Un tripudio di allegria ed effervescenza, una celebrazione della gioia di vivere. E’ stata questa l’atmosfera, a Roma, del Festival del Regno del Marocco organizzato dalla Presidente dell’Associazione “Marrakesch, la Perla del Sud”, Halima Meski.

Ella ha rivelato il “Paese del sole che tramonta” con i colori dei veri souk di Agadir, delle loro culture, dei loro paesaggi, delle loro tradizioni. Come un’ambasciatrice della cultura, Halima ha portato sul palco del Festival le varie anime del  “Paese del sole che tramonta” attraverso un raffinato abito orientale: il kaftano. Esso può essere definito un’icona del Marocco, soprattutto nella sua versione più ricercata e lussuosa, indossato come abito da sposa oppure in cerimonie importanti e, per questo, sovente trasmesso da madre a figlia.

Quest’abito tradizionale marocchino é diventato oggi un capo presente nelle più importanti passerelle della moda a livello internazionale. Questo anche grazie alla maestria degli stilisti marocchini i quali sono stati in grado di coniugare la tradizione culturale con le evoluzioni stilistiche. Il kaftano é, di conseguenza, un capo versatile, di tendenza, ideale per l’estate ma che può essere indossato anche in occasioni formali. Vi sono infatti capi ricercati che possono essere indossati sia per happy hour che per cerimonie. Senza dimenticare che il kaftan dress con i suoi tagli fluidi e liberi, é un capo comodo, esotico, versatile, reinterpretabile a seconda degli accessori quali scarpe e borse.

Grande apprezzamento per la mostra dell’artigianato marocchino e del Festival  é stato espresso dalla Viceconsole del Marocco El Arabi Karima.

Nella stessa occasione ha portato i saluti il Coordinatore Nazionale Rete Associazioni Marocchine in Italia Yassine Belkassem. Egli si è detto certo che gli ottimi rapporti tra il Marocco e l’ Italia proseguiranno in modo proficuo, basati sulla solidarietà, lo scambio culturale, scientifico, tecnologico e delle competenze.

L’evento in oggetto si é inserito in un grande appuntamento interculturale, l’Expo d’Oriente, un progetto ideato e organizzato da Liberato Mirenna.

Gli illustri ospiti ed i partecipanti alla manifestazione sono stati accolti con un’altro simbolo del Marocco, la cerimonia del tè alla menta. Essa si può ritenere come una delle modalità maggiormente eleganti di ospitalità per i gesti sapienti e cadenzati come, ad esempio, il modo di versare la bevanda negli artistici bicchieri di vetro. Un altro goloso elemento di questo rito sono stati i biscotti  alle mandorle ed al miele, gustati seduti su lunghi cuscini di velluto.

Nel corso dell’evento Halima ci ha concesso un’intervista rivelandoci che il kaftano ha una lunga storia, é originario della Mesopotamia, è stato indossato come icona di potere e di prestigio da sultani e nobili oppure é stato donato per rafforzare influenti relazioni. Apparentemente quest’abito tradizionale ha linee essenziali, ma i tessuti principeschi,  gli splendidi ricami, i disegni raffinati, ne hanno sempre fatto un oggetto del desiderio ed un simbolo di eleganza.

Halima, inoltre, ci ha illustrato l’Associazione “Marakech, la perla del Sud” che ha la principale finalità dello scambio culturale inteso come confronto di usi, tradizioni e caratteristiche socio-culturali tra il popolo marocchino e quello italiano per favorire tra loro la comunicazione e la comprensione. Senza dimenticare la promozione di progetti e mostre. Detto diversamente, l’Associazione intende stimolare lo scambio reciproco tra culture che porti all’arricchimento umano in maniera partecipativa ed interattiva.

Infine, Halima ha ringraziato per la collaborazione all’evento Abdou Rebbaa per la sua performance musicale, El Hilli Zineb, Tayeb Abderzzake ed i numerosi arabi che hanno partecipato al Festival con passione ed entusiasmo.