Analisi della Trentaduesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

PRIMA POSIZIONE Juventus FC: 73 Pts

Il derby di Torino torna, nella Trentaduesima Giornata di Serie A, a colorarsi di granata dopo ben vent'anni. Contro una Juventus stanca dalle fatiche di Montecarlo ed ormai senza nulla da chiedere ad un campionato già vinto, il Torino di Ventura riesce ad imporsi per 2-1; decidono la gara, dopo il vantaggio su calcio piazzato di Andrea Pirlo, i gol dell'ex Quagliarella e dell'esterno della Nazionale Matteo Darmian.

Poco cambia, ovviamente, in cima alla classifica: la Roma, sconfitta, e la Lazio, che trova appena un pari casalingo, non avvicinano minimamente una Madama impegnata a chiedersi non più "se", ma ormai solo "quando" festeggerà finalmente il suo quarto Scudetto consecutivo.

CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE SS Lazio: 59 Pts AS Roma: 58 Pts SSC Napoli: 56 Pts

La corsa per la qualificazione alla prossima Champions League fa registrare un momento di empasse delle romane, con il Napoli abil ad approfittarne ed in grande rimonta addirittura per il Secondo Posto.

La Roma, impegnata in un difficile match sul campo di un'Inter discontinua ma ancora in corsa per la prossima Europa League, si arrende a due minuti dalla fine a un gol di Mauro Icardi; prima dell'argentino, autore del 2-1, avevano segnato Hernanes e Nainggolan.

Non approfitta della sconfitta della Lupa la Lazio: i biancocelesti, colpiti da una serie clamorosa di infortuni e privi addirittura di otto titolari, impattano in casa contro il Chievo già salvo; all'Olimpico, dopo un gran gol di Miro Klose, un paio di occasioni fallite da Candreva e Onazi tengono a galla i clivensi, bravi a pareggiare, verso la fine della partita, con un bomber mai abbastanza considerato: Alberto Paloschi.

I risultati delle romane fanno sorridere la rincorsa del Napoli, impegnato nel posticipo domenicale. In un match di alto livello, contro la Sampdoria del probabile prossimo allenatore azzurro Mihaijlovic, Higuain e compagni trionfano per 4-2 (doppietta dell'argentino e gol di Gabbiadini e Insigne per i partenopei, autogol di Albiol e rete di Muriel per i doriani), portandosi a due sole lunghezze dalla Roma ed a tre dalla Lazio; ancora una volta, così, mettere la parola "fine" al discorso relativo alla prossima Champions League resta davvero impossibile.

CORSA PER L'EUROPA LEAGUE UC Sampdoria: 50 Pts AC Fiorentina: 49 Pts Genoa CFC: 47 Pts Torino FC: 47 Pts Internazionale FC: 45 Pts

Prima di parlare dei risultati ed analizzare la situazione successiva alla Trentaduesima Giornata, per la corsa all'Europa League va fatta una grossa introduzione: la Fiorentina, infatti, potrebbe permettere alla Serie A di avere sette formazioni piuttosto che sei nelle prossime competizioni europee. Essendo in piena corsa per vincere l'Europa League, i Viola potrebbero allo stesso modo piazzarsi clamorosamente al di sotto del Sesto Posto in Serie A: ecco allora che, col materializzarsi di tali presupposti, la Fiorentina si qualificherebbe comunque per la prossima Champions League, lasciando alla Sesta in campionato l'accesso alla prossima Europa League.

Premesso ciò, e considerato che comunque la Semifinale della vecchia Coppa Uefa vedrà un avversario ostico per la Viola come il Siviglia, va detto che lo spreco di energie della squadra di Montella per la galoppata europea sta mostrando più di un contraccolpo in Serie A. Nel posticipo delle 18 contro un Cagliari allo sbaraglio, infatti, la Fiorentina (49) riesce addirittura a perdere in casa: il match termina 1-3 per gli isolani, grazie alla doppietta di Cop, alla fiammata viola di Gilardino ed alla chiusura dei conti da parte di Farias.

Non va molto meglio alla Sampdoria (50), impegnata nel posticipo serale contro il Napoli: la squadra di Ferrero si arrende al San Paolo per 4-2, divorando giornata dopo giornata il vantaggio di punti accumulato sulle inseguitrici.

I risultati della Quinta e della Sesta favoriscono così quelle dietro, ormai ad un passo dalle posizioni che contano: Genoa (47), Toro (47) ed Inter (45) vincono le rispettive partite, riducendo in modo clamoroso un distacco che, appena qualche giornata fa, pareva incolmabile.

