
- Scritto da Bruno Bertucci

- Scritto da Redazione
La X Edizione del Premio Nazionale ‘Enzo Bearzot’, organizzato dall’US Acli in collaborazione con la FIGC, è stata assegnata oggi alla memoria di Paolo Rossi, scomparso il 9 dicembre scorso all’età di 64 anni.
A consegnare il premio alla moglie, Federica Cappelletti, è stato il Presidente dell’Unione Sportiva Acli Damiano Lembo, giunto appositamente a Borgo Poggio Cennina, dove il grande ‘Pablito’ viveva con Federica e le loro due figlie, Maria Vittoria e Sofia Elena.

- Scritto da Antonio Bartalotta
Dopo Diego Armando Maradona, se ne va un altro Campione, un Campione del Mondo, un Campione italiano, l’orgoglio di una generazione che ha vissuto il più bel ricordo del calcio nazionale.
Un mondiale incredibile quello dell’82, un mondiale vinto grazie ai sei goal fantastici proprio di Paolo Rossi. Il calcio italiano era reduce dalla bufera del “calcio scommesse” e Paolo Rossi, ingiustamente coinvolto, era stato appena riabilitato a giocare partite ufficiali. Quel campionato del mondo partì sicuramente male per l’Italia.

- Scritto da Bruno Bertucci
Tutti quanti hanno ben impresso nelle loro sinapsi l'avventura europea dell'Italia ad inizio millennio, quell'avventura nata con una compagine paurosa giocata partita dopo partita fino ad arrivare quasi vicini al sogno.
Euro 2000 per molti significa lo splendore calcistico del Bel paese, si consideri che solo 6 anni dopo l'Italia vince il suo quarto titolo mondiale. Dino Zoff è colui che ha convocato i ragazzi più forti dello Stivale che dal 10 Giugno al 2 Luglio si sono ritrovati in Belgio e nei paesi Bassi.

- Scritto da Antonio Bartalotta
Abbiamo perso quello che si può tranquillamente definire una leggenda e tale rimarrà nei nostri cuori.
Penso alla disperazione dei propri cari, degli argentini, ma soprattutto all’immenso dolore dei napoletani, lui era un figlio, un fratello, un amico di tutti a Napoli, napoletano dalla testa ai piedi. A proposito di piedi, sicuramente i suoi rimarranno nella storia del calcio mondiale. A mio avviso il più grande di tutti i tempi. Spesso si è dibattuto su questo argomento e c’è chi metteva davanti a lui l’altrettanto grande campione quale è stato Pelè, ma Diego dalla sua parte aveva quella classe inconfondibile che rasentava la magia e la fantascienza, quel fervore “napoletano” che ci faceva battere il cuore a tutti, anche a tifosi di altra fede calcistica.