Barbie e le sue carriere

L’originale mostra “Barbie. The Icon” dopo essere stata al MUDEC di Milano arriva finalmente anche nella capitale. Prodotta da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel sarà ospitata  dal 15 aprile al 30 ottobre 2016 nell’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano.

Barbie The Icon. L’Icona. Con la ‘I’ maiuscola. E non poteva essere diversamente.

In questa circostanza, dico la verità, sono di parte. Perché le Barbie sono da sempre state le mie compagne preferite di gioco.

Al punto tale da chiedere alle mie amiche di regalarmi la mia prima Barbie da collezione in occasione del mio diciottesimo anno di età. ‘Barbie Monet’, ispirata alle meravigliose ninfee del pittore impressionista francese.

La prima, tra l’altro, di una lunga serie.

E già. Amiche d’infanzia, ma non solo. Perché la Barbie, anche in mezzo alle critiche, più o meno condivisibili, rappresenta davvero un simbolo, che scavalla le diverse età, e assieme ad esse, ancora molto più importante, le barriere antropologiche e culturali.

Se è vero infatti che la Barbie per eccellenza è bionda, con gli occhi azzurri e i capelli lunghi, è anche vero che è stata, ed è tuttora, anche riccia, castana, mora, con gli occhi scuri, con la pelle bianca, gialla, nera. E’ fondamentalmente ricca. Ma ha pure fatto un sacco di lavori: l’infermiera, l’hostess, l’astronauta, il medico, la ballerina, la tennista. Eccetera eccetera.

Ha inoltre indossato anche i panni di tante star, da Marilyn Monroe a Audrey Hepburn, passando per Cher.

Come non fare (e non vedere) una mostra tutta dedicata a lei?

Barbie The Icon, curata da Massimiliano Capella, racconta i 56 anni di vita della mitica bambola, inventata da Ruth e Elliot Handler nel 1959, inizialmente versione sia bionda che bruna.

Il nome com’è noto deriva dalla figlia dei coniugi, Barbara appunto, a cui la Mattel ha in seguito  aggiunto addirittura un doppio cognome: Barbara Millicent Roberts.

In mostra nelle cinque sezioni dell’Ala Brasini numerosi esemplari, tra cui il modello Black del 1980, la prima Barbie di colore, in cui Barbie indossa una luccicante tuta rossa alla moda, Barbie Malibù, in stile californiano, del 1971, il modello Teen Age Fashion Doll, che rirpopone quello del ’59 con costume zebrato (così apparve per la prima volta sul mercato), Barbie Super Star del 1977, ispirata all’attrice americana Farrah Fawcett, Barbie Grace Kelly sposa del 2011, e tante altre ancora, oltre a parti dedicate all’aspetto progettuale e di realizzazione, e a spazi appositamente rivolti ai bambini.

Rispetto all’esposizione milanese inoltre, quella romana nella sede del Vittoriano presenta al pubblico anche i modelli Curvy, Tall e Petit della serie Barbie Fashionista, e le wedding dolls della Coppia Reale inglese William e Kate.

Insomma un tuffo nel passato, mai tuttavia così attuale.

Il mito di una bambola dalle fattezze adulte nata quasi per caso, che ha saputo di volta in volta stare al passo coi tempi, reinventarsi facendosi interprete delle trasformazioni, farsi idolo, con le sue 50 differenti nazionalità, di tante bambine del mondo. E soprattutto restarlo quando quelle stesse bambine sono ormai diventate grandi.

Barbie. The Icon. - Complesso del Vittoriano. Ala Brasini- Via di san Pietro in Carcere, Roma- Dal 15 aprile al 30 ottobre 2016- Orario: dal lunedì al giovedì ore 9.30 - 19.30; venerdì e sabato ore 9.30 - 22.00; domenica ore 9.30 - 20.30. http://www.ilvittoriano.com/mostra-barbie-the-icon-roma.html

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