I Citizens si aggiudicano il derby di Manchester, Barça superato dal Real, Klopp fa sudare Guardiola.

Un derby ha sempre fascino, ci mancherebbe altro, ma forse tra tutti, quella di Manchester, è la stracittadina che incarna più profondamente l’agognata rivincita dei “più deboli”. Fino all’arrivo di Mansour & famiglia i Citizens erano di certo una realtà storica della Premier e del calcio inglese ma poco di più: di certo non potevano sperare di tenere testa agli odiati e vincenti cugini. Con l’arrivo dello sceicco e la costante ascesa della sponda “sfigata” di Manchester le cose sono cambiate: dal campionato vinto all’ultimo secondo dell’ultima giornata fino ad arrivare a ieri, altro capitolo che dà ragione al City e ai suoi tifosi.

Basta un gol di Aguero ad affondare la fregata, francamente abbastanza malconcia, di Louis Van Gaal. E poco importa l’espulsione di Smalling nel primo tempo, la grande parata di Hart su Di Maria nel finale, il City è padrone di Manchester (classifica alla mano lo è giustamente) fino al girone di ritorno. In generale assistiamo ad una Premier che allunga i ranghi e vede crearsi i primi gruppetti: il Chelsea cerca di scappare ma è braccato da Southampton e City; poi Arsenal, West Ham, Tottenham, Liverpool e Swansea che seguono già da lontano, chi a 9 chi a 12 punti, e a corrente alterna cercano uno scatto verso l’ultimo posto utile per la Champions.Proprio i Blues di Mourinho riescono a domare a fatica il Qpr, penultimo in classifica, e a rimanere 4 lughezze dai Saints di Koeman che sbancano il campo dell’Hull City. Ancora male il Liverpool invece che cade fuori casa contro il Newcastle.

In Spagna è stata la giornata del sorpasso in vetta: il Real, aggiudicatosi il Clasico la scorsa settimana, supera con disinvoltura il Granada e si porta in vetta anche grazie al passo falso del Barcllona. I blaugrana infatti s’inchinano al Celta Vigo: gli ex ragazzi di Luis Enrique, in gol tra l’altro Larrivey ex conoscenza della Serie A, fanno un brutto scherzetto al tecnico asturiano espugnando a sorpresa il Camp Nou. Ne approfittano anche i Colchoneros di Simeone, 4-2 al Cordoba, e il Valencia, 3-1 sul campo del Virraleal, che si portano al secondo e al terzo posto in classifica. Impressionante la marcia degli uomini di Ancelotti fino ad ora, arrivati all’undicesima vittoria consecutiva: ora deve riuscire a mantenere la testa della classifica senza fare passi falsi.

Passiamo in Germania dove va in scena il big match, o meglio “l’ex big match, tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Gli uomini di Guardiola non appaiono in gran serata, bloccati anche dalle mosse tattiche di Klopp, consapevole di non avere più tra le mani il meraviglioso giocattolo di qualche tempo fa. I gialloneri riescono addirittura ad andare in vantaggio grazie a Reus ma si vedono recuperare e poi superare dai bavaresi attraverso le reti di Lewandowski e Robben. Il Dortmund è alla quinta sconfitta di fila ed è invischiato del tutto nella zona retrocessione. Per i bavaresi sorte opposta: sempre più primi e sempre più soli. Pensare che un anno fa con una sfida del genere si decideva il campionato. Bene Di Matteo e il suo Shalke04 al terzo successo su tre partite guidate dal tecnico italiano: ancora una volta decide Huntelaar, Ausburg domato.

In Francia invece si delineano le contendenti alla Ligue1: Marsiglia e Psg cominciano a dar forma alla loro fuga, lentamente, con qualche passo falso ma per un verso o per l’altro sembrano le squadre più attrezzate per lottare fino alla fine. Bielsa&co. dopo lo stop di settimana scorsa, passano faticando in casa contro il Lens: gol di N’kolou e Thauvin. Psg che invece è chiamato alla rimonta dopo un inizio poco convincente contro il Lorient: a ribaltare le sorti del match ci pensano Cavani e Bahebeck, un giovane “canterano” parigino. Blanc ora segue il Marsiglia a quattro lunghezze, roba da poco in un campionato che pare ancora aver molto da dire. Dietro Lione,Bordeaux e Saint Etienne sono pronte a fare il colpaccio, ma sapranno tenere il ritmo?