Roma L’inaspettato k.o. dei catalani contro il Real Sociedad permette a Atletico Madrid e Real Madrid di riaprire il campionato. Intanto in Premier il Leicester continua a vincere inseguito dal Tottenham.

Una sconfitta del Barcellona sul campo del Real Sociedad era difficilmente pronosticabile, soprattutto vista la differenza tecnica e di classifica tra le due compagini. Ma la gara dell’Anoeta suona più che altro come un campanello d’allarme per Luis Enrique e i tifosi visto che in campionato, nelle ultime tre partite, la capolista ha racimolato appena un punto (lo scorso 20 marzo nel 2-2 esterno contro il Villareal).

In mezzo c’è stata la dura sconfitta nel “clasico” e soprattutto due vittorie dell’Atletico che si è portato quindi a -3, a ridosso della prima posizione. A dire la verità anche a San Sebastian è il Barcellona a fare la partita e gran parte del lavoro lo fa la sfortuna: basti pensare che Claudio Bravo non compie neanche una parata in novanta minuti e l’unico tiro nello specchio della casa di casa vale il gol vittoria. Ne approfittano quindi le inseguitrici: l’Atletico trionfa sul campo dell’Espanyol per 3-1 grazie alle reti di Torres, Koke e Griezmann; il Real Madrid invece si sbarazza in scioltezza dell’Eibar al Bernabeu con un sonoro 4-0. I Blancos occupano la terza posizione e sono a -4 dalla testa della classifica. Chissà che il doppio impegno, visto il possibile passaggio in Champions dei blaugrana proprio ai danni dell’Atletico Madrid, non possa togliere qualche energia fisica e mentale alla corazzata di Luis Enrique e agevolare un’inaspettata rimonta dei “colchoneros”.

Passiamo in Inghilterra dove le posizioni di testa rimangono invariate. Il Leicester City continua a volare e a mantenere ben lontano il Tottenham, secondo a -7, e le altre dalla propria incredibile posizione. I Foxes escono vincitori anche dallo stadio del Sunderland con un’altra prestazione determinata e con quel pizzico di fortuna che serve sempre: a firmare il doppio vantaggio è Jamie Vardy, arrivato a quota 21 gol in campionato. Non mollano però gli Spurs che al White Hart Lane ospitano un Manchester United sempre più lontano dalla zona Champions. I Red Devils non cominciano bene arrivando in ritardo allo stadio a causa “del traffico cittadino londinese”: il match finirà comunque 3-0 con i sigilli di Alli, Alderweireld e Lamela. Perde invece ulteriore terreno l’altra londinese, fino a qualche giornata fa inseguitrice a tutti gli effetti del Leicester, ovvero l’Arsenal. I Gunners impattano in un rocambolesco 3-3 in casa del West Ham che li porta a -13 punti dalla vetta con una partita da recuperare. Vince il Manchester City di misura sul West Bromwich Albion, mantiene la quarta posizione e allunga a +4 sulla quinta in classifica. Bene anche il Liverpool che trionfa 4-1 sullo Stoke City e si porta a -4 dalla zona Europa League mentre cade il Chelsea contro lo Swansea City di Guidolin.

Infine uno sguardo veloce alla Bundesliga e alla Ligue1. In Germania allunga il Bayern Monaco sul Dortmund riportandosi a +7 sui giallo neri. I ragazzi di Guardiola infatti vincono la sfida esterna contro lo Stoccarda 3-1 mentre il Dortmund non va oltre il 2-2 sul campo dello Schalke04. Vince ancora il Bayer Leverkusen che vede ormai completata la propria rimonta per un posto in Champions League: le “aspirine” si trovano adesso al quarto posto on 48 punti e puntano l’Hertha Berlino, terzo, che dista una sola lunghezza. La squadra della capitale infatti non riesce a battere l’Hannover96 e viene bloccata sul 2-2 finale.

Continua a vincere, nonostante i giochi siano fatti da tempo ormai, il Psg che passa sul campo del Guingamp per 2-0 con doppietta di Lucas Moura. Il Monaco intanto perde 4-1 contro il Lille e dice addio al secondo posto perché viene raggiunto a 55 punti dal Lione che passa 2-0 in scioltezza sul Montpellier. Insegue il Nizza, quarto, a -2 punti, che trionfa per 3-0 sullo Stade Rennais grazie alla straordinaria tripletta di Hatem Ben Arfa arrivato a quota 16 gol in campionato. Insieme a Lacazette, del Lione, sono in testa alla classifica marcatori “dei normali” visto che ormai Ibrahimovic è saldamente in testa, con 30 centri.