Con le vittorie di misura su due avversarie modeste, la squadra di Conte rimane in testa al girone e guarda con discreta fiducia al futuro.

Dovevano essere due vittorie, e due vittorie sono state. A guardare la classifica poco importa che l'Italia abbia superato per appena 2-1 l'Azerbaijan e solo per 1-0 Malta, visto che la testa del girone è degli azzurri e centrare vittorie su vittorie non può che fare morale. Per restare con i piedi per terra, invece, c'è ovviamente da sottolineare come ci si sarebbe potuto e dovuto aspettare di più da un gruppo che è composto, in ogni caso, da giocatori di primissima fascia internazionale, di caratura tecnica assolutamente differente rispetto agli avversari incontrati in questa settimana di qualificazioni.

Buffon e soci hanno un valore di mercato, un'esperienza ed un'abitudine agli incontri di questa importanza infinitamente superiore agli azeri o ai maltesi: per questa ragione la prima partita, decisa da una doppietta e da un autogol del tutto-fare Chiellini, non può dare a Conte la tranquillità necessaria per affrontare avversari di valore superiore all'Azerbaijan. Il secondo match, quello contro Malta, ha visto ancora una vittoria striminzita: 1-0 con gol dell'esordiente Pellè, a cui vanno aggiunti i quattro legni colpiti da Chiellini, Candreva, Giovinco e dallo stesso autore del gol, Pellè. Malta ha giocato per larghi tratti con l'uomo in meno per il rosso a Misfud ma, nel finale, anche lo juventino Bonucci si è fatto espellere, lasciando terminare la partita in un pericoloso equilibrio che poteva portare problemi inaspettati al gruppo del Ct Conte.

L'avversaria più pericolosa, nel gruppo H, resta la Croazia, che ha seppellito l'Azerbaijan per 6-0 e si è portata a nove punti proprio come la capolista Italia: lo scontro tra le due prime, a metà Novembre, potrebbe dire già qualcosa di molto serio in ottica qualificazione finale.