La squadra biancoceleste liquida 2-0 i toscani e continua l'inseguimento al Milan

ROMA - Prosegue la difficile rincorsa della Lazio al Sesto posto ed alla qualificazione per la prossima Europa League. Con la brillantezza portata da Mister Inzaghi, la squadra biancoceleste centra la seconda vittoria di fila e sistema in casa l'Empoli, ormai certo della salvezza e psicologicamente non proprio sul pezzo.

Inzaghi conferma gran parte delle scelte presentate a Palermo: il 4-3-3 laziale vede, davanti a Marchetti, Patric, Gentiletti, Hoedt e Lulic, con il solo Bisevac fuori per infortunio. A centrocampo, Parolo e Biglia sono affiancati ancora una volta dal ritrovato Onazi, mentre Candreva, Klose e Keita formano il tridente offensivo, con Felipe Anderson alla seconda panchina consecutiva.

L'avvio dei biancocelesti è convincente, mentre la resistenza dell'Empoli non pare di quelle irresistibili: dopo appena 6', un tiro di Parolo viene letteralmente parato dal difensore empolese Cosic, permettendo a Candreva di realizzare dal dischetto il rigore dell'1-0. La Lazio non si ferma e continua a spingere, un paio di occasioni ancora per Candreva e Klose anticipano il raddoppio, arrivato al 44' con uno scambio al limite di rigore tra Onazi e Klose; il nigeriano riesce ad arrivare al tiro, battendo il portiere Pelagotti e realizzando il suo primo gol in questo campionato.

La ripresa vede ancora la Lazio in avanti, alla ricerca del terzo gol: Candreva se lo vede negare due volte da Pelagotti, e stesso destino attende poco dopo Miroslav Klose, il cui colpo di testa termina di pochissimo sul fondo. L'Empoli mette i brividi a Marchetti solo nel finale: un inserimento di Saponara sfiora il palo, blindando di fatto il 2-0 con cui la partita si conclude.

La Lazio aggancia così il Sassuolo, restando in scia del Milan vincente contro la Sampdoria: 4 i punti di differenza rispetto ai rossoneri, probabilmente troppi per tentare un clamoroso recupero, non per lasciare liberi almeno di sognare i tifosi biancocelesti in questi due mesi di Serie A.

Giovanni Sidoni