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Roma - La Roma esce dalla sfida tanto attesa contro i Campioni della Bundesliga del Bayern con le ossa rotte. Già al 9' i tedeschi passano in vantaggio con una irresistibile azione di Robben, il n.10 del Bayern con un dribbling strettIssimo si libera facilmente di Cole e con un tiro a giro batte De Sanctis. Ma il goal di Robben è solo l'inizio di una disfatta che alla vigilia era assolutamente poco prevedibile. Fino al 45' i tedeschi hanno il tempo di segnare altri quattro goal! Al 23' Gotze, al 25' Lewandowski, al 30' ancora Robben e al 35' Müller che trasforma in goal un calcio di rigore "forzatamente" concesso dall'arbitro Eriksson. I 70.000 tifosi che hanno gremito l'Olimpico all'inverosimile come da anni non accadeva, restano ammutoliti ed increduli per tutto il tempo. I giocatori sono assaliti dalla stessa sensazione e appaiono storditi.

Tutti i romanisti in campo, sugli spalti e davanti alla televisione si augurano di vedere arrivare quanto prima la fine del tempo e, dopo un minuto di recupero, l'arbitro Eriksson concede un respiro di sollievo ai tifosi giallorossi mandando tutti negli spogliatoi e chiudendo il primo tempo sul suo taccuino con il punteggio di 5 a 0 in favore dei Campioni di Germania.

Nella seconda frazione di gioco la Roma si presenta senza Totti e Cole, al loro posto Florenzi e Holebas. Il pubblico accoglie i suoi beniamini con grande calore che fa commuovere i piú sensibili di cuore per la grande dimostrazione di attaccamento alla squadra. Mister Garcia è il primo degli increduli e guarda i suoi giocatori esterrefatto alla ricerca di una soluzione che tenda almeno ad intiepidire la grande disfatta. I giallorossi già dai primi minuti mostrano quell'orgoglio completamente schiacciato dai tedeschi nel primo tempo e al 65', dopo diverse occasioni mancate è un palo di Gervinho, segnano il goal della bandiera sempre con l'ivoriano. Ma al 77' i tedeschi vanno ancora in goal con Ribery avvicinando il punteggio a quel 7 a 1 tanto amaro per i tifosi romanisti. Un 7 a 1 che purtroppo arriva grazie ad un altro goal dei tedeschi ad opera di Shaqiri.

Una sconfitta di dimensioni epocali per i giallorossi che non compromette la qualificazione nel girone grazie al pareggio del City a Mosca contro il CSKA (2-2), ma che rischia di minare pesantemente quella fiducia che hanno conquistato con tanta fatica nel campionato italiano da qualche anno. Débacle del genere possono compromettere una intera stagione e gettare al vento quel lavoro psicologico che è stato tanto difficile recuperare in una piazza come quella di Roma. Ora mister Garcia ed i suoi ragazzi rischiano di sperperare il gran lavoro svolto che li ha portati ad essere rispettati da tutti.

Già sabato prossimo la Roma dovrà affrontare una difficilissima prova contro la Sampdoria che è l'unica squadra, insieme alla Juve, ad essere ancora imbattuta in campionato. Ma la Roma deve riacquisire la consapevolezza di essere una grande squadra e che quella di stasera rappresenta un incidente che non dimostra la vera differenza tecnica tra le due squadre, e poi, cosa molto importante, deve pensare che nulla è compromesso e che le possibilità di qualificazione, nonostante la batosta, come già detto, restano praticamente invariate.