Analisi della quarta giornata del Campionato Italiano di Serie A

LOTTA PER IL TITOLO: JUVENTUS FC: 12 Pts AS ROMA : 12 Pts

Continua il duello serrato tra Juventus e Roma, capoliste solitarie e sempre più distaccate da un gruppo di inseguitrici tanto variopinto quanto instabile. I bianconeri regolano per 3-0 un Cesena che fuori casa ha mostrato una povertà di gioco spaventosa, subendo due sconfitte nette e pesanti sia a Torino che a Roma, contro la Lazio. Per gli uomini di Allegri torna al gol Vidal, che fa doppietta con un rigore ed un destro da fuori area, tornando a far parlare di sé per avvenimenti calcistici e non per problemi fisici.

L'ultimo sigillo della Juventus, che con questa vittoria diventa la prima squadra italiana a fare bottino pieno nelle prime quattro giornate senza subire nessuna gol, è del preziosissimo Lichtsteiner, mentre nel Cesena l'unico a salvarsi è proprio lo juventino Leali, portiere all'esordio nel "suo" Juventus Stadium e protagonista di interventi di ottimo livello. La Roma fatica in quel di Parma e riesce a tenere il passo dei bianconeri solo ad una manciata di minuti dalla fine, quando Pjanic batte Mirante su calcio di punizione e sblocca una partita che pareva maledetta. Il vantaggio di Ljajic, realizzato grazie ad un assist splendido dell'eterno Totti, aveva mandato i giallorossi al riposo sull'1-0; proprio a giochi che parevano fatti, però, De Ceglie aveva pareggiato per gli emiliani, in un secondo tempo che avrebbe visto, poco dopo, Florenzi sprecare una clamorosa occasione per il 2-1. La punizione di Pjanic all'88' permette ai giallorossi di restare aggrappati alla Juventus; come già analizzato in altre occasioni, però, Madama sembra avere ancora qualcosina in più del gruppo di Garcia. A meno di ribaltoni clamorosi, dunque, sarà la Roma a confermarsi inseguitrice di lusso di una macchina praticamente perfetta.

CORSA PER L'EUROPA: UDINESE CALCIO: 9 Pts, FC INTERNAZIONALE: 8 Pts, US SAMPDORIA: 8 Pts, HELLAS VERONA: 8 Pts, AC MILAN : 7 Pts, AC FIORENTINA: 5 Pts, SSC NAPOLI: 4 Pts, SS LAZIO: 3 Pts

Il Milan, nell'anticipo del martedì, si ferma a Empoli contro i ragazzini di Sarri sul 2-2, riuscendo a rimontare due gol ad una formazione spumeggiante ma con pochi minuti nelle gambe. I gol dell'attesissimo Torres e di Honda riprendono il doppio vantaggio firmato da Tonelli e Pucciarelli, entrambi propiziati da schemi su calcio piazzato: l'Empoli parte a mille e riesce a collezionare le due realizzazioni nel giro di 30', ma poi si spegne gradualmente e subisce il ritorno di una squadra tecnicamente superiore, seppure ancora in netta fase di costruzione. Poteva essere una piccola Waterloo o un rilancio deciso dopo la batosta in casa contro la Juventus: alla fine per il Milan non è nessuna delle due, ma solo una piccola conferma che, una volta in palla, questa squadra saprà giocarsela veramente alla pari con tutti. L'Inter ruba il quarto posto ai cugini e lo fa sconfiggendo un'Atalanta volitiva ma mai del tutto alla pari con gli uomini di Walter Mazzarri. Palacio sbaglia un rigore che forse non c'era, facendosi ipnotizzare dall'ottimo Sportiello, quindi è Osvaldo (subentrato all'infortunato Icardi, che forse potrà tornare in campo già contro la Fiorentina) a portare i milanesi in vantaggio con una splendida semirovesciata. Nella ripresa, dopo aver resistito al forcing atalantino, l'Inter chiude la partita con Hernanes, bravo a mettere la palla nel sette battendo una punizione che, però, era parsa quantomai dubbia. A quota otto anche due grandi ,bellissime novità di questo inizio di stagione: la Sampdoria di Mihajilovic e l'Hellas Verona di Mandorlini. I doriani si impongono per 2-1 in casa sul Chievo con le reti di due difensori (Gastaldello, alla seconda in questo campionato, e Romagnoli), con i clivensi che riescono solo ad accorciare col solito Paloschi; la squadra scaligera, invece, recupera i due gol di vantaggio dell'altra genoana e si issa in coabitazione con Samp ed Inter al quarto posto, in virtù di una rimonta iniziata da Tachtsidis e completata dal moldavo Ionita, al secondo gol in appena tre giorni. Staccate dalle altre, inseguono le due grandi delusioni di questo avvio di campionato: il Napoli, autore di un pirotecnico 3-3, si fa riprendere dal Palermo nonostante i gol di Koulibaly, Duvan Zapata e Callejon. A fare la voce grossa, nei siciliani, è il centravanti dell'Under21 Belotti, che realizza una doppietta e, insieme al gol dell'ormai solito Vazquez, inchioda il risultato su un pari che lascia in crisi la squadra di Benitez. Il tecnico spagnolo è già in forte discussione, ed il prossimo match al Mapei Stadium contro il Sassuolo avrà probabilmente le tinte dello spartiacque decisivo per il suo proseguo sulla panchina partenopea. La Fiorentina, invece, orfana di Mario Gomez (ma della sua presenza in campo, fino a questa quarta giornata, non se ne era accorto davvero nessuno), non riesce a sfondare il muro del Sassuolo; gli uomini di Di Francesco resistono e ringraziano la sorte quando, per ben due volte, il palo ferma le conclusioni di Cuadrado e Borja Valero. Troppo poco, però, per parlare di una Fiorentina da qualificazione europea, sia per il discorso del gioco che per quello della concretezza mostrate fino ad ora. Sorpresa della sorprese l'Udinese di Stramaccioni: nel posticipo del giovedì infila con Thereau la Lazio all'Olimpico e si regge con l'ottima copertura del portiere greco Karnezis, issandosi al terzo posto solitario. Non durerà tutta la stagione, ma per questo avvio i bianconeri non possono che far parlare di sé come della sorpresa del campionato. Male se non malissimo, in un terribile rovescio della medaglia, la Lazio di Pioli: tra infortuni, sfortuna ed una clamorosa incapacità offensiva, la formazione del Presidente Lotito si ritrova con appena tre punti dopo quattro partite, e con il pesante fardello di tre sconfitte in quattro gare. Ci sarà anche tempo per rimediare, ma in una piazza instabile come quella romana bisognerà affrettare i tempi per non far sprofondare la stagione del riscatto in un baratro già decisamente troppo profondo.

