La Mercedes penalizza Hamilton e regala la vittoria a Rosberg, Vettel meritatamente sul secondo gradino del podio.

Principato di Monaco - Montecarlo ormai, sportivamente, alla Formula 1 moderna regala poco, è un circuito fuori dal tempo, poco adatto alle monoposto di oggi, ma che conserva il gusto della tradizione e della storia, e ci fa provare il brivido delle macchine che sfiorano i guard-rail a 300 kmh, ma finisce tutto lì.

E’ una gara che, a meno che non succedano imprevisti come quest’oggi, si decide il sabato, con le qualifiche, per via della difficoltà dei sorpassi e ci assicura la scorribanda dei bolidi in uno scenario decisamente particolare.

Sono altri ormai gli interessi del week end monegasco, legati al jet set internazionale che ogni anno si da appuntamento nel principato per far festa sui vari yacht attraccati in porto, interessi che ruotano intorno agli affari della Formula 1 e che quest’anno ci ha riservato l’ufficialità del rinnovo di contratto tra Hamilton e la Mercedes per i prossimi tre anni: un contratto da 35 milioni di euro che rendono il britannico il Paperone della Formula 1 moderna.

Nico Rosberg ha vinto per il terzo anno consecutivo il Gran Premio di Monaco, sesta prova del campionato mondiale di Formula 1 2015, la seconda gara europea della stagione.

E’ stata una gara noiosa, a parte il piccolo brivido regalatoci da Vettel in partenza, che alla prima curva ha cercato di sorpassare il tedesco della Mercedes, purtroppo senza successo. Buona la partenza di Raikkonen che riesce a guadagnare una posizione rispetto alla griglia di partenza, ritrovandosi quinto dopo la prima curva.

Il tedesco della Mercedes ha vinto a sorpresa dopo il dominio assoluto del suo compagno, Lewis Hamilton, danneggiato da una decisione presa dalla sua scuderia, che al 65mo giro della corsa l'ha richiamato, ai box per un pit stop inutile, che l'ha fatto scivolare dal primo al terzo posto, favorendo, quindi, anche la Ferrari di Sebastian Vettel che ha terminato la gara al secondo posto: una decisione, quella della Mercedes, inspiegabile perché Lewis Hamilton fino a quel momento aveva condotto l’intero GP ed era ormai il vincitore scontato.

Il ribaltone clamoroso si è consumato in occasione dell'incidente che ha coinvolto Verstappen e Grosjean, il pilota olandese della Toro Rosso ha tamponato il pilota franco-svizzero della Lotus, finendo malamente sulle barriere di protezione, e che ha richiesto l'ingresso della Safety Car: un incidente che avrebbe potuto avere serie conseguenze per il giovane pilota della Toro Rosso, che a dir la verità in quel frangente si è fatto prendere dalla foga agonistica, scongiurate dall’efficienza delle protezioni del circuito. Sono stati attimi di tensione quelli immediatamente successivi allo scontro con le barriere del diciassettenne olandese, autore fino a quel momento di un ottima gara, sciolti immediatamente da un ‘am ok’ comunicato via radio al box della scuderia di Faenza.

La Mercedes, a questo punto, ha deciso inspiegabilmente di richiamare Lewis Hamilton ai box: le scuse della scuderia tedesca al proprio pilota sono la prova che la decisione di montare gomme nuove in quel momento della gara si è rivelata completamente sbagliata. Al rientro in pista dai box, a causa del traffico, infatti, Hamilton si è visto passare davanti a sé sia Rosberg che Vettel, scivolando in terza posizione.

Hamilton ha tentato un difficile quanto disperato assalto alla seconda posizione di Vettel, non trovando spazi per tentare il sorpasso, com'è normale a Montecarlo, confermato peraltro da un chiarissimo team radio in cui lo stesso pilota ha ammesso quanto fosse ‘impossible to pass’, e come se non bastasse, il pilota britannico si è anche dovuto guardare le spalle a causa di uno scatenato Ricciardo.

E così, inaspettatamente, Rosberg ha preso in mano la gara, ha staccato Vettel e si è preso l'inaspettato primo posto, che gli assicura un posto nella storia dello sport motoristico: come Senna, infatti, fa iscrivere il proprio nome per la terza volta consecutiva tra i vincitori del GP di Montecarlo.

Per quanto riguarda il pilota tedesco della Ferrari, Vettel, costretto dopo la partenza ad accomodarsi dietro Rosberg, si è lanciato in un duello con il connazionale, mettendogli pressione ma non riuscendo ad indurlo all'errore. Dopo l'episodio che ha deciso la gara, Vettel ha sopportato ottimamente l'assalto disperato di Hamilton, portando alla resa ed alla frustrazione il campione in carica e, soprattutto, mantenendo la seconda posizione.

Per quanto concerne, invece, Kimi Raikkonen, il finlandese ha chiuso la gara al sesto posto, riuscendo in un primo momento a recuperare una posizione ai danni di Ricciardo grazie ai pit stop. Dopo l'uscita della Safety Car, però, Ricciardo si è ripreso con forza la quinta posizione con un sorpasso ai limiti della penalità.

Si conferma quindi il refrain fino ad ora conosciuto per questa stagione: Mercedes regine incontrastate del campionato e Ferrari subito a ruota, ma sentire ancora una volta Sebastian Vettel, nelle comunicazioni con i  box termine della gara, gioire con un semplice ‘grazie ragazzi, Forza Ferrari’ dà speranza in un futuro migliore ai tifosi del Cavallino.

Classifiche dopo il GP di Montecarlo

Piloti

1. Lewis Hamilton 126 2. Nico Rosberg 116 3. Sebastian Vettel 98 4. Kimi Räikkönen 60 5. Valtteri Bottas 42 6. Felipe Massa 39 7. Daniel Ricciardo 35 8. Daniil Kvjat 17 9. Felipe Nasr 16 10. Romain Grosjean 12 11. Sergio Perez 11 12. Carlos Sainz Jr. 9 13. Nico Hülkenberg 6 14. Max Verstappen 6 15. Marcus Ericsson 5 16. Jenson Button 4

Costruttori

1. Mercedes 242 2. Ferrari 158 3. Williams - Mercedes 81 4. Red Bull Racing-Renault 52 5. Sauber - Ferrari 21 6. Lotus - Mercedes 16 7. STR-Renault 15 8. Force India-Mercedes 11 9. McLaren-Honda 4