I Blues ritrovano il primo posto solitario in classifica, Barcellona e Real riprendono la marcia.

Settimana ricca per il calcio internazionale, tante le notizie e gli spunti a partire dall’assegnazione dell’ambito Pallone d’Oro fino ai risultati, a volte scontati a volte meno, veri e propri.

Partiamo proprio dal “Balon d’Or” vinto per la terza volta da Cristiano Ronaldo portandosi dietro il solito strascico di critiche: da chi ammette che l’astro portoghese si sia meritato ampliamente l’ambito premio (Ancelotti, Florentino Perez e tutto l’ambiente Real), a chi storce il naso perché sperava nella storica vittoria del portiere tedesco Manuel Neuer (Bayern Monaco al completo seguito da tutti i “pezzi grossi” del calcio tedesco di ogni epoca) fino ad arrivare a chi lo consegnerebbe ogni anno e senza discussioni a Lionel Messi (mondo Barcellona, Catalogna e una folta schiera di “barcelonisti” convinti).

Fatto sta che lo incassa probabilmente il giocatore più decisivo del 2014, Mondiale a parte, per media realizzativa e costanza di rendimento: sono lontani i tempi in cui comunque il Pallone d’Oro poteva vincerlo un portiere, chiedere di Yashin, e che il buon Neuer si dia pace.

Nessun esponente della Premier tra i tre finalisti ma in Inghilterra non ne fanno un dramma e continuano a giocare imperterriti seguendo una tradizione che vuole che il calcio non si fermi mai, neanche a Natale. Il Chelsea ritrova la vetta dopo un brutto passo falso nel derby, perso ben 5-3, contro il Tottenham della scorsa giornata. Gli uomini di Mourinho s’impongono 2-0 sul Newcastle prendendosi la rivincita sull’unica squadra che, prima di Pochettino e gli Spurs, avevano osato bloccarne la marcia nel girone d’andata. Il club londinese deve ringraziare l’Everton di Martinez che nel frattempo blocca sull’1-1 il Manchester City: la classifica vede adesso il Chelsea primo due lunghezze sopra i ragazzi di Pellegrini. Alle spalle delle due “litiganti” (a un netto -10 dalla vetta) troviamo il Southampton che sferra il colpaccio espugnando l’Old Trafford con gol di Tadic. Dalla tribuna osserva malinconicamente i propri compagni perdere match e terzo posto Radamel Falcao, stranamente estromesso dalla panchina dei Red Devils per far posto a tanti giovani dall’enigmatico Van Gaal. A maggior ragione osservando le statistiche di gara che vedono lo United non concludere neanche una volta nello specchio della porta, cose che a Manchester, sponda Red, non vedevano da almeno vent’anni. United che quindi scende al quarto posto seguito da due arrembanti londinesi come Arsenal (-1) e Tottenham (-3): una sfida che durerà di sicuro tutto il girone di ritorno.

Passiamo in Spagna dove Real Madrid e Barcellona ritornano alla vittoria dopo aver perso, nella scorsa giornata, contro Valencia e Real Sociedad. I Blancos di Ancelotti avevano interrotto proprio a Valencia una marcia trionfale durata ventidue partite ma si riprendono rifilando tre gol all’Espanyol. Settimana ben più complicata in terra catalana dove rumors di mercato e di una panchina scricchiolante avevano addirittura messo in dubbio la permanenza di Luis Enrique alla guida dei blaugrana: il Barcellona, chiamato ad una gara ben più complicata degli storici rivali di Madrid, vincono 3-1 contro l’Atletico di Simeone che inizia a perdere terreno rispetto alle prime due. Grande prestazione di Messi e voci contrastanti sul suo rapporto col tecnico asturiano che continuano a rimbalzare da ogni angolo del mondo: staremo a vedere come finirà. Solo un punto adesso divide il Real dai blaugrana con i Blancos che occupano la vetta da soli.

Arriviamo infine in Francia dove la Ligue1 cambia capolista. Il Lione s’impone 3-0 sul Tolosa allo Stade de Gerland e si prende il primo posto con 42 punti conquistati fino ad ora. A trascinare la squadra di Fournier è ancora Lacazette, attaccante capace di segnare ben 19 reti in venti partite di campionato disputate fin qui. Ma a far notizia è più che altro la rocambolesca disfatta del Paris Saint Germain targata Bastia: gli uomini di Blanc riescono ad andare in vantaggio due volte nel primo tempo ma perdono per 4-2. Dopo un pareggio nella scorsa giornata contro il Montpellier e la sconfitta per 1-0 contro il Guingamp nella giornata precedente la squadra parigina perde contatto con le prime due della classe ed entra ufficialmente in crisi. Tre partite senza vittorie, in campionato, è qualcosa che a Parigi non si vedeva da tanto tempo. Come il Psg anche il Marsiglia del “Loco” Bielsa perde contro il Montpellier 2-1. La squadra del tecnico cileno mantiene però il secondo posto a solo una lunghezza dal Lione primo. Terza piazza conquistata invece dal sorprendente Saint Etienne, vittorioso per 2-1 sul campo del Reims. Campionato apertissimo che saprà dare ancora tante emozioni.