Cosa hanno in comune Enrico Mattei, Adriano Olivetti e Luigi Einaudi? Il fatto di essere stati “capitani coraggiosi” amalgamando competenze e professionalità manageriali con la potenza della cultura. Loro offrono una figura di imprenditore diversa rispetto ad una molto in voga.

Il riferimento é al capitalista che ha come stella polare la “disruptive innovation” da intendersi non tanto come la elaborazione di nuovi modelli di business in grado di cambiare lo status quo di un mercato, quanto come l’accelerazione tecnologica. Nel secondo caso, di conseguenza, poco o nulla é concesso in termini di ricerca sia dei valori, sia degli impatti e dei contesti in cui si opera.

Un altro aspetto da evidenziare é nella nostra storia successiva al secondo conflitto mondiale. In questa memoria vi é stata la tendenza a porre in secondo piano la narrazione del periodo immediatamente precedente e successivo allo scoppio della guerra. Tra gli altri motivi, la ragione é da ricercare nel retaggio del periodo pre-bellico ed in una sua possibile ideologizzazione. Oggi, la nostra storia imprenditoriale può essere interpretata con occhi nuovi. In altre parole, la precedente proposizione di capitani d’industria intende essere altro rispetto ad una celebrazione del passato. La premessa suggerisce una lettura dell’approccio human oriented che si focalizza sull’uomo e, di riflesso, sull’imprenditore il quale lavora con cura e attenzione al territorio in cui opera e con la comunità che vive in una data zona.

Le considerazioni svolte evidenziano l’importanza della corporate heritage, ovvero l’eredità pecuiliare ed irripetibile che ogni impresa costruisce nel tempo. Il valore di tale “memoria” acquista rilievo in considerazione della crescente competizione a livello internazionale. Essa impone di adottare ulteriori dinamiche, rispetto a quelle tradizionali, per conservare ed ampliare le proprie quote nei mercati di riferimento. Si tratta, quindi, di una efficace tecnica di comunicazione e di marketing. Questa “eredità” può essere preservata e valorizzata attraverso archivi storici aperti al pubblico, musei, fondazioni, volumi giubilari, reinterpretazioni di prodotti e marchi storici. Detto diversamente, é un capitale di fiducia, credibilità e reputazione fondato su storie e valori del nostro tessuto imprenditoriale a cui l’impresa può attingere per ricercare nuove vie da percorrere avendo presenti due elementi caratteristici delle startup. Il primo é la propensione al rischio; il secondo é l’attenzione alla contemporaneità.

Gli elementi illustrati sono stati il focus della “Settimana della Cultura d’Impresa 2023”, un’iniziativa promossa da Confindustria e Museimpresa. Il tema della manifestazione è stato: “La persona al centro dello sviluppo sostenibile. L’anima dell’impresa consapevole”. Nel corso della programmazione della manifestazione é stato posto, in primo luogo, il racconto dell’uomo-imprenditore. Accanto a questa narrazione vi é stata anche quella dei valori identitari di imprese consapevoli e sostenibili in riferimento sia ai processi produttivi, sia ai legami con la filiera ed il territorio.

All’interno del programma in oggetto, si segnala la cerimonia di premiazione della terza edizione dei Corporate Heritage Awards, promossa e organizzata da Leaving Footprints, spinoff accademico dell’Università degli Studi del Sannio e dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, specializzato nell’heritage marketing. Ad introdurre i lavori é stato il Dott. Antonio Alunni, Presidente del Gruppo tecnico cultura di Confindustria e la Prof.ssa Maria Rosaria Napolitano, Responsabile scientifico Leaving Footprints. Accanto a quest’ultima, sono stati anima dei Corporate Heritage Awards il Prof. Angelo Riviezzo, Partner  Leaving Footprints,  e la Prof.ssa  Antonella Garofano, Co-founder Leaving Footprints.

Tra le imprese premiate per la categoria “Corporate Heritage Art” si ricorda la Fondazione Piaggio, presieduta dall’Ing. Riccardo Costagliola, con la seguente motivazione: “La Piaggio, grazie alla sua Fondazione ed al Museo, da anni riesce a raccontare la propria storia e la propria identità attraverso mostre, installazioni, e collaborazioni con gli artisti più illustri.  La Fondazione Piaggio sostiene anche artisti emergenti e partecipa a progetti educativi con gli studenti. Grazie a queste collaborazioni, il Museo Piaggio ha accumulato una notevole collezione di Vespa e Ape personalizzate dagli artisti, insieme a varie opere d'arte legate a questi iconici veicoli.

