Il Girone D di Euro 2016 è composto da Spagna, Croazia, Turchia e Repubblica Ceca. Le “Furie rosse” e la Croazia hanno già conquistato i tre punti contro la nazionale ceca e quella turca.

Partiva da favorita assoluta del girone e non ha deluso le aspettative la Spagna di Del Bosque che è riuscita a sconfiggere, nel primo match di questi Europei, la Repubblica Ceca per 1-0. Sfida anche troppo difficile da sbloccare per le Furie Rosse nonostante le statistiche parlino di un dominio, territoriale e non, quasi totale.

La Spagna, che ha vinto le ultime due edizioni del torneo, si è affidata a De Gea per la porta, nonostante un recente scandalo ne avesse messo in dubbio l’utilizzo. Difesa ormai collaudata quella formata da Juanfran, Pique, Sergio Ramos e Jordi Alba. A centrocampo l’estro di Iniesta e di Fabregas sono protetti dall’intelligenza tattica di Busquets in un centrocampo molto “barcelloniano”. Davanti David Silva e Nolito giostrano intorno a Morata, che a dire la verità non è riuscito a fare grandi cose, ma in panchina scalpitano Aduriz e Pedro. Panchina che fa paura quella spagnola anche se il ricambio generazionale, rispetto al vittorioso Europeo del 2012, già è stato messo in atto da Del Bosque che ha convocato molti volti nuovi: da Bellerin a Bartra passando per Lucas Vazquez, Bruno Soriano, Mikel San Jose e Koke. Poco da fare invece per la Repubblica Ceca di Vrba che punta molto su una buona dose di esperienza ma che deve anche fare i conti con gli anni che passano. Bene Cech, colonna della nazionale e ancora ottimo portiere, ma alcuni idoli come Plasil, Rosicky o Limbersky iniziano a dare segni di involuzione fisica. In difesa molto bene i centrali Sivok e Hubnik. Bene anche Darida in mezzo al campo e Necid a fare da perno offensivo. Delude invece Selassie nel ruolo di esterno alto a destra.

Una delle sorprese più positive di questa prima giornata del torneo è stata sicuramente la Croazia di Cacic che non solo è riuscita a battere la Turchia, contendente maggiore alla seconda posizione finale nel girone, ma lo ha fatto anche mostrando sprazzi di ottimo calcio e confermando le voci della vigilia che la vedevano tra le possibili sorprese di questo Europeo. Il gol vittoria porta la firma del giocatore più talentuoso in rosa ovvero Luka Modric che ha fatto vedere una volta di più la propria qualità nel giocare a tutto campo: perno, motore e mente della compagine croata il centrocampista del Real Madrid non ha lesinato su corsa e sacrificio. Ma è tutta la squadra a essere ben bilanciata e dotata di ottimi talenti. A partire dal portiere Subasic, esperto e sicuro, che apre una linea difensiva solida formata da Corluka e Vida nel mezzo con Srna e Strinic sulle fasce a fare ottimamente la fase offensiva e difensiva. E’ il “viola” Badelj a giocare accanto a Modric in mezzo al campo, a supporto di Rakitic, Brozovic e Perisic che formano uno strano trio alle spalle di Mandzukic. L’attaccante “juventino” è stato protagonista di una partita di grande sacrificio ma è questo il lavoro che gli viene chiesto da Cacic per non avere mai una squadra squilibrata in campo.

Brutto inizio invece per la Turchia di Terim nonostante i mezzi tecnici a disposizione. La squadra turca non è affatto debole ma è anzi dotata di ottimi talenti che però sono apparsi molto spenti durante il match contro la Croazia. Babacan in porta alterna grandi parate e interventi poco decisi ma pare comunque essere un buon portiere. La difesa è forse il reparto meno solido della squadra in quanto Topal e Balta, nonostante la forza fisica, sembrano propensi a qualche errore di troppo. Lo stesso vale per Erkin e Gonul sui lati, molto bravi a spingere ma meno a difendere. Al centro Ozan Tufan è un buon recuperatore di palloni ed è stato bravo nel supportare Inan e Ozyakup che sono apparsi però in ombra. Come in ombra sono rimasti Arda Turan e Calhanoglu, i due più attesi e coloro che hanno il compito di accendere il gioco offensivo turco. Pochi palloni invece per Tosun prima e Yilmaz dopo, troppo pochi per poter impensierire la difesa croata.

Ricapitolando Spagna e Croazia appaiono come le favorite, sia come singoli che come gioco mostrato, per il passaggio del turno. La Turchia però ha i mezzi per impensierirle mentre per la Repubblica Ceca si prospetta un cammino davvero difficile.