L'ennesima sconfitta cocente per la Roma di Josè Mourinho, nuovamente un big match perso e altrettante scusanti ricercate da un tecnico che avrebbe dovuto portare delle migliorie non solo tecniche ma mentali.

Le prime uscite sono state meravigliose ma, spinte da un entusiasmo prevedibile; le sconfitte sono figlie di un asset non ancora adeguato ma quanto carattere ha questa squadra: non alza mai bandiera bianca.

Dopo 6 mesi, invece, anche questa verve è venuta meno facendo cascare le poche certezze che avevano i capitolini. L'ultimo baluardo saldo sono come al solito quei tifosi che incitano il simbolo davanti la maglietta, questo è un concetto bisognerebbe incidere sui muri di Trigoria. Allenatori, giocatori, dirigenze e presidenze sono tutti sul banco degli imputati perché quei ragazzi sulle gradinate non chiedono nulla se non l'impegno e la divisa sudata. Aggrapparsi al mago di Setubal non è mai stato concreto ed anche quello striscione sul "Mourinhismo" è stato esposto per amore della Roma non certo per chi dirige gli allenamenti.

Arrivare fuori dall'Europa che conta sarebbe un grave danno sotto tutti i punti di vista, figuriamoci se l'arrivo dello Special One (siamo onesti) ha riacceso speranze nascoste da tempo. Le due semifinali sotto il cielo europeo sarebbero dovute essere un trampolino importante ed invece sono l'ennesimo capolinea di una stazione che tante volte il tifoso della Roma è stato costretto a vedere. Vi siete chiesti perché il portoghese sta facendo esordire così tanti giovani? Certo, alcuni sembrano validi ma l'occhio esperto di chi faceva il manager nel Regno Unito non ha potuto fare a meno di notare che se i giallorossi non riescono a scalare il ranking italiano rischiano di avere dei grandi problemi economici. Valorizzare, dunque, per far accrescere il valore di alcuni atleti autoctoni per registrare sì delle plusvalenze in grado di non far vacillare un vaso così delicato.

Il tifo insegna senza mai chiedere ma è il caso di rimboccarsi le maniche e cominciare, in maniera razionale ad intraprendere un percorso lineare e trasparente.