Chi é Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze, e perché é importante?
Ella ha subito una sorta di damnatio memoriae ( condanna all’oblio n.d.r.) in seguito alle vicende contemporanee e successive alla Rivoluzione Francese, il suo scritto più importante é la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, pubblicato nel 1791.
Qual è la ragione della sua stampa? Essa é da ricercare in alcuni testi giuridici del passato (come quelli racchiudibili nel motto “Liberté, égalité, fraternité” che non prevedevano, ad esempio, il diritto di voto per le donne(!), che erano scritti e validi sostanzialmente per gli uomini. Per questo Olympe de Gouges elaborò un testo che potrebbe essere definito un “Manifesto di Genere” ante litteram (anticipatore dei tempi n.d.r.), con una sorprendente attualità. Di seguito alcuni tra i più significativi articoli:
Articolo 1 - La Donna nasce libera e ha gli stessi diritti dell'uomo.
Articolo 6 -Tutte le cittadine e tutti i cittadini, essendo uguali davanti alla legge, devono essere ugualmente ammessi a tutte le dignità posti e impieghi pubblici, secondo le loro capacità e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti.
Articolo 12 - È necessario garantire maggiormente i diritti della donna e della cittadina; questa garanzia deve essere istituita a vantaggio di tutti e non solo di quelle cui è affidata.
Forse l'unica rivoluzione riuscita (?) del Novecento é quella femminile e questo anche grazie all’azione di donne francesi che, nel corso degli eventi della Rivoluzione, iniziarono ad accentuare la consapevolezza dell’emancipazione femminile. Senza dimenticare la necessità di una narrazione storigrafica-umanistica maggiormente attenta alle anticipatrici della libertà e dell’uguaglianza (non solo delle donne ma anche degli schiavi dall’altra parte dell’ Oceano Atlantico).
Questo ipotetico testimone é stato raccolto dalla BPW International (International Federation of Business and Professional Women, un’influente rete internazionale di imprenditrici e professioniste) che, in collaborazione con la Regione Lombardia delegazione romana, ha organizzato un convegno nella Capitale. Il titolo della manifestazione é stato: “Politiche internazionali sulla parità di genere”. Nel corso dell’evento hanno fornito esperienze nazionali ed internazionali alcune delle rappresentanti delle organizzazioni maggiormente impegnate sulla parità di genere, compresi organismi che hanno status consultivo presso l’ECOSOC (Economic and Social Council, Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, organo consultivo e di coordinamento dell'attività economica e sociale delle Nazioni Unite).
Prima dell’inizio dell’evento ci ha gentilmente concesso un’intervista Andrea Salini, Dirigente della Delegazione romana della Regione Lombardia. Egli ci ha comunicato un quadro molto interessante di leve strategiche che pubblichiamo con l’auspicio che possano essere di spunto per analoghe realtà. In primo luogo la Regione Lombardia ha da qualche periodo adottato sia un uguale sviluppo professionale dei lavoratori uomini e donne, sia un incremento del livello della conciliazione vita-professione, come fattori che possono aumentare la crescita, la competitività e l’innovazione del mondo produttivo. Nel quadro descritto si evidenzia un mirato strumento adottato per la prima volta dalla Regione Lombardia: la “Certificazione della parità di genere” nelle aziende. Questa misura rientra in uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, ovvero il n. 5 che tende ad ottenere l’uguaglianza di genere e l’eliminazione di ogni forma di violenza nei confronti di tutte le donne e ragazze. Il provvedimento in oggetto, inoltre, é tra le disposizioni previste dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza). Un aspetto interessante della “Certificazione della parità di genere” lombarda é che non si tratta di un semplice documento su cui apporre un bollino rosa che consente una serie di agevolazioni. Essa é, in realtà, un processo serio e consapevole delle imprese, é una premialità per un percorso che l’azienda deve completare adottando parametri equi ed inclusivi (come la tutela della maternità, la pari opportunità di crescita aziendale e l’equità remunerativa). Nel provvedimento in esame sono stabiliti due tipi di finanziamenti a fondo perduto: 1) quelli per i servizi di consulenza per il conseguimento della certificazione; 2) quelli per il rimborso degli oneri per ottenere la certificazione.