Le 6 aziende premiate che si sono distinte per aver valorizzato il proprio patrimonio storico e culturale, grazie all’utilizzo di strumenti e metodologie diverse di comunicazione sono state:

Assicurazioni Generali per la categoria “narrazione per il sociale” con la seguente motivazione: “Assicurazioni Generali, con il restauro delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco a Venezia, sede degli uffici di Generali dal 1832, ha dato vita a "La Casa di The Human Safety Net". Il progetto ha preservato l'importanza storica dell'edificio del XVI secolo. Questo spazio ora funge da luogo di dialogo globale sulla sostenibilità e solidarietà, valori che da sempre contraddistinguono l'azienda ed il suo impegno sociale plurisecolare. Attraverso questo progetto, Assicurazioni Generali è riuscita a condividere con la società il proprio patrimonio storico e culturale e a diffondere la propria cultura organizzativa”.

Poltrona Frau per la categoria “narrazione attraverso parole, immagini e suoni” con la seguente motivazione: “La monografia "100+10" racconta in modo efficace ed esaustivo che cosa Poltrona Frau “è stata” nei suoi primi 100 anni, puntando su concetti quali l’artigianalità, il saper fare e la qualità. Con l'addendum sugli ultimi 10 anni di storia dell'azienda, si mostra che cosa Poltrona Frau “è” oggi e che cosa “vuole essere” nei prossimi anni, alla luce della complessità dell'epoca contemporanea ma sempre in forza del suo passato”.

Salvatore Ferragamo per la categoria “narrazione attraverso luoghi” con la seguente motivazione: “L'Archivio Storico Salvatore Ferragamo è un prezioso patrimonio aziendale che conserva la storia e la creatività dell'azienda. Iniziato dal fondatore Salvatore Ferragamo, è stato arricchito dalla famiglia Ferragamo dopo la sua scomparsa. L'archivio contiene una vasta collezione di prototipi, documenti, libri e riviste, ed è un luogo di ricerca e studio accessibile a dipendenti, studenti e esperti del settore. Inoltre, funge da spazio espositivo e conserva una vasta gamma di oggetti e materiali legati alla moda, garantendo i massimi standard conservativi. L'archivio rappresenta un importante tesoro di storia e cultura dell'azienda e un importante strumento di narrazione della stessa”.

Lavazza Group per la categoria “Narrazione digitale attraverso parole, immagini e suoni” con la seguente motivazione: “Nella sezione "Le Nostre Radici" del sito web di Lavazza è possibile fare un viaggio nel tempo alla scoperta del vasto patrimonio storico e culturale dell'azienda. I contenuti digitali proposti offrono una narrazione approfondita della storia dell'azienda, mettendo in evidenza i valori e l'eredità che hanno contribuito a definire Lavazza nel corso degli anni. Questo progetto comunica in modo più ampio la storia e la cultura aziendale, con un focus sulla tradizione, la passione per la qualità e l'importanza delle radici per il successo dell'azienda”.

Carpenè Malvolti per la categoria “Narrazione attraverso prodotti e brand” con la seguente motivazione:  “La “Sparkling Milestones” è la collezione unica e prima prodotta nel 2023, in edizione limitata pari a 155 esemplari, ed istituita per il 155°anniversario della Cantina. Una selezione tale da poter identificare le “pietre miliari” che hanno contraddistinto il percorso spumantistico dalle origini ad oggi della Carpenè-Malvolti, la storica Cantina di proprietà della Famiglia Carpenè fin dalla fondazione, avvenuta nel 1868 ad opera di Antonio Carpenè, garibaldino, chimico e scienziato che diede i natali al Prosecco. L'edizione limitata permettere di attraversare la storia dell'azienda e del territorio attraverso i suoi prodotti”.

Fondazione Pirelli per la categoria “Narrazione attraverso eventi” con la seguente motivazione: “Con il progetto teatrale "L'umana impresa. La fabbrica degli attori", organizzato dall'Associazione Pier Lombardo in collaborazione con la Fondazione Pirelli, sei giovani attori selezionati tra i neodiplomati delle Accademie d'arte drammatica di Milano - partendo dalla memoria e dall’esperienza raccolta nell’Archivio Storico Pirelli - hanno raccontato come le imprese che nascono da una visione, dall’idea della società che sogniamo, possono essere il motore del cambiamento. Grazie alla forza comunicativa e all’immediatezza del teatro e utilizzando dialoghi, monologhi, scene corali e video, i giovani attori hanno trasmesso al pubblico la vera essenza non solo di Pirelli, ma di tutto il tessuto industriale italiano”.