Avete visto il film Inside Out? Io si, insieme alle mie figlie di sei e dieci anni.

Non conoscevo la trama, sapevo solo che loro volevano vederlo e, senza fare troppe domande, le ho portate al cinema. Ovviamente sapevo che era un cartone animato, dandone per scontato il contenuto. Invece mi sbagliavo, non era il solito cartone, era qualcosa di molto più profondo. Praticamente tutto quello che avevo sempre pensato accadesse in me, di cui non avevo consapevolezza, l’ho ritrovato in un cartone per bambini.

Dentro di me ho sempre avvertito la presenza di due personalità, una buona, tollerante, disponibile nei confronti degli altri, razionale, riflessiva; l’altra, cattiva, impulsiva, irrazionale, intollerante, insofferente, svogliata e pigra, ovvero, l’esatto contrario della prima.

Intendiamoci non soffro di disturbi di personalità multipla.

Due figure che coesistono, ma sono sempre in contrapposizione. Quella, che io chiamo “cattiva”, mi suggerisce di non riflettere, di mandare tutto all’aria, di superare il problema semplicemente non pensandoci, l’altra, quella “buona”, mi invita sempre alla calma, alla riflessione, alla razionalità.

Queste due personalità tuttavia fanno in modo che, dopo lunghi ed estenuanti confronti, alla fine riesca sempre ad arrivare a capo della situazione a trovare la soluzione migliore per ottenere il risultato sperato, il giusto compromesso o il giusto equilibrio, per rimuovere l’ostacolo o la difficoltà che in quel momento mi si pone davanti.

E’ rimasto impresso nella mia mente un episodio di quando a quindici/sedici anni, dopo una lite con i miei genitori, per qualche sciocchezza di cui non ho memoria, decisi di andare via da casa per qualche ora. Mentre ero in una via dietro casa a piangere sulle mie “disgrazie” mi passò davanti una persona sulla sedia a rotelle. Le mie due personalità intervennero immediatamente e, sempre in contrapposizione, quella “cattiva” mi disse di continuare a piagnucolare sul capriccio del momento, quella “buona”,  al contrario, mi diede della stupida, invitandomi a riflettere su ciò che avevo visto.

Prevalse evidentemente quella buona, perché misi a confronto la mia vita con quella dell’altra persona e mi resi conto che non avevo alcun motivo reale per piangere, perché avevo tutto, salute, intelligenza, benessere e soprattutto una bella famiglia amorevole sulla quale poter contare sempre. Contrariamente a chi mi trovavo di fronte che aveva avuto sicuramente meno fortuna e di motivi per lamentarsi ne aveva a iosa o comunque, anche uno solo, quello della salute.

"Inside Out" è geniale, educativo e rivolto sia ai più piccoli che ai più grandi. Qualcuno forse dopo averlo visto evita anche di sottoporsi ad una seduta dallo psicologo. Per quanto mi riguarda non avrei mai pensato che un cartone per bambini potesse offrire tanti spunti di riflessione.

Ho finalmente trovato le risposte alle mie domande, una per tutte, chi è che fa si che io trovi sempre la giusta soluzione? Le emozioni: gioia, rabbia, tristezza, paura e disgusto, che conducono la mia vita; non le due personalità “buona” e “cattiva” come ho sempre immaginato…