonale maligno di Osimhen è arrivato come una pugnalata al cuore per i tifosi romanisti. L’unica incertezza della partita di Smalling è costata cara ai ragazzi di Mourinho. La Roma non ha avuto occasioni limpide per poter passare in vantaggio, ma alcune situazioni si sarebbero potute sicuramente sfruttare meglio. Una su tutte quella che ha coinvolto Zaniolo-Pellegrini- Camara dove quest’ultimo, fosse arrivato un momento prima sulla palla, avrebbe potuto regalare una grande gioia ai suoi tifosi, ma non è andata così.

Dopo le “bruciature” in Europa League contro il Ludogorets e il Betis Siviglia e quelle altrettanto roventi contro Udinese e Atalanta nel campionato di Serie A, è arrivata anche quella con il Napoli, probabilmente quella che ha lasciato il segno più doloroso. Eppure mister Mourinho aveva preparato bene la gara anche dal punto di vista psicologico costringendo i suoi giocatori ad un mini ritiro. Dalla sponda partenopea si può immaginare la soddisfazione provata da mister Spalletti, fischiatissimo dai tifosi romanisti che non dimenticano il trattamento che ha riservato al Capitano accompagnandolo mestamente alla fine della carriera.

Ora è tempo di reagire. La prima occasione sarà contro l’Helsinki HJK giovedì prossimo. Se i giallorossi riusciranno a vincere in terra di Finlandia e se contemporaneamente si realizzerà un risultato positivo nell’altra partita del girone (Ludogorets vs Betis Siviglia ndr) gli uomini di Mourinho e i tifosi romanisti potranno più che sperare in un passaggio del turno. Serve un’inversione di tendenza, è quello che si auspicano i tifosi.