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Il mondo delle startup con il trascorrere del tempo si sta confermando come uno dei settori con maggiore dinamismo e tra i più interessanti per coloro che volessero diventare imprenditori.

Roma - Si tratta di un universo che è lontano dallo stereotipo dei primi tempi secondo cui chi volesse avviare una startup è uno squattrinato che, in un garage, elabora un’idea che riesce a concretizzare in maniera quasi avventurosa e diventa poi bilionario.

 

In realtà, è un campo professionale in cui sono necessari un lavoro duro e meticoloso, competenza, professionalità e, per questo, sta attirando l’attenzione anche delle corporate e di altri grandi investitori. In questa linea si segnala il contest per startup “THINK4SOUTH”, giunto quest’anno alla seconda edizione. Esso è stato organizzato dal gruppo assicurativo Groupama in collaborazione con la LUISS EnLabs, uno dei principali acceleratori di startup in Europa; la STMicroelectronics, leader mondiale nei semiconduttori; la Swiss Re, una compagnia leader nel settore della gestione dei rischi a livello globale.

Il fine del contest “THINK4SOUTH” è stato quello di sostenere l’uso delle tecnologie che possano favorire il passaggio dal concetto di copertura del rischio a quello di prevenzione quotidiana del rischio. Inotre, si è posta particolare attenzione al Sud d’Italia, per sostenere l’imprenditorialità in una zona in cui è altissimo il tasso di disoccupazione.

La premiazione dei vincitori del contest è avvenuta nella nuova sede della LUISS EnLabs, uno spazio innovativo situato sopra la stazione Termini nel corso di una conferenza stampa. In essa sono stati forniti i dati del concorso: 25.000 visite al sito in un mese e mezzo, 300 iscritti al concorso, 170 progetti caricati, 8 finalisti. Tra gli altri relatori vi sono stati: Yuri Narozniak, Vice direttore generale Groupama Assicurazioni e Marco Gay, Presidente giovani industriali Confindustria. Le startup vincitrici sono state tre: al terzo gradino si è posta “Spaceexe”. Essa è una startup che si occupa di ricerca e sviluppo di applicazioni di navigazione satellitare e che intende utilizzare queste conoscenze nella determinazione della posizione delle auto in caso di incidente.

La startup è stata premiata con un percorso di tutoring di 6 mesi nei laboratori STMicroelectronics. Al secondo posto si è classificata la startup “I3-Dermoscopy”, si tratta di una piattaforma che mira a supportare il dermatologo nella diagnosi precoce del melanoma fornendo un aiuto nella pratica strumentale. Il premio è stato un contributo economico di 10.000 euro da parte della Swiss Re Foundation. Vincitrice assoluta è stata la startup “Bikeeper”, che farà gola soprattutto a coloro che usano la bici. Essa attualmente non è assicurabile, ma potrebbe esserlo in un prossimo futuro grazie alla tecnologia della piattaforma. Alla startup è stato riconosciuto un percorso di accelerazione del valore di 80.000 euro presso la LUISS EnLabs.

Al termine della premiazione abbiamo chiesto a Marco Gay quali sono le iniziative che la Confindustria sta adottando per favorire le startup. “Vi è una grande attenzione rispetto ad esse da parte della Confindustria. Essa è la casa non solo delle aziende, ma anche di chi vorrebbe fare impresa poiché questo significa favorire la possibilità di innovazione e di un tessuto produttivo nazionale che vuole espandersi all’estero"A tal proposito, ci fornisce qualche consiglio per i giovani aspiranti imprenditori? Suggerisco ai team di tener presente che le startup si costituiscono fin dall’inizio con una vocazione internazionale per cui il progetto dovrebbe essere “scalabile”. Inoltre, Confindustria può supportare nel processo di internazionalizzazione sia attraverso la rete di imprese all’estero di cui fa parte; sia attraverso mission in mercati stranieri. Aggiungo di partecipare sempre alle call che vengono lanciate e di non demordere davanti alle difficoltà, eventi come quelli odierni sono sempre opportunità”. Successivamente abbiamo domandato ad Augusto Coppola, Director LUISS EnLabs, quali sono i requisiti  che devono soddisfare le startup per investire su di esse. “La LUISS EnLabs investe nella fase iniziale delle startup ed in questo lasso di tempo è fondamentale la qualità delle proposte che vengono presentate. In altri termini, vi sono molte idee ma tra di esse sono poche quelle che rientrano nei nostri parametri di investimento. La collaborazione con gruppi qualificati come Groupama ci permette di migliorare la nostra comunicazione ed attrarre progetti più qualificati in cui investire. Inoltre, suggerisco di non presentare idee ma progetti, questo significa avere almeno un prototipo funzionante con un team abbastanza eterogeo che possa lavorare su di esso. In secondo luogo è importante indicare nel progetto come sia possibile risolvere un dato problema,  il mercato di riferimento ed i destinatari del progetto". Fornite un sostegno in questa direzione? Si, fra qualche tempo la LUISS EnLabs consentirà di partecipare gratuitamente a percorsi che consentiranno di costituire startup che potranno essere finanziate”.