La Ferrari è la seconda forza di questo Mondiale, con la Mercedes incollata agli specchietti retrovisori.
Lo strapotere delle McLaren ha mischiato le carte delle aspettative, anche perchè avere nella scuderia due piloti come Charles Leclerc e Lewis Hamilton non può che alimentare sogni di successo. L’ultimo successo di un pilota Ferrari è del 2007 con Kimi Raikkonen che batte la concorrenza, mentre il titolo costruttori a Maranello non si vede dal 2008, quando insieme al finlandese correva Felipe Massa. Da inizio torneo la redazione di Matchnews ha più volte raccontato come questa sia una stagione di transizione, visto che nel 2026 cambierà sostanzialmente tutto.
La prima corsa stagionale è stata la conferma di quanto viene scritto con entrambi i piloti a punti ma che non vanno oltre l’ottava posizione. In Cina la questione cambia con la Pole Sprint e la vittoria nella mini-gara da parte del Sir ma una gara che li vede entrambi fuori. In Giappone la musica non cambia con Leclerc ad un passo dal podio ma ancora troppo lontano per impensierire i rivali in avanti. Bahrain che regala un secondo posto al monegasco in qualifica ma un tracollo nella gara vera e propria con un podio nuovamente sfumato ed un Hamilton quinto. L’Arabia Saudita porta con sè un terzo posto per Leclerc ma la gara successiva certifica nuovamente la mancanza di continuità.
Tra battibecchi con i box e piccole discussioni in casa Ferrari il moto d’orgoglio del britannico si fa sentire raccogliendo un quarto posto in Emilia Romagna dopo una qualifica non buona, sesta posizione per Charles. Monaco e Spagna fanno risalire le ambizioni del numero 16 che conquista altri due podi, con Hamilton ancora indietro con il Canada a fare lo sgambetto ad entrambe le auto. Di nuovo montagne russe e nuovamente un picco agonistico con il terzo posto di Leclerc ed il quarto di Hamilton in Austria; in Gran Bretagna è Lewis ad arrivare davanti al compagno di squadra ma i ruoli si invertono in Belgio con un buon terzo posto del Predestinato. In Ungheria, Leclerc conquista addirittura un pole position da antologia ma viene meno la forza della Rossa in gara che costringe il pilota ad accontentarsi della quarta posizione. Polemiche e delusioni per una scuderia che ha scritto la storia di questo sport; andando ad analizzare i dati parziali durante questa sosta estiva il Cavallino ha conquistato 260 punti: il 58.1% con Leclerc mentre il restante 41.9% con Hamilton. L’inglese sembra andare più lento in curva ed avere tempi di reazione minori rispetto al compagno di squadra, soprattutto per quanto riguarda la fase di frenata. Il nuovo regolamento tecnico non sembra preoccupare l’andamento di questa stagione, anche se i tifosi sono stufi di non vedere la propria squadra lottare per la vittoria del campionato. Step dopo step gli elementi andrebbero sistemati, soprattutto perchè i meccanici sono tra i più veloci durante i pit stop ed i piloti a disposizione sono tra i migliori del massimo circus. Difficile riuscire a raggiungere le Papaya fin dal finale di questa stagione ma insidiare loro e le competitor - leggasi Mercedes e Red Bull - significa partire con meno pressione la prossima stagione. Un secondo posto, quindi, che continua a non convincere gli appassionati.