Dopo il silenzio durato per ben 10 anni e la pubblicazione dell’album “The next day” nel 2013, il Duca bianco non si fa più aspettare a lungo e ritorna con importanti progetti.

Quando meno te lo aspetti David Bowie riemerge dal suo silenzio e ti sorprende. Proprio quest’anno, infatti, ha annunciato l’uscita di un nuovo cofanetto, “Five Years: 1969-1973”, prevista per il 25 settembre 2015. La raccolta include i sei album pubblicati da Bowie tra il ’69 e il ’73,  in versione rimasterizzata, oltre a due live album ed una compilation di inediti e rarità, intitolata “Re:Call 1”.

Gli album contenuti nel cofanetto, acquistabili sia in CD che in vinile, sono: “David Bowie”, “The Man Who Sold The World”, “Hunky Dory”, “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars”, “Aladdin Sane” e “PinUps”; mentre come live album sono presenti “Live Santa Monica '72” e “Ziggy Stardust: The Motion Picture Soundtrack”. Sappiamo che nella versione CD il cofanetto conterrà dischetti dorati e avrà come inserto aggiuntivo un libretto di 128 pagine che presenta immagini rare, testi scritti, comunicati stampa originari degli album e una prefazione di Ray Davies dei Kinks; mentre la confezione esibirà “in copertina” la rielaborazione di una foto tratta dall’album "The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars”.

Si sostiene, inoltre, che questa non è l’ultima raccolta che Bowie farà uscire,d’altronde non è neanche la prima. Già nel 2014, infatti, è uscita un’altra raccolta per celebrare i suoi 50 anni di carriera, “Nothing has changed”, che per la prima volta ha unito tutto il meglio della sua musica, dal 1964 al 2014, oltre ad alcuni inediti e rarità come la versione di ‘Let me sleep beside you’. Sono stati davvero numerosi i progetti che hanno impegnato Bowie negli ultimi 2 anni ma sono allo stesso tempo molti anche quelli che gli sono stati dedicati. Presso il Victoria and Albert Museum di Londra, per esempio, da marzo 2013 ha avuto inizio la mostra biografica “David Bowie Is”, la quale sta facendo ancora oggi il giro del mondo.

Dopo Londra, San Paolo del Brasile, Berlino, Chicago e Parigi, il 16 luglio l’esposizione è approdata all'Australian Centre for the Moving Image di Melbourne, in Australia,dove proseguirà fino al 1 Novembre 2015, per chiudersi definitivamente al Groninger Museum di Groningen, in Olanda, dal 15 Dicembre 2015 al 15 Marzo 2016. La mostra prevede un percorso straordinario, che studia l’immagine pubblica e la vita privata dell’eclettico artista, tra oggetti appartenenti a lui e altri 300 elementi che includono i manoscritti dei testi delle canzoni, i costumi originali, fotografie inedite e video rari con performance che attraversano l'intera carriera dell'inimitabile musicista. I visitatori sono chiamati a girare tra le 'stranezze' di un divo pop la cui arte è difficile da contenere in una sola definizione: Bowie è conosciuto in tutto il mondo certamente per la sua musica, ma anche per il suo senso dello stile e per le incursioni nel cinema - dall'alieno di “L'Uomo che cadde sulla Terra” al vampiro di “Miriam si sveglia a Mezzanotte” fino alla favola fantastica di “Labyrinth”, senza dimenticare la sua partecipazione in “Merry Christmas Mr. Lawrence” e “Absolute beginners”. La sua creatività e la propensione per la stravaganza trascendono lingue e culture, diventando un fenomeno globale. La sua immagine è sempre stata complessa da analizzare, in quanto eclettica ed in continuo mutamento, così come gli stessi testi delle sue canzoni. “Il mio pubblico è probabilmente confuso quanto me su quello che scrivo, sono l’ultima persona in grado di capire la maggior parte del materiale che compongo.” Afferma l’artista. Per quanto riguarda la sua carriera, sappiamo che entra nel mondo della musica con il singolo “Space Oddity”, nel ’69, che compose dopo aver visto il film “ 2001:Odissea nello spazio” di Kubrick.

Bowie acquisisce sempre pù popolarità nel ’72 con il singolo “Ziggy Stardust” e il conseguente “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, concept album che narra la crescita e il decadimento di un personaggio onirico ed eccentrico, Ziggy Stardust, il quale verrà realmente incarnato da Bowie, che si tingerà i capelli di un arancio acceso e indosserà abiti attillati ed appariscenti per rappresentarlo. Le canzoni di Bowie non sono composte solo da note musicali ma anche da immagini e colori accesi, i suoi brani sono come un libro pieno di macchie di colore. “Per me la musica è il colore, non il dipinto, la mia musica mi permette di dipingere me stesso.” Afferma. Oltre quella di Ziggy Stardust, infatti, sono numerose le maschere e i personaggi che ha incarnato, tra cui ricordiamo: Major Tom, Aladdin Sane, Halloween Jack e The Thin White Duke.

Molto spesso dai Media questo eclettismo e la frequente variazione di immagine è stata intesa come una sorta di barriera che Bowie avrebbe posto tra la sua intimità e l’opinione pubblica, ma in realtà l’artista stesso ha spiegato: “Non cambio per confondere le persone, sto solo cercando, questo causa in me il cambiamento, sto solo cercando me stesso.”