Il Presidente del club abruzzese si apre sul clamoroso trasferimento che spedirebbe Alessio Di Massimo, ala dell'Avezzano Calcio, direttamente alla corte di Massimiliano Allegri

Avezzano (AQ) - Amare il calcio è, per quelli che lo amano incondizionatamente come me, un po' come amare la vita; non tanto per la legge del più forte, non tanto per il determinismo quasi scientifico che vi gira attorno, non tanto per come riempie tante ore di una vita che, senza, sarebbe un po' più pesante e decisamente meno emozionante.

Io, per esempio, amo il calcio perché mi da qualcosa di concreto in cui credere, una fede in cui riporre quello che altrimenti non saprei come esternare; lo amo perché è un po' come vorrei come fosse la vita, che se le cose non vanno come dovrebbero, tanto, finita la stagione ci sarà comunque quella nuova per ricominciare; lo amo perché, nonostante tutti i nonostante del mondo, quando ci si mette, il calcio sforna davvero favole meglio dei Fratelli Grimm.

Alessio Di Massimo è un giocatore dell'Avezzano Calcio, la squadra della mia città, ed è uno dei suoi protagonisti principali nell'ottimo avvio di Stagione nel Girone F della Serie D. Il fatto clamoroso è che, sul suo conto, si è parlato di un accordo praticamente già stipulato col non lontano Delfino Pescara, con club di Serie A come l'Atalanta ed il Sassuolo, con top team come il Napoli e la Roma e, addirittura, di un trasferimento già dato per certo con i Campioni d'Italia della Juventus. Un giocatore di Serie D che salta nella Prima Squadra della Finalista di Champions League è roba da far credere ancora in qualcosa, roba da curiosità vera per chi, come me, il campo del Dei Marsi di Avezzano lo ha anche calpestato, anche se per poco: ecco perché, per farla breve, decido di incontrare il Presidente Gianni Paris, leader del club marsicano, poco prima del match contro il Campobasso (l'Avezzano porterà a casa una bella vittoria per 3-1 poche ore dopo, ndr); ed ecco perché, tra un caffè bevuto di fretta nel primo freddo autunnale e la Curva Nord che si va riempiendo davanti a noi, la mia prima domanda non può che essere sull'effettivo stato del trasferimento di Di Massimo.

Presidente Paris: - Ci tengo a precisare che il trasferimento non è ancora completato. Le squadre che sono sul giocatore sono quelle che avete sentito sui social e sui siti di mercato, ma Di Massimo è ancora un giocatore dell'Avezzano. Anzi, facciamo ulteriore chiarezza: è un giocatore del Sant'Omero, in prestito qui da noi, ma la parola decisiva sul trasferimento, e sul se sarà a Gennaio o a fine Stagione, spetterà comunque all'Avezzano. -

Giovanni: - Quindi, il discorso della partenza del giocatore è legato al premio economico? -

P: - Assolutamente. Il premio, dalla Serie D alle categorie professionistiche, è di 70.000 euro; l'Avezzano è il club che ha creduto nel giocatore che, tra l'altro, l'anno scorso era anche retrocesso con l'Alba Adriatica, in Eccellenza. Quindi, se dovrà privarsene, l'Avezzano lo farà soltanto per buone ragioni. -

G: - Quindi, dal punto di vista del club, meglio tenere il giocatore fino al termine della Stagione, piuttosto che acquisire visibilità a livello nazionale con l'eco di questo trasferimento…-

P: - Assolutamente. Stiamo facendo una grande Stagione, e Di Massimo è uno dei nostri punti di forza… Entro il centenario, poi, (l'Avezzano Calcio è una società fondata nel 1919, ndr) voglio anche riportare il club in Lega Pro, se l'attaccamento della città me lo permetterà… insomma, abbiamo belle prospettive, e la prima cosa per noi è ottenere risultati.-

G: - Ho capito. Senta, fermandoci un attimo su un discorso poco trattato dai media nazionali, le volevo chiedere qualche informazioni in più sulla gestione del mercato nelle serie non professionistiche come la D; il lavoro di costruzione, per esempio, è rimesso interamente agli osservatori, o utilizzate anche altre strade? -

P: - Le serie minori richiedono, ovviamente, un grande lavoro da parte degli osservatori: la visibilità delle categorie nazionali è qualcosa di molto lontano da queste realtà. Nel nostro caso, il lavoro è svolto in maniera eccellente dal Ds De Angelis. E' una bandiera del club, con cui ha anche giocato per parecchio tempo, e sta lavorando molto bene nella costruzione della squadra. Già per Dicembre abbiamo due ottimi movimenti di mercato in entrata…"

G: - Belle prospettive per il futuro, insomma…-

P: - Decisamente. In sei anni abbiamo portato a casa tre campionati e due coppe Italia di categoria, oltre ad una Coppa Mancini (una sorta di Supercoppa tra vincenti dei due Gironi di Promozioni) ed a svariati successi a livello giovanile. Le previsioni per il futuro, a partire dal recente passato, penso che possano essere davvero rosee…-

Con un Di Massimo in più, o forse, più realisticamente, con un Di Massimo in meno; perché nelle favole più belle, in fondo a tutto, il lieto fine non dovrebbe mancare mai davvero per nessuno.