L'allenatore della Roma Luciano Spalletti è intervenuto questa mattina ai microfoni della radio ufficiale. Queste le sue parole.

Il pareggio di lunedì non ha scalfito l'entusiasmo e la voglia di far bene.

E' stata una di quelle partite dove, analizzandole, non trovi molto da dire, se non che bisogna continuare su questa strada. Non è successo ciò che temevamo, non ci sono stati cali di tensione. I ragazzi l'hanno interpretata bene e hanno giocato una buona partita. A volte i dettagli ti vanno a favore, a volte a sfavore e questo può fare la differenza.

Un allenatore nel fare la formazione deve tenere in considerazione tante cose. Pensiamo a Dzeko. 

A questo punto della stagione alcuni giocatori hanno bisogno di essere gestiti. Ho preferito lasciarlo fuori nell'allenamento di domenica, senza farlo lavorare col gruppo, anche se lui si sarebbe anche allenato. Ma gli ho concesso il differenziato perché aveva un piccolo risentimento, che si è portato dietro anche il giorno dopo. Lunedì mattina abbiamo fatto il riscaldamento e pensavamo fosse scomparso. Ma il muscolo si è indurito. Allora dopo pranzo, d'accordo con lui e con lo staff medico, lo abbiamo sottoposto a una risonanza magnetica che ha evidenziato un problemino. Ci sarebbe stato un rischio anche a giocare un tempo e invece nelle mie intenzioni doveva essere titolare. Allora ci abbiamo parlato, decidendo di non rischiare a meno che la squadra non avesse avuto bisogno del suo contributo, come poi è successo negli ultimi 20 minuti. 

Poi bisogna tener conto anche dell'avversario. Sapevate che il Bologna si sarebbe difeso.

All'inizio abbiamo avuto due occasioni, quando ci siamo passati la palla male, sbagliando gesti che fanno parte delle nostre caratteristiche tecniche. Se fosse andata dentro una di queste due occasioni, sarebbe stata una partita diversa, magari come il derby. Se vai in vantaggio, gli avversari sono costretti ad aprirsi e viene fuori quel tipo di partita. Quando gli avversari si chiudono tentiamo di schiacciarli per far sì che poi diventi difficile ripartire. E questo è successo. Loro si sono ammassati dietro, noi non abbiamo subito ripartenze e abbiamo speso anche poche energie nel rincorrere i ribaltamenti. Abbiamo proposto una discreta qualità in fase offensiva e fatto ciò che dovevamo. Nei miei pensieri iniziali c'era anche di usare Strootman, se la gara fosse andata in un certo modo. 

Quando arriverà il suo momento?

Lui ha ancora qualcosa da mettere a posto, ma è meglio se lo fa giocando. Lì si vede la reale difficoltà. Il pensiero c'è. Tengo in considerazione le sue qualità e la sua forza. E' una persona forte sia dal punto di vista caratteriale che calcistico. E' uno di quelli che ha carattere. Anche nella "furbata", nel gioco sporco dobbiamo fare passi avanti e lui può aiutarci.

In stagione la Roma ha preso 18 pali. Tre con Salah in una partita. Uno lavora tutta la settimana e poi...

Non ci pensiamo. Non ho parlato di fortuna e sfortuna. Abbiamo avuto ciò che meritavamo. Un palo è un palo. Vuol dire che bisogna fare in modo che sia interno e che la palla vada dentro. 

Ora si va a Bergamo.

L'Atalanta è una squadra che ha carattere e proverà a dare qualcosa in più. Sul loro campo hanno reso la vita difficile a tutti. Dobbiamo essere bravi a gestire la partita dal punto di vista di chi comanda il gioco, perché abbiamo quelle qualità. Non dobbiamo metterla sul piano della fisicità. Spesso gestisco il 70% della partita e lì riesco a evidenziare meglio le nostre qualità. 

Sabato sera ci vediamo Inter-Napoli?

Ce le vediamo tutte