Quando la redazione di MatchNews ha avuto il piacere di parlare con il patron del Crotone Vrenna, ha confermato come Simy sia l'anima del Crotone.

"Puntiamo su di lui e ripartiamo su di lui", con queste parole vedeva l'alba la Serie A dei calabresi con grande carattere ed attestati di stima per il centravanti. Siamo andati ad analizzare la sua stagione, fino a questo momento, per confermare la tesi del presidente e dei tifosi dei leoni.

L'unico luogo del campo su cui riesce ad agire il nigeriano è come terminale offensivo; tra i suoi punti di forza annoveriamo la finalizzazione ed il senso tattico. Difficile per un giocatore della sua stazza, invece, sono il controllo di palla (poca tecnica e poca classe) ed i contrasti, soprattutto, quelli da terra. In 5 partite di campionato ha giocato tutte le volte segnando 2 reti, un gol ogni 224 minuti. In tutto ciò, il classe 92 ha fallito 2 grandi occasioni e tocca il pallone, in media, 33 volte a match. Il dato che risalta all'occhio è quello che concerne la heatmap (ovvero la mappa che illustra quante volte e dove un determinato calciatore agisce maggiormente), il ventottenne predilige giocare a centrocampo e sul fronte offensivo, sul lato sinistro, questo a dimostrazione che il Crotone non riesce ad offendere più di tanto durante le proprie partite. Simy è anche un regista avanzato e riesce a smistare il pallone con una precisione dell'85% e dribbla il giocatore con l'89% di riuscita. Giocatore indispensabile per i rossoblu, secondo per rendimento solo a Riviere e Cigarini. 2 gol su 5 dell'intera compagine meridionale arrivano dai suoi piedi. I tifosi e la società si aggrappano alle sue giocate per tentare una salvezza, che si rivela sempre di più una chimera.