META' CLASSIFICA: GENOA CFC:5 Pts, ATALANTA BC: 4 Pts, CITTA' DI PALERMO: 3 Pts, PARMA FC: 3 Pts

Delusioni, ma nemmeno troppo grandi, a centro classifica: il Genoa si conferma squadra tosta e, con l'aiuto di un Perin in forma strepitosa, va addirittura sul 2-0 in casa dell'Hellas Verona; la reazione d'orgoglio avversaria è però troppo veemente anche per il giovane portiere azzurro, così il 2-2 finale è il più giusto dei risultati, come il punto a testa che ne deriva. L'Atalanta si fa battere per 2-0 a Milano, creando poco e pressando molto. Non è la migliore versione stagionale della squadra di Colantuono, ma giocare a San Siro contro questa Inter creerà di sicuro problemi a tutti, figurarsi per le compagini che non hanno troppo da chiedere a questa Serie A. Merita un capitolo a parte la grande reazione del Palermo a Napoli: ok la poca lucidità della difesa avversaria, ma segnare, da neopromossa, tre gol in uno stadio che vede l'Europa in pianta stabile da qualche anno è veramente impresa degna di nota. Sempre più positivo Vazquez, di cui ormai non si può più parlare come di una sorpresa, mentre l'uomo del giorno è il giovane Belotti, che realizza una doppietta e riprende per due volte la fuga dei partenopei. Male Bamba, ed è un peccato, vista l'occasione che Iachini gli aveva concesso e tutto il bene che si diceva di lui. Ultimo del gruppo il Parma, ancora una volta battuto in casa in modo sfortunato. Dopo il dominio della Roma nel primo tempo, gli uomini di Donadoni hanno cambiato registro nella ripresa ed hanno giocato alla pari con i giallorossi: il gol di testa di De Ceglie ha pareggiato meritatamente quello di Ljajic, e solo il calcio piazzato di Pjanic ha domato i ducali, ad appena due giri d'orologio dal novantesimo. La classifica continua a piangere, ma la strada intrapresa è in netto miglioramento rispetto agli stenti iniziali.

BATTAGLIA PER LA SALVEZZA: TORINO CALCIO FC: 4 Pts, AC CESENA: 4 Pts, CHIEVO VERONA: 3 Pts, US SASSUOLO: 3 Pts, EMPOLI FC: 2 Pts, CAGLIARI CALCIO: 1 Pt

Sempre più caotica la lotta per la salvezza: nello scontro diretto di giornata tra Cagliari e Torino, il gruppo di Zeman riesce nell'impresa di resuscitare i granata, facendosi battere a domicilio per 2-1. Il gol di Cossu apre le marcature per i padroni di casa, approfittando di un'indecisione del portiere Padelli, ma tra un volo in cielo di capitan Glik ed un rasoterra preciso di Qaugliarella la partita è presto ribaltata. Il Cagliari prova a spingere per tutta la ripresa, contando sul tradizionale gioco offensivo di Zeman, ma stavolta non c'è davvero nulla da fare: primi gol e primi tre punti per il Torino, con i sardi tristemente ultimi da soli. Detto dell'Empoli, tanto bello quanto poco resistente nell'anticipo con il Milan (con un 2-2 finale che da animo alla squadra di Sarri, pur lasciando qualche piccolo rimorso per non aver chiuso sul 3-1 con Tavano), sale a quota tre anche il Sassuolo, autore di una resistenza tanto strenua quanto efficace a Firenze. I due pali viola, colpiti con Cuadrado nel primo tempo e con Borja Valero nel secondo (e qui è clamoroso il rimpallo, che finisce sul portiere Consigli invece che sugli avanti della Fiorentina) regalano alla squadra di Di Francesco quel pizzico di tranquillità in più per riprendere a navigare nelle acque movimentate della zona retrocessione dopo la sconfitta record con l'Inter ed il pari interno con la Samp. Delude ancora il Chievo, sconfitto a Marassi per 2-1 da una Samp cinica e quadrata. Solito, splendido Paloschi per i veronesi, ma il trend generale continua ad essere negativo e l'assenza di una vera risposta di rabbia, nella ripresa, la dice lunga sul momento generale dell'undici di Corini. Urge una scossa, o la stagione potrebbe prendere una piega troppo negativa per esser raddrizzata da un uomo solo.