Il Grifone si sbarazza con facilità del Cesena, sancendo di fatto la retrocessione dei romagnoli; al Ferraris vanno a segno Bertolacci, Perotti (che poi uscirà per infortunio) e Pavoletti, mentre il gol della bandiera degli ospiti è di Carbonero.

Già descritti in precedenza, invece, i risultati di Torino (47) ed Inter (45): contro due squadre di livello superiore come Juventus e Roma, le due dirette inseguitrici della Fiorentina si impongono per 2-1 in casa, rimettendo qualsiasi considerazione sull'esito finale di questa corsa alle prossime giornate.

META' CLASSIFICA: AC Milan: 43 Pts Città di Palermo: 41 pts Hellas Verona: 39 Pts Udinese Calcio: 38 Pts AC Chievo Verona: 37 Pts US Sassuolo: 36 Pts Empoli FC: 35 Pts

Con quelle a centro-classifica ormai quasi in vacanza, non si può che passare in rassegna i relativi risultati con una certa velocità. Una piccola riflessione spetta solo per il triste destino del Milan (43) , battuto anche a Udine per 2-1 ed ormai fuori dalla lotta per la prossima Europa League. Dopo i gol dell'Udinese (38) con Pinzi e Badu, la squadra rossonera riesce solo ad accorciare nel finale con Pazzini, decretando di fatto la fine dei propri sogni europei ed il fallimento di quel progetto-Inzaghi tanto difeso sin da inizio stagione dalla dirigenza.

Si arrende anche il Palermo (41), sconfitto da un Parma clamorosamente dignitoso e deciso a giocarsi alla morte una Serie A ormai perduta: nel match del Tardini, terminato 1-0, a decidere la disputa è un rigore di Antonio Nocerino.

Una partita molto divertente vede invece, a Verona, l'Hellas (39)superare per 3-2 il Sassuolo (36); segnano Juanito Gomez e Toni (doppietta) per i gialloblù, mentre un autogol di Moras ed un gol di Floro Flores tengono in ballo fino alla fine i neroverdi di Di Francesco.

Detto del Chievo, dignitoso e compatto nel suo 1-1 di Roma contro la Lazio, un'ultima nota di merito va al solito Empoli (35) di Maurizio Sarri: contro un'Atalanta ancora bisognosa di punti salvezza, gli Azzurri vengono ripresi sul 2-2 solo all'ultimo respiro da bomber Denis; prima di lui, al Castellani, erano andati a segno Saponara, Gomez ed il solito Maccarone.

BAGARRE-SALVEZZA: Atalanta BSC: 31 Pts Cagliari Calcio: 24 Pts AC Cesena: 23 Pts Parma FC: 16 Pts (sette punti di penalizzazione)

Con l'ennesimo cambio in panchina, stavolta deciso dallo stesso allenatore dimissionario, Zdnek Zeman, il Cagliari si ritrova in una inaspettata situazione disperata, sia dal punto di vista societario che da quello della classifica. La prima, inaspettata panchina di Gianluca Festa, però, fa segnalare il ritorno degli isolani alla vittoria: a farne le spese è una Fiorentina stanca dalle fatiche di coppa, battuta in casa per 1-3 ed incapace di arginare le ripartenze di Farias e Cop. Va detto che, come per le fiammate delle altre pericolanti nel corso del campionato, a Cagliari parlare di qualcosa di più di una retrocessione dignitosa appare ancora pura utopia, specie a sole sei giornate dalla fine dei giochi. Il calcio, però, resta la cosa più imprevedibile del mondo, secondo solo alla vita, quindi guai a pensare che sia già tutto deciso.

Molla la presa e, probabilmente, anche la Serie A il Cesena: contro un Genoa in forma e lanciato verso la rincorsa per le coppe europee, il gruppo di Di Carlo si arrende per 3-1 e saluta, questa volta definitivamente, qualsiasi velleità di salvezza finale.

Inutile, ma enormemente dignitosa, anche la vittoria del Parma contro il Palermo; al Tardini, infatti, decide l'incontro il rigore di Nocerino, mettendo fine ad una mini-serie positiva dei rosanero e dimostrando che, se non ci fosse la penalizzazione, i ducali potrebbero essere ancora in corsa per salvarsi.

Un gol del Tanque Denis allo scadere, invece, salva l'Atalanta a Empoli. Il 2-2 del Castellani permette alla formazione di Reja di salire a 31 punti, di staccare il Cagliari di sette lunghezze (addirittura otto, considerando gli scontri diretti, in caso di arrivo a pari punti) e di avvicinarsi sempre di più alla tanto agognata salvezza. La matematica ancora non c'è, ma a Bergamo le sensazioni sembrano, finalmente, davvero quelle giuste.