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In una partita nervosa e zeppa di provvedimenti arbitrali, la Lazio impatta 0-0 sul campo di un'arcigna Udinese.

Udine - Non riesce alla Lazio l'ennesima impresa di questo 2016: nella nuovissima Dacia-Arena, contro un'Udinese reduce da tre sconfitte consecutive e quindi pronta a dare anche l'anima sul campo di casa, i ragazzi di Stefano Pioli non riescono a capitalizzare un intero tempo di superiorità numerica e si fanno bloccare sullo 0-0 finale.

Il compitino, da parte sua, la Lazio lo fa pure: Berisha non si deve impegnare praticamente mai per difendere la propria porta (se non in una solitaria azione di contropiede condotta da Thereau, sul finire di partita), la difesa regge anche perdendo praticamente subito per infortunio Bisevac e le fasce registrano le sovrapposizioni richieste da Pioli; il reparto offensivo dei romani, però, per una volta non riesce proprio a trovare lo spunto vincente, la giocata necessaria per bypassare l'ordinatissima difesa friulana.

Il primo tempo passa alla storia più per le decisioni arbitrali che per le occasioni prodotte dalle due squadre: l'Udinese si vede annullare giustamente da Cieli un gol di Kuzmanovic per fuorigioco, mentre la doppia ammonizione di Danilo regala alla Lazio un intero tempo (il secondo) di superiorità numerica; poco dopo il rosso, proprio sul finale della prima frazione e sugli sviluppi di un calcio piazzato, un assist di testa di Mauricio mette Konko in condizione di battere al volo contro la porta di Karnezis: il terzino biancoceleste, però, manda alto di poco.

La ripresa racconta di una Lazio padrona del campo ma raramente pericolosa per l'attenta difesa bianconera: Konko sbaglia ancora davanti alla porta, stavolta mandando largo un colpo di testa, mentre il secondo ed il terzo gol annullati in giornata sono quelli di Alessandro Matri, pescato prima in fuorigioco e poi sanzionato per una spinta ad Heurteaux. Poco dopo, in un'esplosione di nervosismo collettivo, lo stesso Matri si fa cacciare per proteste, seguito dai team manager delle due società Manzini ed Infurna.

Il pareggio porta la Lazio a 32 punti, lasciando aperte ancora due strade per la qualificazione alla prossima Europa League: una distante appena un punto porta al Milan sesto, impegnato nel Derby della Madonnina nel posticipo, che potrebbe però smaterializzarsi attraverso il percorso in Tim Cup dei rossoneri; l'altra, più difficilmente percorribile, parla della Roma, quinta e con sei lunghezze di vantaggio dalla Lazio. La presenza nelle prossime competizioni europee, per i biancocelesti, resta così difficile, per quanto ancora completamente possibile.