Un altro provvedimento della Regione Lombardia da sottolineare é quello denominato “Formare per assumere”. Come suggerisce il titolo, la disposizione tende a superare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Nella fattispecie, per colmare il gap di profili e competenze nel momento dell’ assunzione, si finanziano percorsi formativi abbinati ad incentivi occupazionali.
In riferimento ai contributi delle qualificate relatrici rappresentanti, tra le altre organizzazioni, delle Associazioni “STEAMiamoci” , “Europe Direct”, “ADGI” insieme al Prof Massimiliano Ruzzeddu, si riporta di seguito uno stralcio dei loro interventi contenuti in un report che abbiamo in esclusiva:
E’ stata moderatrice del convegno Elvira Marasco, presidente della AW20 Italia, il gruppo ufficiale del G20 dedicato alle politiche per la parità di genere e l’emancipazione delle donne. Ella, durante il suo coordinamento, ha brevemente presentato il lavoro di monitoraggio delle politiche di genere tra i membri del G20 a cui si unirà presto l’Unione Africana. Si tratta di una panoramica importante in considerazione della presenza della Russia e dell’ Indonesia in cui le donne riescono, in condizioni per noi impensabili, a lavorare per i diritti di parità.
La Presidente Internazionale della BPW International Catherine Bosshart, si è soffermata sul tema del proprio triennio di attività dedicato alle Nuove Azioni attraverso la Cooperazione, ricordando come la Business Professional Women ha contribuito sin dalla fondazione nel 1946 allo sviluppo dell’ ONU e che in oltre 90 anni di advocacy, con proprie rappresentanti presso tutte le sedi del sistema ONU, è riuscita a imporsi come movimento di opinione presente in 120 Paesi. Tra i numerosi progetti in corso di realizzazione vi sono “Equal Pay Day”, la giornata simbolica dedicata alla sensibilizzazione sul divario retributivo di genere; “Women on Boards” che promuove l'ingresso delle donne nei Consigli di Amministrazione (CdA) di imprese pubbliche e private. Inoltre, la Presidente della BPW International ha sottoscritto un Memorandum d’Intesa con UN-Women che riguarda il coordinamento delle produzioni femminili in 26 Paesi africani. Lo scopo é quello di monitorare le possibilità di formazione e avviamento di piccole aziende femminili che possano favorire l’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili contenuti nell’Agenda 2030.
S.E. l’Ambasciatrice della Svizzera in Italia Monika Schmutz Kirgoz ha accennato alla propria esperienza in Paesi al centro di forti contrasti come il Libano. Ella ha anche sottolineato i progressi nell’emancipazione femminile negli ultimi anni, richiamando tuttavia l’attenzione su alcune zavorre culturali che ancora impediscono una reale uguaglianza di genere. La partecipazione delle donne nell’Esecutivo svizzero è quasi soddisfacente, dato che é composto da 3 Ministre. Inoltre, la preparazione femminile è molto accurata e la carriera politico-diplomatica per le svizzere è soggetta a concorsi e valutazioni.
Serena Corti, Console Generale Aggiunta presso il Consolato britannico ha illustrato alcune iniziative del Governo del Regno Unito che, tra gli altri provvedimenti, ha fortemente investito in progetti per accrescere la presenza femminile in carriere STEM, cioé tecnico-scientifiche. Il “Cyberforce Program” è un’altra iniziativa per la parità dedicata alla formazione di competenze informatiche. La Famiglia reale da tempo, e soprattutto la principessa Kate, affianca le mamme delle famiglie di rifugiati.
