Stasera il rapper torinese, reduce da apparizioni mediatiche significative come quella su Rai3 a Che Tempo Che Fa, insieme a Frank Sativa porterà sul palco del Covo Club di Bologna le canzoni che negli ultimi anni lo hanno consacrato a livello nazionale, accompagnato dalla sua ironia e raffinatezza musicale.

All’anagrafe Guglielmo Bruno, classe ’85, ha già calcato i palchi di tutta Italia con il suo ultimo album Educazione Sabauda, che sarà il principale protagonista anche del concerto di stasera.

Ancora una volta quindi ci propone l’eccezionalità di un’artista che con il suo stile è riuscito a scardinare i (molti) preconcetti del genere, inevitabilmente limitanti per chi come lui tiene tra le mani il filo che collega la scena rap, nella quale si è trovato inserito quasi spontaneamente, ed il cantautorato italiano.

La responsabilità di essere un ponte tra due generi tanto vasti e seguiti nella nostra penisola deriva dalla spiccata vena sarcastica ed irrisoria dei suoi testi e dalla forma raffinata ed orecchiabile con cui le sue canzoni vengono prodotte. Attraverso l’utilizzo talvolta di citazioni musicali o letterarie, talvolta di nomi e cognomi di personaggi noti del panorama politico-musicale-mediatico italiano, riesce infatti a scagliarsi contro la commercializzazione della musica italiana e dell’Italia in generale, accompagnato da basi strumentali sempre di altissimo livello che catturano già al primo ascolto.

Per dirla con le parole che lo stesso Willie utilizza in Peyote451 (sottotitolo: L’eccezione, per l’appunto!): «A metà fra il rap hardcore e la canzone d’autore. Non per essere il migliore, ma l’eccezione.».