In estate Federico Bernardeschi ha scelto di accasarsi ad una nuova compagine per cercare di far prendere una svolta alla propria carriera calcistica, dalla Vecchia Signora è passato al Toronto - aprendo la pista agli altri azzurri.

In esclusiva per la nostra redazione, tempo, il suo entourage ci aveva smentito di un suo imminente passaggio alla Roma, con relativo dribbling sulle domande del futuro.

Il suo impatto è stato devastante, numero dieci come ai tempi della Viola e gola grappoli; il classe 1994 ha segnato 8 gol in 12 presenze in MLS e dispensato 3 assist (uno nella Canadian Championship). Una rete ogni 127 minuti, sono numeri eccezionali per un calciatore che sembrava aver perso la felicità e la fame agonistica. Maniche rimboccate, campana di vetro e tanta - forse troppa - mentalità che lo hanno portato ad affrontare una sfida emozionante ma complessa, perché a neanche 30 anni ha scelto di diventare il protagonista numero uno di un calcio - che sembrava aver rallentato il suo progresso - nuovamente in espansione. L'azzurro ha puntato tutte le fiches in questa nuova avventura, allontanandosi dal football europeo che, sicuramente, gli concedeva molto più credito. Bernardeschi avrebbe potuto scegliere qualsiasi squadra, perché vi assicuriamo che le richieste sono arrivate alla P&P Sport management S.A.S. Per quanto concerne il mercato, a maggio il ragazzo è stato contattato dalla Juventus per un ipotetico rinnovo ma le due parti non si sono trovate; i rivali di sempre dell'Inter hanno tentato invano di convincere il calciatore - che però non sembrava convinto né del progetto né tanto meno della buona riuscita dell'operazione (l'arrivo di Lukaku ha poi bloccato sul nascere ogni tentativo).

Subito dopo è arrivata l'illazione mediatica sulla Roma - notizia totalmente inventata - ma è in Liga che Bernardeschi ha avuto i maggiori estimatori: Atletico Madrid e Siviglia su tutte. I primi tentennamenti e quella saudade al contrario di chi vuole provare a lasciare il proprio Paese per uno stimolo in più finché il Napoli non ha bussato a Pastorello. Il sogno di diventare una bandiera e di lasciare il nome inciso nella storia era troppo grosso per passare in secondo piano e questa volta - realmente - sembrava tutto fatto ma il Toronto è entrato a gamba tesa e non ci ha messo molto a convincere il fantasista. Il numero 10 è tornato, dopo essere stato una promessa a Firenze ed un talento in espresso a Torino. FB10 è, ormai, un marchio Oltre Oceano - un nuovo brand alla conquista dell'estero.