Foto: ANSA

Dopo il mezzo passo falso di domenica scorsa contro l’Atalanta, la Roma torna a l’Olimpico nell’ultimo turno infrasettimanale del campionato.

Roma - Di fronte, il Torino, squadra ostica, soprattutto contro la Roma, come d’altronde l’Atalanta.

Nell’anticipo del turno, il Napoli ha strapazzato il Bologna con un secco 6 a 0, allontanando ulteriormente i giallorossi che comunque sono costretti, da qui alla fine, per sperare ancora ad un aggancio dei partenopei, a vincere tutte le partite.

Dopo le polemiche ormai note tra Totti e Spalletti, quest’ultimo continua a non schierare il Capitano nella formazione iniziale, preferendo un attacco a tre con Salah Perotti ed El Shaarawy. Non figura in formazione nemmeno De Rossi che va in panchina, la fascia spetta di nuovo a Florenzi che viene schierato a centrocampo cedendo di conseguenza il posto a Maicon sulla fascia esterna bassa di destra. A centrocampo gli fanno compagnia Keita e Nainggolan mentre Pjanic non viene schierato probabilmente perché diffidato in vista del big match del 25 aprile contro il Napoli. In difesa oltre ai due consueti centrali Rudiger e Manolas, c’è Emerson Palmieri che sostituisce Digne che siede in panchina non al meglio delle condizioni fisiche, tra i pali, Szczesny.  Il Toro di mister Ventura entra in campo molto “abbottonato” con un 3-5-2 alzando una vera e propria barriera a centrocampo e affidandosi come finalizzatori a Belotti e Martinez.

Inizia la partita e il Toro già al primo minuto si rende pericoloso con Martinez che, dopo un liscione di Manolas, con un tiro dalla distanza impensierisce Szczesny, la palla va fuori di pochissimo. All’8’ Maicon d’esterno destro per poco non sorprende Padelli che sventa in calcio d’angolo. All’11’ ci prova Salah, la palla esce di un soffio. Il gioco della Roma appare meno fluido rispetto a qualche settimana fa, il Toro è ben messo in campo da Ventura, la sfida si gioca a centrocampo ed è proprio in questo reparto che i giallorossi sembrano soffrire di più. Le triangolazioni dei giocatori del Toro sono veloci e consentono di portare spesso un giocatore davanti a Szczesny. Per fortuna della Roma al 25’ il Toro spreca un’occasione d’oro. Bruno Peres s’invola verso Szczesny, al limite dell’area serve Martinez che ha il tempo di aggiustarsi la palla, ma il tiro è da dimenticare. Al 27’ ottimo fraseggio tra Salah e Nainggolan, ma il belga non centra la porta. Al 31’ Belotti da 25 metri spara verso la porta difesa da Szczesny, il palo salva i giallorossi. Il Toro gioca decisamente meglio, mentre i giallorossi sono in affanno. Al 34’ fattaccio in area di rigore romanista, Calvarese concede il calcio di rigore per fallo di Manolas su Belotti, lo stesso centravanti trasforma il penalty in goal, il Toro passa in vantaggio, con merito. Al 40’ la Roma prova a reagire. Gran tiro di Nainggolan, ma Padelli c’è e sventa il pericolo con una gran parata. Intanto a bordo campo inizia a scaldarsi Francesco Totti. Al 43’ l’arbitro Calvarese non concede alla Roma un calcio di rigore nettissimo per fallo di mano di Silva in piena area di rigore, giocatori e pubblico sconcertati. Con due minuti di recupero, termina il primo tempo con il Toro in vantaggio e con un mare di fischi da parte del pubblico di fede giallorossa indirizzati all’arbitro Calvarese.

La ripresa inizia senza sostituzioni da entrambe le parti. Anche nel secondo tempo il gioco dei giallorossi appare molto confuso e senza idee, mentre il Toro si ripresenta con la stessa verve del primo tempo. Molti giocatori giallorossi sono in evidente calo fisico, Manolas in primis, mai come in questa partita i suoi molteplici errori diventano imbarazzanti. Al 58’ ancora un fallo di mano di Gazzi in area di rigore granata, inconcepibile come Calvarese non abbia ritenuto opportuno ancora una volta di non concedere il penalty. Un arbitro di Serie A insieme ai suoi “molteplici” collaboratori non vede per la seconda volta un fallo da rigore evidentissimo! Al 65’ la Roma, di forza, con un colpo di testa di Manolas, pareggia i conti, proprio il greco che non sembrava al meglio. La Roma ora appare più determinata e tenta di vincere la partita. Dzeko, entrato al posto di Emerson Palmieri, dà nuovo vigore all’attacco anche se il pubblico di fede giallorossa vorrebbe ancora il Capitano in campo. All’81’ Martinez gela l’Olimpico. Bruno Peres, grazie ad una incursione sulla fascia destra, mette in area un pallone che filtra almeno quattro giocatori della Roma, dietro tutti c’è proprio Martinez che mette in rete da due passi riportando di nuovo in vantaggio i granata. A quattro minuti dal termine Spalletti fa entrare Totti che dopo solo quindici secondi segna il goal del pareggio! All’88’ viene concesso da Calvarese un rigore molto dubbio in favore della Roma, Totti si presenta sul dischetto e trasforma in goal, la folla va in delirio e Totti diventa leggenda! Sono bastati quattro minuti al Capitano per ribaltare la partita dimostrando a tutti il campione che è, soprattutto a Spalletti che ora dovrà forzatamente ammettere che il Capitano è un giocatore eccezionale anche a 40 anni e che fa ancora la differenza. L’arbitro Calvarese, che ha concesso il rigore ai giallorossi probabilmente proprio nell’occasione più sbagliata, dopo cinque minuti di recupero decreta la fine della partita omologando la vittoria dei giallorossi per 3 a 2.

Una Roma piena di problemi riesce a vincere contro un Toro in tiro. Spalletti, anche se ha raggiunto la vittoria in extremis, dovrà rivedere diverse cose della sua squadra, a livello di gioco e di ambiente che sembra ancora una volta scombussolato da continue polemiche, ma dovrà rivedere soprattutto la sua considerazione sul Capitano che resta ancora il giocatore più forte che ha a disposizione.