S.E. l’ Ambasciatrice della Lega Araba Mekkawy Enas si è soffermata sul percorso del suo impegno presso i Governi dei Paesi dove i leaders arabi condividono e adottano i Documenti politici durante le riunioni ufficiali - come è stato il caso della Cairo Declaration – in cui sono previsti Azioni, Obiettivi e Piani per raggiungere l’ accesso equo al lavoro e alle Pari Opportunità, comprese le misure di protezione della società civile a favore di rifugiati e contro diverse forme di violenza. Attraverso questo impegno la Diplomatica ha acquisito una grande esperienza che le ha consentito di negoziare l'implementazione di alcune decisioni durante la riunione sullo Status delle Donne (CSW) a New YORK dopo aver contattato ogni singolo Paese della Lega Araba fino a raggiungere l'adesione di ben 22 Paesi impegnandoli nel Piano d'Azione condiviso. Da questo risultato ne deriva l’opportunità procedurale di concentrare l’azione su Paesi e problemi uno per volta, per tener maggiormente conto delle diversità culturali.
Carla Laura Petruzzelli, Chair Task Force Mentoring BPW Europe, ha curato l’organizzazione del convegno ed ha presentato in breve la BPW International. Ella ha successivamente ringraziato la Regione Lombardia e l’ AICCRE (Associazione Europea dei Comuni e Consigli Regionali) che, in un messaggio della Presidente Milena Bertani, ha confermato il pieno sostegno dell’organizzazione sui temi complessi della parità di genere attraverso la partecipazione e il supporto attivo alla implementazione della Carta europea per l’uguaglianza di uomini e donne in Italia, soprattutto con il coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali.
Cristina Gorajski Visconti, BPW UN Representative presso la FAO ha brevemente illustrato quanto il lavoro di advocacy dei gruppi della società civile può favorire la realizzazione di progetti e programmi in molti settori, sia a livello nazionale che locale. Specialmente negli ultimi 10 anni, quando sono entrate in vigore molte riforme nel sistema delle agenzie delle Nazioni Unite, si sono registrati importanti sviluppi in materia di cooperazione ed inclusione di giovani e donne come agenti di crescita. Le Linee Guida Volontarie, che sono state recepite e si apprestano ad essere implementate ricorrendo a tutti i target offerti dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile contenuti nell’Agenda 2030, sono uno strumento adeguato. La BPW International, dal 2022, ha costituito un Comitato permanente per l’ agricoltura che intende veicolare le conoscenze per rinnovare i sistemi agroalimentari nel mondo; queste conoscenze, raccolte in ambito FAO-ONU, possono stimolare le Federazioni nazionali a partecipare o proporre progetti in materia di creazione e sviluppo di imprese femminili sostenibili, innovative e resilienti ai cambiamenti climatici.
Nel corso della precitata intervista ci é stato illustrato anche un progetto espositivo fortemente voluto dal Dirigente della Delegazione romana della Regione Lombardia Andrea Salini, e dall’Istituzione che rappresenta. Il riferimento é alla mostra intitolata “INTUS 2024”, realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Isorropia Homegallery. Questa iniziativa presenta un aspetto innovativo: “INTUS (all’interno) 2024” non é solo il nome di una mostra di arte contemporanea, é anche un progetto finalizzato a promuovere e supportare giovani artisti italiani, da sempre parte di un approccio culturale che si sviluppa all’interno degli spazi di lavoro, sedi istituzionali come valore aggiunto al vivere quotidiano. Porte aperte all’arte ed alla cultura per creare un dialogo multidisciplinare a sostegno della crescita di persone, imprese e con l’obiettivo di rendere fruibili ad un vasto pubblico di visitatori, spazi solitamente chiusi o privati. Con questa iniziativa la Giunta lombarda intende promuovere la propria identità e vision con un approccio inclusivo e partecipativo. Gli artisti in mostra sono: Thomas Berra, Andrea Mariconti, Monica Mazzone e Silvia Negrini.
La mostra, con ingresso gratuito, é visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Le opere sono esposte, nella Capitale, nella sede della Delegazione romana della Regione Lombardia in Via del Gesù,57