Come si può descrivere una success story tipo quella della LUISS ENLABS?

Roma -  Sotto due punti di vista: economico ed umano. Analizzandola sotto il primo punto di vista la vicenda inizia nel 2010 con un viaggio negli USA per comprendere il funzionamento degli acceleratori di startup a cui segue l’apertura di un incubatore di startup in un appartamentino vicino via Marsala, bruttino, ma con una vista molto bella.

Da allora la LUISS ENLABS è diventata un hub di contatti, di contaminazioni, in cui Università, investitori, corporate, istituzioni e startup interagiscono fra di loro creando un ecosistema che ha poco da invidiare ad altri analoghi nel mondo. Questo dato è confermato dall’inaugurazione della nuova sede dell’incubatore capitolino all’interno della stazione Termini con ingresso in via Marsala 29H.

Si tratta di uno spazio di oltre 5.000 mq in cui potranno essere ospitate fino a 80 startup, questo luogo rende la LUISS ENLABS il più grande acceleratore d’Europa. Altri elementi possono forniti per illustrare i risultati strabilianti ottenuti: 40 startup in portafoglio, alcune delle quali stanno rivoluzionando il settore di riferimento; un incremento di valore di questo portafoglio, anno dopo anno, del 30%; creazione di oltre 500 posti di lavoro; investimenti per circa 20 milioni di euro; nel 2017 la LUISS con partner storici, come la LVenture Group, partirà alla conquista di Milano con l’apertura in questa città di Mhuma, un laboratorio dedicato alla manifattura 4.0. All’inaugurazione della nuova sede hanno partecipato rappresentanti di altissimo profilo tra cui il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti; il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia; la Presidente della LUISS Emma Marcegaglia; rappresentanti dei partner storici come Luigi Abete, Presidente della BNL BNP Paribas; Maximo Ibarra, Amministratore Delegato WIND; ed esponenti di altre importanti collaborazioni nella persona di Marco Morchio, Managing director Accenture strategy Italia, Europa Centrale e Grecia.

Per spiegare questa success story da un punto di vista umano bisogna guardare i volti dei team delle startup. Alcuni visi hanno i capelli grigi, come quelli di Alberto Nasciuti e Stefano La Noce, ed hanno gli occhi determinati e forti di chi ha voluto e saputo riscriversi dopo una lunga esperienza lavorativa.

Accanto a loro vi sono gli sguardi di giovani entusiasti, grintosi e, a volte, insicuri. E’ proprio questo lavorare sia nello stesso team di personalità diverse, sia accanto agli altri team che sono allo stesso tavolo di lavoro, a consentire la condivisione dei saperi e la trasmissione di energia positiva. A tutto questo si può aggiungere la cura e l’attenzione meticolosa per le giovani startup. Esse vengono formate e monitorate analogamente al contadino il quale segue con passione la crescita dell’uva e poi la strizza nel torchio per separare il raspo dagli acini ed ottenere il vino.

Al termine della presentazione abbiamo chiesto a Maximo Ibarra come è nata la collaborazione tra la  WIND e la LUISS ENLABS. “La WIND è tra i main sponsor della LUISS ENLABS e che, fin d’inizio, ha creduto in essa poiché ritiene che le startup siano essenziali ai fini dell’innovazione aziendale. Abbiamo avuto una visione d’impresa secondo cui vi erano grandi potenzialità che nel tempo sono state espresse solo in parte. Continueremo a credere ed investire in questo acceleratore certi che il futuro sarà brillante. Invitiamo anche altri imprenditori a conoscere le startup presenti e coinvolgerle nei loro processi produttivi o dell’innovazione per scoprire nuove opportunità e possibilità. Successivamente abbiamo chiesto a Marco Morchio di spiegarci i motivi della partnership con la LUISS ENLABS. “L’Accenture ritiene che vi possa essere un rapporto complementare. Noi possiamo offrire la conoscenza delle grandi aziende con programmi di cambiamento, l’acceleratore può fornire l’innovazione ed il know how delle startup". In  questo momento molti imprenditori hanno paura ad investire nel capitale di rischio, a loro cosa suggerite? Il rischio fa parte dell’attività imprenditoriale. Noi possiamo aiutare gli imprenditori a gestirlo e commisurarlo al ritorno economico. Fino ad oggi gli investimenti nelle startup hanno dato risultati positivi non solo da un punto di vista finanziario, ma anche in termini di capacità di innovare prodotti, servizi, processi, organizzazione". Ha parlato di grandi imprese, vi è convenienza anche in riferimento alle Pmi? Per esse è più difficile districarsi nel mondo dell’innovazione, per questo stiamo lavorando con alcuni distretti e tra breve annunceremo importanti novità”