
- Scritto da Bruno Bertucci
Calcinate si adagia dolcemente sulla pianura bergamasca con vista sulla metropoli orobica. Per chi vede la propria alba in provincia è difficile emergere ma chi è dotato di talento e buona sorte è avvantaggiato. Manolo Gabbiadini nasce nel Novembre del 1991, la stagione in cui Van Basten trascina il suo Milan al dodicesimo tricolore con ben 25 centri.
Il calcinatino, quindi, ha nei suoi cromosomi la voglia di gonfiare le reti. Comincia a farsi notare fin da giovanissimo e bagna il suo mancino nel torrente Zarra. È il 2003 quando il piccolo Manolo sottoscrive il primo contratto con le giovanili dell'Atalanta, compagine che in quella stagione è arrivata nona in classifica.

- Scritto da Bruno Bertucci
Jose Luis Chalivert è stato uno dei portieri più influenti dell'ultimo secolo, l'estremo difensore è conosciuto oltre che per le parate per la grande dote di calciare in maniera eccelsa i calci da fermo; oltre a tutto questo è solito levarsi i sassolini dagli scarpini e non avere peli sulla lingua.
L'ennesimo attacco al D10S del calcio, Diego Armando Maradona è avvenuto pochi giorni fa durante un'intervista al quotidiano “Marca”. “Maradona non ha vinto neanche l'1% di quello che ha vinto Messi in carriera. Gli argentini dovrebbero ringraziare Messi per aver scelto l'Argentina e non la Spagna. E' bello vederlo giocare”. Questa diatriba tra due campionissimi del calcio ha avuto inizio fin dai primi calci della Pulce in terra iberica. Numero 10 sulle spalle e carta di identità argentina ha favorito questo confronto e questo paragone. I più tradizionalisti patteggiano per Maradona, perchè in fondo lui ha una personalità difficilmente raggiungibile.

- Scritto da Bruno Bertucci
La sconfitta in Coppa Italia da parte della Juventus ha fatto scatenare l'ira bianco-nera, soprattutto se a festeggiare sono stati gli accesi rivali partenopei. La palma del colpevole, come sempre accade, viene affidata all'allenatore ed in questo caso a Maurizio Sarri.
Il classe 59 è fedele al suo stile di gioco, 4-3-3 tradizionalista basato su giocatori fidati in grado di rendere al meglio. Nella sua carriera il tecnico napoletano ne ha viste di tutti i colori ma sempre portando avanti il suo credo calcistico; per molti è un rivoluzionario in grado di far innamorare popolazioni intere grazie alle sue idee. Dall'esordio con lo Stia alla panchina della Vecchia Signora sono passati, ormai, quasi trent'anni e l'evoluzione calcistica ha portato i suoi frutti.

- Scritto da Bruno Bertucci
Il patron Gallo sembra voler spingere sull'acceleratore per conquistare la promozione nella massima Serie già dal prossimo anno. Il Granillo sogna in grande e tornano alla mente i ricordi romantici dell'epoca di Pirlo e “Ciccio” Cozza. La rosa già è adeguata per lottare per le prime posizioni in Serie B e Massimo Taibi (ex-portiere proprio dei calabresi) sta intensificando tutte le relazioni per stringere e chiudere al più presto tutte le opzioni di mercato possibili. Il primo acquisto sarà Jeremy Menez che ha accettato la meta meridionale con entusiasmo e passione, già solamente questo può bastare al pubblico reggino per saltare dal proprio seggiolino. Il fantasista torna in Italia dopo l'esperienza alla Roma ed al Milan; in questa stagione ha giocato con il Paris FC nella Ligue 2. In canna, però, ci sono almeno altri 4 colpi da novanta: il primo sulla lista è Asencio (l'attaccante ha disputato un ottimo campionato con il Cosenza e sembra ben intenzionato a vestire la maglietta amaranto).

- Scritto da Bruno Bertucci
Pochi giorni fa è arrivata l'ufficialità relativa alle compagini promosse dalla Lega Pro alla serie cadetta del campionato nostrano: Vicenza, Monza e Reggina. Queste ultime due squadre hanno avuto la fortuna di avere alle loro spalle due imprenditori molto ambiziosi che rispondono al nome di Berlusconi e Gallo. Tra i protagonisti della Reggina non possiamo non fare riferimento a Desiderio Garufo.
Il trentatreenne è stato fondamentale per l'economia tattica dei calabresi, essendo in grado di agire su tutta la corsia destra. Per merito della grinta e del carattere che ha messo a disposizione, all'interno del rettangolo verde, ha fatto sì che i tifosi meridionali lo accogliessero a braccia aperte. Garufo viene acquistato dalla Reggina e prelevato dal Trapani e fin da subito ha fatto sentire il suo apporto alla causa.