Roma - Giornata del calcio estero condizionata da alcuni infortuni illustri, dal crollo della capolista della Premier e dallo stop di un Dortmund che pareva ormai lanciato: ne approfittano le inseguitrici che riescono ad avvicinarsi, sorpassare o addirittura fuggire via.

E’ il caso del Manchester City, fino ad un paio di giornate fa saldamente in testa alla Premier League ma che adesso si trova a fare i conti con gli appena tre punti racimolati nelle ultime tre giornate (una vittoria e due sconfitte).

L’ultima partita, al White Hart Line di Londra, segna la disfatta più inaspettata: 4-1 dal Tottenham di Pochettino che finalmente inizia a dispensare buon calcio in giro per l’Inghilterra. Gli interpreti, agli Spurs, non sono mai mancati e quando inizia a girare anche il gioco osservarli diventa molto più che interessante: Eriksen e Lamela dispensano assist, Kane finalizza e il City naufraga.

Giornata ancora più nera se si pensa che questa pesante sconfitta permette agli odiati cugini del Manchester United di ritrovarsi da soli in vetta, a quota 16 punti, con un punto di vantaggio proprio sul City. I ragazzi allenati da Van Gaal s’impongono con un secco 3-0 sul Sunderland: a segno Depay, Rooney e Mata. Seguono a 13 punti il West Ham, che non va oltre al 2-2 in casa contro il Norwich, e l’Arsenal che strapazza 5-2 il Leicester City fuori casa. Everton, Tottenham, Leicester e Crystal Palace formano il quartetto di squadre inseguitrici a quota 12 punti. Vince 3-2 il Liverpool contro l’AstonVilla di Rodgers su cui si accalcavano sempre più prepotentemente nubi e voci di un esonero vicino: a segno Sturridge, doppietta, Milner.Ancora male invece il Chelsea di Mourinho che non approfitta dei passi falsi della capolista pr recuperare punti preziosi. Rimane a 8 punti grazie al pareggio per 2-2, ottenuto in rimonta, contro il Newcastle, penultimo. Continua quindi il periodo no per lo Special One e i “blues”.

Dalla caduta del City alla vendetta del Barcellona che dopo la sconfitta subita nella scorsa giornata ad opera del Celta Vigo recupera punti e animo vincendo al Camp Nou contro il Las Palmas: a dire la verità il risultato, 2-1, è testimone di tutte le difficoltà incontrate dai blaugrana in una partita che porta più notizie negative che positive. A partire dalla perdita della propria stella, Leo Messi, per infortunio: l’argentino rischia uno stop di due mesi a causa dell’interessamento del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro. In secondo luogo non suscita ottimismo la forma di Neymar, forse distratto dalle continue vicende fiscali in cui è impelagato. Ci pensa quindi Suarez, con una doppietta, a risolvere la situazione. In testa però rimane da solo il Villareal,16 punti e vittorioso in casa niente meno ch contro l’Atletico Madrid, fermo a quota 12 punti. Non approfitta infatti dello scivolone blaugrana della settimana scorsa il Real Madrid, altalenante nel gioco e nella convinzione ma anche nella fortuna: finisce 0-0 contro il Malaga, in dieci uomini nel finale, che subisce un vero e proprio assalto continuo da Ronaldo&co. per l’arco dei novanta minuti. Il portiere Kameni si supera in parecchie occasioni e la mira degli attaccanti delle “merengues” non è delle migliori.

Stop per il Dortmund di Tuchel che sbatte contro il muro del Darmstadt: finisce 2-2 al Westfalenstadion e non basta la doppietta di Aubameyang ai gialloneri per continuare la propria corsa fianco a fianco con il Bayern Monaco. La neopromossa è brava a passare prima in vantaggio, subisce poi la rimonta e il sorpasso ma non si perde d’animo e agguanta il pareggio allo scadere. Trionfa invece senza problemi il Bayern Monaco: 3-0 sul campo del Mainz05 con, stranamente, una doppietta di Lewandowski, arrivato a quota 10 gol in sette giornate. Terza rete messa a segno da Coman che rappresenta più di un semplice rimpianto per la Juventus ed Allegri. I bavaresi sono in vetta a punteggio pieno, segue il Dortmund a quattro punti di distanza, ancora dietro lo Schalke04 ad un solo punto.

Tenta la fuga con successo invece il Psg di Laurent Blanc che vincendo 4-1 in casa del Nantes si porta a quota 20 punti, quattro sopra la seconda in classifica. Di Ibrahimovic, ormai ritrovato, Cavani, Di Maria e Aurier i gol dei parigini. A seguire troviamo il Saint Etienne che crolla in casa contro un Nizza trascinato da Ben Arfa: il bad boy francese, storia molto simile a quella di Mario Balotelli, sembra aver trovato un equilibrio a Nizza dove sta facendo vedere grandi cose. A 15 punti un quartetto sorprendente composto da Angiers, Caen, Stade Reims e Rennes. Lione, Monaco e soprattutto Marsiglia sono in netto ritardo. Un anno sempre più all’insegna, in Ligue1 , della “caduta dei giganti”.