L’arrivo di Jordan Veretout in Francia ha lasciato diverse persone stupite, nonostante tutte le parti in causa fossero concordi con il suo passaggio Oltr’Alpe. Josè Mourinho in conferenza stampa ha ripetuto l’importanza della mancanza del centrocampista tanto da aver archiviato - almeno per il momento - la coppia in cabina di regia Matic-Cristante, preferendo un giocatore più dinamico come Mady Camara (acquistato dall’Olympiacos).

I tifosi del Marsiglia, in estate, hanno aspramente criticato l’arrivo del giocatore in OM viste le burrascose vicende giudiziare (ove non entreremo non essendo questa la sede idonea) facendo partire l’hashtag #VeretoutNotWelcome, diventando virale in brevissimo tempo.

Il cambio di agente ha favorito il trasferimento e con la Kelyxane Sports Agency hanno optato per la squadra biancoceleste. Il giocatore è passato, così, alla competitor del Paris Saint Germain per una cifra vicina agli 11 milioni di euro più diversi bonus (1 milione al raggiungimento di 15 presenze, 1 altro milione al raggiungimento di 30 presenze e 2.5 milioni di euro se la società transalpina si qualificasse alla prossima Champions League). Il classe 1993 ha firmato un contratto fino al 2025, con opzione di rinnovo fino al 2026. La prima tranches di capitale è già arrivata all’ombra del Colosseo visto che il ragazzo ha già collezionato 15 presenze (11 in Ligue 1 e 4 in Champions League). Prendendo i dati dal portale economico Transfertmarkt, la sua stagione è double face visto che in campionato è partito per il 55% delle volte titolare, mentre ha giocato solo il 68% dei minuti totali; il suo apporto ai gol è del 5% avendo dispensato un solo assist. Per quanto riguarda le coppa europea è sceso in campo sempre nell’undici titolare giocando il 91% dei minuti complessivi. Ultimamente non tutto è andato nel verso giusto a Roma e - anche se importante nei dettami tattici - si è preferito mandarlo altrove così da rientrare dell’investimento iniziale (che si attesta sui 17.5 milioni, scevro dall’ingaggio ovviamente). Le problematiche con la tifoseria francese - non di certo tranquilla - non devono essere state leggere dal punto di vista psicologica ma tornare a casa lo è stato di certo per un giocatore tanto forte quanto delicato. Che stagione sarebbe stata se fosse rimasto a Roma? Una domanda alquanto scomoda perchè ad entrambe le parti sarebbe stata utile la controparte ma a volte - nel calcio - le due strade sono costrette a dividersi. Tiago Pinto è stato molto bravo a monetizzare su un centrocampista che lo scorso anno avrebbe dovuto svalutare - e non di poco - visto il minutaggio ridotto ed il rendimento non all’altezza. Quando si ha una dirigenza solida alle spalle tutto questo può diventare realtà.