I poeti, olio su tela, 90x108 cm, 1935, collezione privata, Milano

Come già anticipato nell’articolo della scorsa settimana il MEF – Museo Ettore Fico di Torino ospiterà dal 10 marzo al 26 giugno 2016 anche la mostra “Renato Birolli, Figure e Luoghi – 1930-1959” in contemporanea all’esposizione di Florence Henri.

Torino - Uno degli artisti più rappresentativi del Novecento. Di certo uno di quelli che non si stancò mai di cercare la propria strada, il proprio linguaggio stilistico.

Per questo le stagioni affrontate dal pittore veronese Renato Birolli sono più d’una: la ‘fabulazione figurativa’ degli anni ’30 a Milano, il post-cubismo del periodo parigino, l’astrattismo delle ultime opere.

Si tratta di facce della stessa medaglia, caratterizzate e unite da un unico comun denominatore che è il colore, la ricerca cromatica in tutte le sue declinazioni.

Una ricerca che emerge e si lascia seguire nella scelta di presentare le novanta opere dell’artista secondo un preciso ordine cronologico.

Punto di partenza, come dice lo stesso titolo, gli anni Trenta, periodo in cui conosce Guttuso e Manzù e partecipa alla fondazione del movimento artistico-culturale di Corrente (1938-1943); la ricerca prosegue attraverso le sperimentazioni degli anni Quaranta e Cinquanta, quando entra a far parte di movimenti quali il Fronte Nuovo delle Arti (1946-1948) e il famoso Gruppo degli Otto (1952-1954) in cui abbraccia le teorie artistiche di Lionello Venturi. Sempre nel dopoguerra, il bisogno continuo di trovare nuove strade lo porterà ad entrare in contatto con l’Informale europeo e l’Action Painting americana.

Tra le opere in mostra, provenienti da importanti musei e istituzioni italiane, oltre che dalla Collezione Birolli e da numerose collezioni private, alcuni noti capolavori come Taxi rosso nella neve del 1932, I poeti del 1935, dove facilmente si rintraccia Van Gogh nei toni del giallo acceso e del blu, la serie degli incendi degli anni ‘50, suggeriti dalle suggestive atmosfere liguri, tra cui Incendio di notte nelle Cinque Terre del 1955, e poi ancora esempi tratti dai cicli pittorici dedicati al lavoro, come Pescatore del 1950 in chiave post-cubista.

Nonostante Birolli abbia nel corso degli anni sperimentato diverse influenze, facendole di volta in volta proprie, è riuscito tuttavia a creare, e mantenere, uno stile personalissimo fondato sul colore e su una particolare forma di naturalismo mai del tutto distaccata dalla realtà: «E’ stato (…) il più realista dei pittori visionari. La sua fantasia non è mai completamente irreale, perché muove dalla vita quotidiana e dalla modesta realtà di tutti i giorni». E ad accenderle e darle forma è sempre la potenza, esistenziale e creatrice, del colore.

La mostra “Renato Birolli, Figure e Luoghi – 1930-1959”, a cura di Elena Pontigia e Viviana Birolli, autrici anche dei saggi in catalogo, si completa di fotografie d’epoca e documenti provenienti dall’Archivio milanese e dall’Associazione Renato Birolli.

 

Renato Birolli, Figure e Luoghi – 1930-1959

MEF – Museo Ettore Fico, via Francesco Cigna 114, Torino

10 marzo 2016 – 26 giugno 2016

Conferenza stampa mercoledì 9 marzo ore 18,00

Orario: da mercoledì a venerdì ore 14,00-19,00 / sabato e domenica ore 11,00-19,00

www.museofico.it

 

DIDASCALIE BIROLLI

  1. Taxi Rosso nella neve, olio su tela, 56x48 cm, 1932, collezione privata, Milano
  2. I giocatori di polo, olio su tela, 140x130 cm, 1933, Galleria nazione d’arte moderna, Roma
  3. I poeti, olio su tela, 90x108 cm, 1935, collezione privata, Milano
  4. Eden, olio su tela, 80x90 cm, 1937, collezione CIMAC - Museo Civico d'Arte Moderna di Milano e Collezione Casa-Museo Boschi Di Stefano
  5. Pescatore, olio su tela, 84x65,5 cm, 1950, collezione privata, Udine
  6. La vigna è bianca, olio su tela, 127x63, 1954, collezione privata, Milano
  7. Cinque terre o Estate, olio su tela, 106x74 cm, 1955, collezione privata, Brescia
  8. Incendio di notte nelle Cinque Terre, olio su tela, 114x121 cm, 1955, collezione privata Roma
  9. Incendio nelle Cinque Terre, olio su tela, 45x55 cm, 1955, collezione privata Milano
  10. La Liguria è verticale, olio su tela, 117x74 cm, 1956, collezione privata, Torino